Aurelio De Laurentiis, 62 anni. Ansa

Barça, che passione. Aurelio De Laurentiis non ha mai nascosto la sua ammirazione per i campioni d'Europa, ribadita anche a poche ore dal Trofeo Gamper, la sfida che stasera alle 20.30 per la seconda volta nella storia (la prima sempre in amichevole) metterà di fronte il Barcellona di Guardiola e il Napoli di Mazzarri:

modello Barça — "Oggi per noi è un giorno di grande significato - racconta in conferenza stampa il patron del Napoli . Dopo quattro anni di Serie A e dopo essere risorti dalle ceneri della Serie C, è per noi un grande prestigio essere al Camp Nou per giocare un trofeo così importante. Il Barcellona è un esempio di calcio e di organizzazione, studierò i loro meccanismi soprattutto riguardo al settore giovanile. Il nostro modello è quello della Cantera e faremo di tutto nei prossimi anni per poter seguire le orme del Barcellona e creare la nostra Scugnizzeria. Darò una svolta dove nessuno in Italia vuole investire, ci vorranno degli anni ma è nostra intenzione costruire un grande vivaio. Si incontrano due splendide tifoserie, quella meravigliosa del Napoli e quella del Barca che vanta su Facebook oltre 14 milioni di utenti. Questo per me è l'aspetto più importante per capire quale attesa e quale spettacolo ci possa essere in campo. Ringrazio il Barcellona per l'invito al Gamper, per noi sarà una grande serata con un avversario che rappresenta un esempio da emulare e che regala emozioni orgasmiche" .

sapore di champions — "Sarà anche un bell'approccio alla Champions. Sentiremo il clima internazionale e sarà un bel test anche sotto il profilo mentale perché in Champions dovremo affrontare squadre di fascia superiore. Ma per noi è stimolante giocare con i più forti, così da poter crescere e misurare le nostre ambizioni. Ma siamo onorati di giocare nella massima competizione internazionale ed essere tra le grandi d'Europa. E' davvero straordinario considerato dove eravamo pochi anni fa. Il mercato? Con Chavez il nostro è chiuso. Non c'è nessuna possibilità che arrivi Gilardino".

attacco al potere — De Laurentiis passa poi all'attacco. Contro tutto e contro tutti, senza distinzione. "Platini pensa in modo vecchio: dobbiamo cancellare le coppe europee e dare vita a una lega continentale. Ma in Italia non va meglio: si sprecano energie pensando ancora allo scudetto 2006, senza accorgersi che attorno il mondo è cambiato. Abete deve dimettersi perché non si è accorto che il calcio è cambiato e che le squadre ora sono società per azioni. Si preoccupa solo di firmare il contratto dei calciatori e far partire il campionato. In Italia si pensa solo alle poltrone e non al futuro del calcio". De Laurentiis non risparmia nemmeno la politica: "La gente è stanca delle false promesse e dei costi della poltica".