Rudi Garcia, tecnico della Roma . Ansa

Rudi Garcia è il personaggio del momento. Se pure il Tg1 lo intervista, è l’ennesimo segnale che il francese ha fatto colpo, su Roma e più in generale sul calcio italiano. Ed è anche il suo conoscere l’italiano, inteso come lingua, ad aver stupito: “Penso che per il rispetto dei tifosi italiani fosse importante imparare velocemente la lingua. I complimenti fanno piacere, spero di riceverli anche a fine stagione. Ma per fortuna ho una rosa di ragazzi intelligenti, che sanno che c’è tanto da fare”.

GRUPPOCENTRICO — Un altro degli aspetti che ha colpito è stato quello di mettere sempre al centro i suoi giocatori, anziché lui stesso: "Quello che più mi piace è vedere la gioia dei miei giocatori quando facciamo un gol. Io come Mourinho o Capello? Ho il mio metodo di lavoro ma la cosa più importante sono i giocatori. Quello che voglio è che stiano completamente nel progetto di gioco. La parola collettivo è importante per me, il gruppo sta sopra a tutto".

MEDICINa — Garcia ha trasformato un ambiente devastato dal 26 maggio in un’isola felice, almeno per il momento: “Capisco che alla fine della stagione fosse normale che i tifosi erano demoralizzati. Ma ora è una nuova stagione, con un nuovo allenatore, e abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Giocheremo per la felicità loro, e per conquistare la loro fiducia: è importante per i giocatori. Questo è solo un buon inizio: se siamo tutti insieme con lo spirito collettivo, possiamo fare grandi cose”. Non sembrano esserci più neppure problemi in uno spogliatoio, come quello della Roma, spesso alle prese con casi spinosi: “Ci sono regole, ma questa rosa sembra più una famiglia che un club”.

TOTTI — Tra il tecnico e il capitano si è creato subito un gran feeling: “Tutti lo conoscono nel calcio, è un fuoriclasse, uno dei più grandi giocatori che il calcio ha avuto. Ho trovato un uomo molto umile, con spirito creativo, che pensa agli altri ed è un esempio per il calcio. E' una persona molto importante, non solo per la Roma ma per tutto il calcio”.

testa all'inter — Totti sarà al centro dell’attacco anche sabato a Milano: “E' sempre difficile vincere una gara di campionato. E' così contro tutti ma mi piace di giocare contro l'Inter perchè io faccio questo mestiere per vivere queste grandi partite, così come i giocatori. Se abbiamo la possibilità di giocare gare di questo livello sarà una cosa bella. Siamo motivati e spero che sia una grande partita”. Come lo dovrebbe essere Roma-Napoli, il 19 ottobre, a meno di rinvii del Prefetto: “Vedremo. Non decido io, ho solo detto che giocare tre partite fuori casa di fila mi sembra non sia una cosa normale. Anche non giocarla o farlo a dicembre non è possibile: cambierebbe tutto”. Intanto, Garcia sorride, e con lui tutta la Roma.