Bojan Krkić Pérez, 21 anni, 3 gol finora in giallorosso. Lapresse

Dubbi sulla passione con la quale Bojan Krkic sta vivendo la sua stagione in giallorosso nessuno li aveva mai sollevati. Certezze granitiche, al punto da snobbare il "suo" Barcellona, beh, queste erano insapettate e insospettabili. Bojan, grande protagonista a Novara e uomo in più in questo momento non facile per la Roma di Luis Enrique, ha parlato alla ripresa degli allenamenti con parole che non lasciano spazio ai dubbi: "Di Guardiola e del Barcellona non voglio più parlare. La vicenda fra il tecnico blaugrana e Ibrahimovic? Di questo nemmeno: sono vicende personali. Non voglio entrare in questa vicenda. Ogni persona ha il suo modo di interagire. Il mio Barcellona ora è la Roma. Luis Enrique è una persona diretta, con grande personalità e che mantiene lo stesso rapporto con tutti i giocatori. E’ curioso che la patente me l’abbiano ritirata un paio di mesi fa e non se ne è parlato e se ne parla solo ora alla vigilia della riconsegna. Avevamo la trasferta contro l’Inter e non sapevo che il raccordo in quel giorno è particolarmante trafficato. Ero in ritardo e visto che il mister pretende puntualità assoluta ho imboccato la corsia d’emergenza".

CHE TIFOSI — Bojan prosegue col suo atto d'amore: "Mi sento un privilegiato di giocare qui a Roma, in una squadra con questa tifoseria. Non avevo mai vissuto nulla di simile. E’ una tifoseria che mi dà tanta forza. E’ normale che quando le cose non vanno ci siano dei malumori, ma anche nei momenti difficili questa tifoseria non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla squadra. Sono molto contento, sono in un club molto grande e la squadra sta facendo bene. Non siamo stati inferiori alle squadre che abbiamo incontrato. Il calcio italiano è diverso, è evidente, è un calcio più tattico, diverso da quello spagnolo, inglese… Però è un calcio che mi piace, mi piace stare in Italia e a Roma. Qui abbiamo tanti obiettivi. Il desiderio di tutti è lo scudetto, poi la qualificazione in Champions League, altrimenti un posto in Europa League. Noi siamo qui per fare in modo che questi sogni diventino realtà. Ma per vincere lo scudetto dobbiamo lavorare molto e concentrarci giorno dopo giorno. A maggio vedremo cosa abbiamo ottenuto, ma manca molto tempo”.

Bojan Krkic, protagonista a Novara. Lapresse

TOTTI IL LEADER — Partito col piede giusto, con tanta concorrenza lì davanti, Bojan , appena 21 anni, sa che deve ancora dare molto per conquistare un posto fisso là davanti: "Ma io spero di crescere insieme alla squadra. C’è la possibilità, per me e la squadra, di fare una bella stagione. E’ un bel progetto. Il mio obiettivo è quello di crescere come giocatore e dimostrare di essere un calciatore importante. Quando si perde non si devono fare drammi e quando si vince non si deve parlare di scudetto. E’ iniziato un processo: dobbiamo restare tranquilli e avere fiducia perchè credo che questa squadra abbia una grande prospettiva davanti. Il leader di questa squadra? Totti è un giocatore chiave per questo progetto e questa squadra dentro e fuori dal campo. Con Francesco vicino miglioriamo tutti”.