La sfida all'Inter è alle porte e in casa Roma tiene banco la posizione già in bilico del tecnico dopo l'eliminazione dall'Europa e la sconfitta col Cagliari. Tutto questo nonostante la società e i giocatori a più riprese abbiano confermato di stare dalla parte dello spagnolo, chiedendo pazienza certi che alla lunga il lavoro pagherà. Così, a Trigoria, Luis Enrique ha messo le mani avanti, parlando chiaro rivolgendosi ai detrattori: "E' importante, quando si inizia un progetto e si sceglie una persona per portarlo avanti, che questa abbia la fiducia della società. La settimana scorsa ho ringraziato i dirigenti per questo - ha detto Luis Enrique nella conferenza stampa di vigilia dell'anticipo del sabato sera -. Abbiamo una relazione molto franca e quando la società non crederà più in me risolveremo subito il problema. Non voglio restare aggrappato alla panchina, sono qui per passione e per fare il mio calcio. Sono felicissimo di questa esperienza, la città è meravigliosa e spero di restare almeno i due anni del contratto. In Spagna succede lo stesso, è così ovunque. Nel calcio non c'è pazienza e sono i risultati che comandano: se non arrivano la fiducia cala".

sfida a Gasperini — Luis Enrique ha dunque la testa solo all'Inter, e pensa soprattutto al presente: "Abbiamo svolto una settimana di lavoro intenso. Sono contento per la qualità, l'intensità e la quantità del lavoro fatto. I nerazzurri in difficoltà? Non hanno iniziato bene la stagione, ma sono una squadra di grande livello: ha vinto la Champions, ha ottimi giocatori e domani sarà un importante test per vedere se siamo cresciuti. Ma noi abbiamo già abbastanza problemi per occuparci dell'avversaria. Non so come giocherà domani, se con tre o quattro difensori. Non sappiamo la formazione di Gasperini, ma di sicuro sarà una avversaria difficile per noi e non sappiamo se riusciremo a fare meglio il nostro gioco contro di loro. Gasperini in difficoltà? E' la stessa cosa in Spagna, ripeto: non cè pazienza nel calcio".

Luis Enrique, 41 anni. Ansa

tottI FANTASTICO — Il capitano della Roma, dopo un'estate di polemiche sul suo nome, ha compiuto un gesto importante, da leader vero, portando tutti i compagni in un ristorante per caricare l'ambiente. E così Luis Enrique ha speso qualche parola anche per Totti: "La squadra ha fame e sono certo che la posizione di Totti, dietro le punte, sia la migliore per far esprimere tutto il suo talento. Ci manca solo il gol, spero di farne all'Inter. Mi basta farne uno in più di loro. E nella posizione in cui lo faccio giocare, Totti può sia calciare sia fare l'ultimo passaggio, credo sia una posizione ottima. E' il calciatore in attivitá con più gol. La cena? Per me è stato fantastico, perfetto: i giocatori si sono organizzati e hanno parlato delle loro cose. Più stanno uniti, più feeling c'è e meglio è. Il calcio è uno sport di squadra. Credo che sia stato Francesco ad organizzare tutto ed è stato fantastico, mi ha incantato, da capitano. Il modo migliore per andare avanti".