Claudio Ranieri, 59 anni. Lapresse

ROMA, 7 luglio 2011 - Claudio Ranieri è un ex molto speciale per la Roma. Perché romano, romanista e perché in in un anno e mezzo sulla pancina dei giallorossi ha vissuto momenti altissimi di consenso prima di mollare in una stagione condita da tantissime difficoltà. Il tecnico è rimasto nel cuore di tanti, nella Capitale. E così, mercoledì sera, quando è stato premiato al Galà dei Premi di Cultura Sportiva Beppe Viola, le domande non potevano non essere sulla sua Roma. Ranieri non ha nascosto le sue perplessità sulla nuova avventura targata Usa.

Ranieri alla Roma dal 2009 al 2011. Ansa

troppi proprietari — Ranieri fa il tifo, però dice: "Per il momento sono perplesso perchè vedo molti proprietari. L'esperienza della vita mi porta a dire che le società si fanno dispare e tre sono troppi. Io alla Roma vedo troppi proprietari. Però da tifoso spero che vada bene ed auguro ogni successo. Ho fiducia in Baldini e Sabatini. Il mio futuro? Non guardo la nazione, ma il progetto per capire se è la squadra che più mi si addice. Non vorrei allenare una nazionale perchè ho ancora voglia di allenare tutti i giorni. Scegliere i giovani allenatori è giusto. Quando ero giovane io andai dal Cagliari al Napoli, una squadra che aveva vinto il campionato. Le polemiche in Italia non fanno bene a questo sport ma la nostra società è piena di scandali. L'importante è fare le cose con dedizione, con rispetto del prossimo e con meritocrazia. Se mi riconosco in questo mondo? Ne ho viste tante, non sono cose simpatiche e non fanno bene al calcio. Rimpianti per la mia esperienza? Sono stato un allenatore fortunato per allenare la squadra che ho sempre amato. Mi sono dimesso per dare una scossa alla squadra che era pronta a vincere lo scudetto. Ma lo avevo detto anche in ritiro che non avevo le stesse sensazioni dell'anno prima. Qualcuno mi criticò. Ma dicevo determinate cose grazie all'esperienza che ho maturato sul campo".