Stefano Pioli non è riuscito a cominciare il campionato col Palermo. Ansa

La battuta è iniziata a circolare subito dopo l’annuncio choc dell’addio di Nocerino: “Speriamo che non si portino via anche la Santuzza”. A Palermo, tra ironia e rassegnazione, i tifosi hanno iniziato a temere anche per la santa patrona della città ma almeno lei, Rosalia, resta palermitana al 100%, in cima a Monte Pellegrino. E proprio nella serata della partenza di Nocerino, ecco anche l'altra notizia nell'aria già da giorni: Stefano Pioli è stato esonerato. Il tecnico di Parma ha ricevuto in serata una telefonata dal club che gli ha annunciato la decisione presa da Zamparini, che non aveva mancato di esternare più volte negli ultimi giorni, con pesanti critiche per l'allenatore. Il presidente per giovedì ha annunciato una conferenza stampa, mentre la squadra per ora sarà guidata dal tecnico della primavera, Devis Mangia. In tarda serata lo scarno comunicato ufficiale: "L'U.S. Città di Palermo comunica di aver sollevato dall'incarico il tecnico della prima squadra Stefano Pioli. L'incarico è stato affidato all'allenatore della Primavera Devis Mangia. A Pioli e al suo staff il ringraziamento per il lavoro svolto". Ora il giovane Mangia avrà la sua possibilità, ma Zamparini spera sempre di convincere Delio Rossi a tornare.

Antonio Nocerino, al centro, al lavoro in nazionale a fianco del suo nuovo compagno di squadra Antonio Cassano. Ansa

MACERIE ROSANERO — Per il resto in casa rosanero restano solo le macerie. Nell’ultimo giorno di mercato sono stati a rischio cessione praticamente tutti i big della rosa (con club medio-bassi come Atalanta e Bologna che tentavano l’acquisto di Miccoli, Migliaccio e Nocerino), c’è riuscito il solo Antonio Nocerino che è passato al Milan. Mica male, dallo psicodramma rosanero (ma pur sempre da titolare inamovibile) a pedina utile ad Allegri per scudetto e Champions League. E prima del napoletano avevano abbandonato la nave in tempesta Sirigu e Pastore, destinazione Paris Saint Germain, Bovo (Genoa) e Cassani (Fiorentina). Cinque titolari dell’ultimo Palermo che era già orfano del tecnico Delio Rossi e di parecchie seconde linee di sicuro affidamento come Liverani, Goian e Carrozzieri. Se non bastasse, due dei nuovi arrivi, il serbo Milanovic preso a marzo (dopo un testa a testa con la Juventus) e l’argentino Gonzalez (ex bomber del Novara) sono stati dati in prestito al Siena e la casella lasciata vuota da Gonzalez non è stata nemmeno riempita: “Siamo competitivi così – dice Zamparini a Reterete24 – non ci servivano altre punte”.

ARRIVI MINORI — Certo, ci sono anche i movimenti in entrata ma dato che i grandi nomi sognati dai tifosi erano Gago del Real Madrid ed Amauri della Juventus e invece sono arrivati Barreto dall’Atalanta, Della Rocca dal Bologna e Alvarez dal Bari (serie B), non c’è da stupirsi se il popolo rosanero non accoglierà a braccia aperte il nuovo progetto Palermo. Sul web intanto si scatena la protesta con siti e blog presi d’assalto da tifosi scontenti e polemici nei confronti del club.

anche SOGLIANO al bivio — Finito il mercato dei calciatori resta sempre vivo quello degli allenatori. Nel caos palermitano di questi giorni c’è anche la storia umanamente spiacevole di un tecnico, Stefano Pioli, costretto ad allenare a Boccadifalco una squadra in disfacimento ben sapendo peraltro che gli sarebbe arrivato l'esonero, come è avvenuto stasera. Sia ben chiaro, Pioli ha le sue colpe e se il Palermo fosse andato avanti in Europa League probabilmente non ci sarebbe stato il fuggi fuggi generale: ma coi se e coi ma non si fa la storia. Rossi (e Ranieri) ha rifiutato, ma Zamparini non molla e conta di riportare il tecnico tanto amato dalla tifoseria. E Sogliano? Se il mercato rosanero è stato, almeno sulla carta, il più deprimente degli ultimi decenni le responsabilità sono anche del nuovo direttore sportivo che rischia già di diventare un ex perché le frizioni con Zamparini le ha ammesse lo stesso friulano: “Sono molto soddisfatto del mercato condotto – dice il presidente – sul mercato le divergenze ci sono ma non preoccupatevi, niente dimissioni di Sogliano”. In realtà l’ex Varese prende tempo e non sono escluse lamorose dimissioni nelle prossime ore.