Il Psv spazzato via, la "battuta" sulle dimissioni, il summit ad Arcore. E poi ancora, l'arrivo di Matri e la partenza di Boateng, eroe di Coppa e il fascino Kakà. Tutto in tre giorni. Ma Massimiliano Allegri non si lascia scalfire da turbamenti ed emozioni. Tantomeno del Cagliari, il suo passato, ospite domenica sera a San Siro, che il Milan deve solo battere. In conferenza stampa Allegri esordisce basandosi sui numeri: "Per noi la stagione inizia domani. Purtroppo c'è stata la parentesi di Verona, non affrontata bene dal 16' in poi. I primi 15 minuti avevamo giocato bene. Poi, siamo andati male e, quindi, la nostra partenza sarà con l'handicap. Il Cagliari è una bella squadra, con un allenatore giovane e bravo, che è stato anche un mio giocatore. Dobbiamo essere pronti a giocare una partita diversa rispetto a mercoledì, consapevoli che abbiamo sulle gambe le fatiche del preliminare di Champions. Sarà un match molto, molto più difficile".

il contratto — Il suo sfogo di mercoledì sera lo fa scivolare. Parla semmai dell'incontro con Berlusconi ad Arcore. "L'ho relazionato del lavoro fin qui svolto. Abbiamo commentato la sconfitta di Verona, ma era sereno e molto vicino alla squadra perché è la sua creatura. Il Presidente ha un solo desiderio: vuole che il Milan resti al top. Sul Barcellona non abbiamo commentato". E sul suo futuro aggiunge: "Non ho mai chiesto il rinnovo del contratto alla società, non ho intenzione di chiederlo e ne parlerò il 19 maggio, forse..." sottolinea.

matri non dall'inizio — Il tecnico livornese non nasconde la sua soddisfazione per Matri. Speranze di vederlo in campo già domani? "Dall'inizio sicuramente no, ma già averlo disposizione domani è importante perché è una soluzione in più. Matri è un ottimo professionista, un ottimo ragazzo: sono contento del suo arrivo. Domani devo decidere quale modulo schierare, soprattutto dopo la partenza di Boateng che si è congedato dal grande professionista. Boa ci permetteva di giocare con soluzioni diversi, ma ho già le idee chiare".

con kakà più forti — Inevitabilmente si ritorna a parlare di mercato, di Kakà e trequartista. "Gli ultimi due anni ha giocato poco; ma io recentemente l'ho visto bene. Sul piano emozionale sarebbe un bell'acquisto: stiamo a vedere cosa succede in queste ultime ore di mercato. Renderebbe la squadra più forte. Ha grande personalità e qualità; darebbe di certo una grande spinta a tutto l'ambiente. Sono fiducioso nel lavoro della società: Galliani e Berlusconi faranno di tutto in questi ultimi giorni di trattative. Pur sapendo delle difficoltà delle squadre italiane sul mercato, rispetto ai team spagnoli, tedeschi e inglesi, io, ripeto, sono fiducioso. Se tornasse il suo ruolo sarebbe sempre quello della mezza punta". Sullo sfogo di Conte che già rimpiange Matri analizza con il basso profilo: "Non mi piace fare commenti di questo tipo, ma credo che la Juve abbia realizzato grandi operazioni e se hanno lasciato Matri avranno avuto buoni motivi; in ogni caso i bianconeri restano i favoriti per la vittoria dello scudetto"

de sciglio out? — Ma è tempo di Cagliari. Sull'impiego di De Sciglio pochi dubbi: "E' molto difficile, ha avuto un riacutizzarsi del problemi al ginocchio che lo ha fermato per 15 giorni; valuterò in serata. Ma preferisco concentrarmi sulla partita. La formazione? Di certo Abbiati, Abate, Zapata e Mexes. Montolivo trequartista? Devo pensarci. De Jong sarà al suo posto e Nocerino, Poli e Muntari si giocheranno due maglie per tre posti; in attacco sicuro Balotelli , poi uno tra El Shaarawy e Robinho".

champions — "Infine un commento sui gironi di Champions League: "E' affascinante perché ci sono 4 squadre che hanno dominato in Europa. Il Barcellona è favorito e poi tanto equilibrio, ma il girone è alla nostra portata. Dobbiamo superarlo o da primi o da secondi".