21/08/11 - 23.02

Coppa Italia, brillante 4-0 alla Triestina

Poker di reti per gli azzurri di Tesser, che si aggiudicano la sfida con la Triestina e il passaggio del turno grazie a un Pinardi formato extra-lusso. Il giocatore ex Cagliari, come già dimostrato nel precampionato è in gran forma e ispira nel migliore dei modi il gioco d’attacco azzurro, mettendo il sigillo sui primi due gol e guadagnandosi la standing ovation al momento del cambio con Mazzarani. La partita si mette subito bene per gli azzurri, schierati dal Tesser con il classico 4-3-1-2, quando all’undicesimo D’Aiello in scivolata devia alle spalle del proprio portiere un cross rasoterra di Pinardi. Avanti di un gol, il Novara dilaga sul campo, sfiorando la seconda marcatura con Meggiorini e Granoche. Poco prima della mezz’ora si vede anche la Triestina (tiro di Godeas da fuori, facile per Ujkani), schierata da Boskovic con un prudente 4-4-1-1 per provare a contenere l’esuberanza degli azzurri. Viaggia bene il Novara sulla corsia di sinistra, con Gemiti e Rigoni protagonisti, ma non arriva il raddoppio che potrebbe mettere al sicuro il risultato già prima dell’intervallo. Nella ripresa è ancora Pinardi, ancora al minuto 11’, a mettere il sigillo sulla partita recuperando palla al limite e infilandosi in area, trafiggendo Viotti in uscita. Un minuto più tardi arriva l’esordio di Jeda (fuori Granoche) seguito a stretto giro di posta da quello di Mazzarani. Al 19’ Jeda sfiora il gol: gran cross di Gemiti e colpo di testa del brasiliano che lambisce il palo. Ci prova poi Meggiorini che esalta i riflessi di Viotti, pronto a ripetersi al 28’ su Rigoni. Sfortunato Jeda: la sua conclusione a colpo sicuro viene ribattuta sulla linea da D’Aiello. Per il Novara è solo il preludio al gol che arriva, puntuale, un minuto più tardi: Gemiti pesca Rigoni che di testa mette in mezzo dove Meggiorini, con una splendida rovesciata, firma il tris. Ancora l’ex Bologna sfiora il poker dopo la mezz’ora quando, a tu per tu con Viotti, strozza troppo il tiro e manda a lato. A dodici dal termine arriva il sigillo definitivo con Gemiti che lascia partire una rasoiata di mancino dai 25 metri siglando la rete numero quattro. Nient’altro da segnalare se non, a due dal termine, il tentativo del solito Godeas di ammorbidire il passivo: il suo tiro in corsa da fuori area termina di poco alto

g.mad.

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