La Roma inaugura nel migliore dei modi il 2012 (davanti a un sorridente Pallotta, seduto in tribuna), conquista la terza vittoria consecutiva (dopo Napoli e Bologna), superando 2-0 il Chievo all'Olimpico, ed esulta per la rete ritrovata da Totti, a segno per la prima volta in questa stagione. E per di più su rigore, dopo il recente errore di fronte a Buffon. Il capitano, in gol al 34' del primo tempo su rigore (fallo di Frey su Lamela), sfodera anche una maglia celebrativa ("scusate il ritardo") che gli costa pure l'ammonizione. Ma tant'è: nella ripresa il capitano firma la doppietta, battendo ancora Sorrentino dal dischetto (fallo di mano di Cesar). E la Roma si conferma squadra in crescita esponenziale.

Francesco Totti ha rotto il digiuno: per lui doppietta contro il Chievo. Ansa

totti, primo hurra' — La Roma orfana di Osvaldo (e con Borriello ceduto alla Juve) riparte dal trio offensivo composto da Lamela-Totti-Bojan, con Taddei riconfermato nell'ormai suo nuovo ruolo di esterno destro basso, e José Angel a sinistra. Il Chievo arretra invece Thereau nel ruolo di suggeritore, con Paloschi al fianco dell'eterno Pellissier. Partono forte i padroni di casa, che dopo 5 minuti potrebbero aver già realizzato un tris, non fosse che sulla loro strada trovano un Sorrentino in forma strepitosa. In rapida successione José Angel, Lamela e Pjanic fanno gridare al gol, ma sempre il portiere salva in extremis. La Roma è dunque quella vista nell'ultimo periodo pre-natalizio: mentalità vincente abbinata a grandi qualità tecniche e a una feroce determinazione di non lasciare mai agli avversari palla e iniziativa. Per il Chievo non ce n'è: nei primi 20' c'è un'unica squadra in campo, bella a vedersi, solo ogni tanto un po' leziosa dalle parti di Lamela. Così il gol giallorosso è nell'aria ma non arriva, finché il Chievo trova le contromosse e riequilibra una gara che sembrava segnata: chiedendo a Luciano, Bradley e Hetemaj di stringere di più al centro, Di Carlo calcola che anche lasciando qualche spazio in più alla Roma sulle fasce il rischio è comunque limitato, visto che i giallorossi non hanno colpitori di testa davanti. La Roma continua ad avere maggior soluzioni offensive, i veneti raramente si propongono in avanti (il primo tiro nello specchio giallorosso arriva al 25', con Thereau che testa i riflessi di Stekelenburg), ma quantomeno termina il monologo giallorosso della prima parte di gara. Finché al 34' Russo concede un rigore generoso per fallo di Frey su Lamela, Totti trova il primo gol stagionale superando (per la prima volta in carriera) Sorrentino con un destro rabbioso dal dischetto. Roma in vantaggio per 1-0, Totti ammonito per aver esultato scoprendo una maglia con la scritta "scusate il ritardo".

doppietta e standing ovation — Nella ripresa il Chievo conferma le buone intenzioni espresse nella seconda parte dei primi 45': prende l'iniziativa senza soggezione, impedisce alla Roma di esibire quel suo gioco fluido ed estremamente pericoloso, e finalmente riesce a graffiare sul match. Così, dopo l'occasione spercata da Paloschi al 31' del primo tempo, i veneti fanno correre più di un brivido nella schiena di Stekelenburg e C. soprattutto dopo l'ingresso di Moscardelli per Paloschi, al 14'. E' proprio Moscardelli a "ciccare" clamorosamente sotto rete, perdendo l'attimo del tiro da ottima posizione e consentendo a José Angel di recuperare. Al 12' la Roma aveva però lamentato un rigore negato da Russo per un fallo di Cesar su Bojan. Al 31' la storia si ripete: Bojan è in area, con una serie di finte ubriaca Cesar che, a terra, tocca il pallone con la mano: stavolta Russo fischia, e Totti torna sul dischetto. Al 33' la Roma conduce 2-0, grazie al destro angolatissimo del capitano, che rende vano il tuffo (e il tocco) di Sorrentino. Poi Luis Enrique concede la standing ovation a Totti, richiamandolo in panca al 42' (al suo posto Caprari): il pubblico lo applaude, l'allenatore lo abbraccia. E lui sorride e si siede in panca, per una volta senza sbuffare.