Dopo la bella vittoria sul Palermo (guarda le immagini) e grazie al pari del Tardini della Juventus il Napoli si porta a -5 dalla capolista, ma al presidente azzurro Aurelio De Laurentiis danno ancora fastidio quei due punti tolti per il calcioscommesse. Senza la penalizzazione infatti oggi la sua squadra sarebbe a 42 punti, a -3 dalla Juve.

cambiare la giustizia sportiva — Tutta un'altra storia per De Laurentiis che sbotta: "Con decisioni in itinere si rischia di falsare il campionato. La giustizia sportiva non può condizionare in maniera impropria i campionati. Va cambiata". Giovedì il club azzurro affronta l'appello in secondo grado: "Non si può abdicare alla verità - sottolinea De Laurentiis arrivando all'assemblea elettiva della Figc - se ci sono principi giuridici calpestati io mi appello al rispetto della legge: la giustizia sportiva è stata creata quando i club non erano società per azioni, ora bisogna mettersi intorno a un tavolo e cambiare le cose".

scudetto — "Scudetto? Non dico mai no, perché se noi partecipiamo a una gara lo facciamo per vincere - ha aggiunto De Laurentiis - Noi guardiamo partita per partita, poi i conti si fanno alla fine. Fare proclami è soltanto un gioco per riempire i giornali o le televisioni. Perché dovrei dire: 'Sì, noi vinceremo lo scudetto'?. No, non è detto, il campionato è talmente lungo, siamo appena al giro di boa, e quindi tutto può accadere in positivo e in negativo, basta che si faccia male un giocatore. Prima di fine marzo non si può valutare dove si può arrivare. Ci sono stati episodi, non ultimo le squalifiche di Grava e Cannavaro, che hanno giocato psicologicamente in modo negativo - commenta - fortunatamente ci siamo ripresi, continuando a lavorare con grande concentrazione

mercato — "Quando mi si rimprovera di non voler dare un senso concreto al mercato, credo che si dica qualcosa da persone che capiscono molto poco di calcio - sottolinea ancora De Laurentiis - perché dare seguito a un mercato significa escludere coloro i quali stanno lavorando e lo stanno facendo molto bene. Dobbiamo intenderci: se siamo secondi da un punto di vista sportivo, togliendo di mezzo la penalizzazione, se abbiamo raccolto 13 punti in più dello scorso campionato, vuol dire che questi punti ce li siamo guadagnati sul campo, non ce li hanno regalati, vuol dire che abbiamo espresso determinati valori, quindi così tanto scarsi non siamo. E allora perché dovrei sostituire delle pedine con altre pedine, che solo sulla carta sono più importanti perché vengono pagati molto di più, in quanto gennaio è un mercato di riparazione? Non dobbiamo essere fessi e contenti, ma bisogna ragionare con grande professionalità e senza farsi prendere dalla smania e dalla fretta, noi abbiamo organico e allenatore completamente concentrati".

maggio e cavani — "Aveve visto che bel contributo sta dando anche Maggio? - chiude - Non è una novità, un momento stanchezza ci può essere, ti nasce un figlio che non ti fa dormire la notte, ci sono delle amarezze perché qualche tifoso ti apostrofa in un modo non giusto e corretto, questo è il calcio. Non dobbiamo demolire e poi ricostruire ogni volta questo mondo. Sono contento di avere una squadra competitiva, ieri ha segnato anche Insigne, si è divertito anche il fratellino a debuttare al San Paolo, ma bisogna andare con calma perché altrimenti si finisce per bruciare futuri campioni. Ci vuole molta professionalità e molta tranquillità e credo di aver trovato in Mazzarri una persona molto professionale e che usa molto bene il cervello". E a chi gli chiede se abbia pensato già a un erede di Cavani, De Laurentiis risponde: "vediamo quello che succede e poi decideremo per il meglio. Il Napoli non ha mai deluso i napoletani, ho sempre fatto il mio lavoro con senso del dovere e dedizione".