Luis Enrique, giocatore del Barça dal 1996 al 2004. Afp

"Non cambierà la mia maniera di vedere il calcio, che è una maniera offensiva. Sono convinto di non cambiare la mia idea del calcio. I numeri sono negativi, ma credo di potere ribaltare la situazione". Resta fermo sulle sue posizioni il tecnico della Roma Luis Enrique alla vigilia della trasferta di domani sera a Parma e dopo le prime critiche ricevute perchè ancora non è arrivata la prima vittoria. "Uno si aspetta sempre di iniziare benissimo e che tutti parlino bene di lui - continua il tecnico spagnolo -. Io non posso decidere come iniziare la stagione, è iniziata così: devo trovare la migliore strada per tornare al trionfo. Non sono preoccupato di nulla da questo punto di vista. Credo che sia una cosa normale quando non arrivano i risultati: tutto sembra più difficile. Non ho visto nessuno dei miei calciatori in difficoltà, non sono preoccupato da questa situazione".

NIENTE DIMISSIONI — "Gli allenatori dipendono sempre dai risultati, ma io non penso alle dimissioni". Luis Enrique risponde con schiettezza a una domanda diretta sulla sua posizione nell'eventualità di una sconfitta in casa del Parma: "Abbiamo fatto tanti errori. Mi piace parlare degli errori che facciamo: contro il Siena non c'è stata velocità, non abbiamo superato la linea avversaria... Però questo è il passato, io ho già espresso il mio pensiero su questa partita, ora devo prendere le poche note positive per aiutare i miei calciatori. Ora sono preoccupato per il Parma, per il loro contropiede, per la loro forza in casa, le loro possibilità sui calci piazzati. Mi preoccupo del presente e del futuro immediato. Ho chiesto tempo perché i calciatori possano assimilare il loro ruolo e possano trovarsi dentro al campo nella maniera migliore. I giocatori fanno fatica a mettere in pratica i miei schemi? Può essere, ma per assimilare un nuovo ruolo collettivo serve tempo. Loro sanno cosa dobbiamo fare in attacco e in difesa".

Luis Enrique pensieroso in panchina. Afp

CARO LUIS — Tra i numeri che fanno più sgranare gli occhi non ci sono solamente quelli scarsi che la Roma ha ottenuto in campo. In effetti un'altra cifra importante è quella che coincide con l'ingaggio dello spagnolo che si giustifica così: "Sono tra gli allenatori più pagati del campionato? Pensavo il contrario... Se avessi vinto cinque partite consecutive, però, nessuno avrebbe avuto da ridire sul mio stipendio". Questioni economiche a parte, il mister spagnolo ha ben chiaro come cominciare a risollevare le sorti della sua squadra: "Il mio obiettivo a lungo termine? Vincere a Parma. Mi spiace che i nostri tifosi siano delusi: mi piace il loro atteggiamento ed è giusto che si fischi quando le cose non vadano bene".

la qualità di totti — "Voglio vedere la miglior versione di De Rossi, Totti, Osvaldo... Di tutti. De Rossi e Totti stanno avendo un rendimento ottimo, non sono preoccupato per il ruolo di uno o due giocatori. Francesco ha libertá totale, è il giocatore che ha più qualitá di tutti. Non farò nulla che, a mio avviso, possa danneggiare la squadra", ribadisce. Infine, una battuta su Cassetti, inutilizzato nonostante a destra, in difesa, si ricorra a Perrotta, non certo nel suo ruolo naturale: "È un professionista al cento per cento e so che può ricoprire due ruoli. Io lo vedo più come centrale che come terzino".