"Napoli, ti prendiamo alla prossima", ha promesso Balotelli. "Noi non abbiamo paura del Milan", è la risposta di Aurelio De Laurentiis. Che ha parlato del Diavolo e del suo angelo, a margine della cerimonia del Premio "Andrea Fortunato" svoltasi al Campidoglio di Roma. La lotta per il secondo posto è il tema caldo del campionato. Ma non infiamma il patron partenopeo.

l'asticella per cavani — "Cavani sa perfettamente che al Napoli è rispettatissimo e gli vogliamo bene e non solo per i gol che fa ma perché è una persona seria e garbata. E poi esiste una clausola rescissoria: se c'è un pazzo che vuole tirare fuori 70 milioni, che corrispondono ai 63 milioni netti per il nostro club, noi ascoltiamo ma comunque sarà Cavani ad avere l'ultima parola. Chi può permetterselo? Ci sono delle squadre che hanno un fatturato molto elevato come Barca e Real Madrid, poi altre che, senza un fatturato elevato, ancora non so per quanto tempo, vanno fuori budget ignorando la regola del fair play finanziario. Io per lui ho messo una asticella molto alta, ma noi non vogliamo trattenere nessuno”.

complimenti a pandev — "Sono contento per Cavani perché sembrava fosse diventata una telenovela. E soprattutto per Pandev, che era moltissimo che non segnava e poi è stato un gol determinate perché ci ha permesso di vincere. La mia visita a Castel Volturno? Io sono molto rispettoso e non intervengo quasi mai, però ad un certo punto era doveroso parlare con questi ragazzi e far sentir loro il sostegno della società. C'è stata la scossa: i ragazzi hanno sentito nelle mie parole le parole di uno che nello spirito è giovane come loro”.

il campionato — "Non temo una rimonta del Milan. Noi siamo qui per giocare e noi non temiamo nessuno. Anzi, a me fa piacere vedere ad esempio Totti segnare e trascinare in alto una Roma che sembrava allo sbando. Perché quando recupera una squadra che ha dei valori, è il calcio nazionale che recupera interesse. Immaginate che squallore se a questo punto ci fosse stata la Juventus a 80 punti, a 75 il Napoli e tutti gli altri a 50, un po' come succede nel campionato spagnolo. Noi vogliamo rimanere in un campionato che sia competitivo altrimenti tutto diventa troppo semplice e scontato”.

mazzarri — "Con Mazzarri abbiamo un rapporto leale e amicale io sono grato a Walter per questi 4 anni in cui ci ha consegnato professionalità e ardore, non è facile non è semplice. La nostra è una piazza che pretende molto. A Napoli è più difficile vincere perché si vogliono idoli da idolatrare ma non basta. Se non dovesse rimanere, il mercato dipenderà anche da chi lo sostituirà e dipenderà moltissimo anche se ci verrà strappato Cavani. È prematuro parlare di mercato, ma ogni anno si devono fare cinque innesti che migliorino il gruppo. Ci sarà uno stanziamento considerevole per fare il lavoro di cui l'allenatore attuale o futuro avrà bisogno. Pioli? Non ci ho mai pensato. E' un tecnico che stimo perché ci ha sempre messo in difficoltà. Ma non ho cercato altri allenatori perché aspetto sempre Mazzarri”.

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