Stephan El Shaarawy, 20 anni, punta del Milan. Afp

Ripartire dalla vittoria con la Juventus e proseguire su questa strada. È il motto di El Shaarawy: "Il successo con la Juve è stato importante per la classifica, ma anche per la nostra crescita - dice il Faraone a Sky Sport -. Dobbiamo continuare così, con la stessa determinazione. La partita con la Juve è stata frutto dell'impegno di tutti, una bella vittoria e ora dobbiamo pensare a risalire la classifica cercando di fare più punti possibili. Dobbiamo continuare su questa strada e la partita di Catania sarà sicuramente fondamentale per la classifica e per dare più continuità alle nostre prestazioni". E poi, chissà cosa può succedere. "Il campionato è ancora lungo, ci sono tante partite davanti", ricorda il Faraone, per il quale i complimenti si sprecano. "È una grossa soddisfazione, è un periodo speciale della mia vita e tutti questi complimenti fanno tanto piacere. Io devo solo continuare a fare bene e dimostrare le mie qualità - commenta - Il paragone con Eto'o? Un grande campione che ha fatto cose importanti, io mi metto a disposizione della squadra anche facendo il terzino a volte, quando c'è da aiutare la squadra sono pronto, mi fa piacere".

procuratore pato — "Parlerò con il mio procuratore, voglio giocare di più". Aveva detto così Pato, dopo il gol all'Anderlecht di mercoledì scorso. Sembrava un avvertimento. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve: oggi, mercoledì 28, Gilmar Veloz, agente del brasiliano, ha parlato con Adriano Galliani. Il tema è facile: il futuro (immediato) del giocatore. L'incontro era previsto per martedì, ma è slittato di un giorno. La volontà di Pato è di un utilizzo a tempo pieno, finora bloccato più dalle sue condizioni fisiche in realtà che dalla concorrenza, considerando che persino domenica sera, con il Papero bloccato dal solito problema muscolare, Pazzini e Bojan non sono partiti titolari. La volontà del club è quella di non dilapidare il patrimonio rappresentato dal giocatore, pagato più di 20 milioni quando aveva 17 anni.

Alexandre Pato, 23 anni, 2 gol in stagione. LaPresse

telefonata — "Un incontro cordiale, svoltosi in un clima amichevole". Così è stato definito dal Milan il colloquio conclusosi in sede poco prima delle 17. Nel corso della riunione è intervenuto telefonicamente anche lo stesso attaccante. Nei giorni scorsi il presidente del Milan Silvio Berlusconi ha negato l'ipotesi di un prestito a gennaio, ma il Corinthians non perde comunque la speranza di poter ottenere il giocatore.

recupero — La notizia migliore del giorno a Milanello è che Philippe Mexes si è allenato con il resto del gruppo. E con lui Massimo Ambrosini. Venerdì sera a Catania, dunque, il francese ci sarà: non ci fosse stato lui, Allegri sarebbe stato costretto a mandare in campo Zapata e Acerbi, gli unici altri due centrali a disposizione vista la squalifica di Yepes e l'infortunio di Bonera, gli unici due che non hanno mai giocato insieme. Per dirla alla Galliani, il vento è cambiato: una volta l'infermeria del Milan si riempiva, ora si svuota in fretta. Almeno quando serve. Mexes, titolare nelle ultime otto partite consecutive, si riprende il suo posto in difesa.

Philippe Mexes, 8 presenze in campionato, 734 minuti giocati. LaPresse

rinascita — Mexes, stordito da Borja Valero nell'1-3 contro la Fiorentina, si è ripreso con la magica rovesciata di Bruxelles. Così contro la Juve, accanto a Yepes, è sembrato insuperabile come ai tempi della Roma. A Catania farà coppia per la terza volta con Zapata, come a Udine (2-1 per i friulani) e contro il Chievo (5-1 per i rossoneri). Il colombiano, che non parte dal 1' proprio dalla manita ai veronesi, assicura: "Io sono pronto, quando il mister ha bisogno può contare su di me, sto molto bene". Parole, ma anche fatti come ha dimostrato nel finale contro la Juve: "Dobbiamo confermare quello che di buono abbiamo fatto contro la Juventus. Venerdì sera contro il Catania, dobbiamo scendere in campo per continuare su questa strada. Berlusconi? Con le sue visite ci ha dato una marcia in più, ci ha dato la forza per scendere in campo e dare tutto". Tocca a lui e ai compagni aiutarlo a combattere la nostalgia.