Massimo Ambrosini alza il trofeo Berlusconi del 2011. Forte

Da 21 anni è la grande classica d'agosto. Il trofeo "Luigi Berlusconi", voluto dal patron del Milan Silvio per ricordare il padre, nel tempo è diventato una tappa obbligata di avvicinamento alla serie A. Con alcuni momenti da pelle d'oca, come l'addio dell'immenso Marco Van Basten nel 1995 davanti a uno stadio in lacrime prima del fischio d'inizio. O strascichi non da poco, come l'uscita bassa di Buffon su Kakà che costò una spalla al portiere nel 2005. Tra veleni della passata stagione, addii rossoneri illustri, possibili intrecci di mercato ed ex rimpianti, sono molti i temi in quello che per entrambe sarà l'ultimo vero test prima del debutto in campionato.

PORTA MALE? — Magari chi uscirà sconfitto non farà drammi, visto che diciotto volte su ventuno chi ha vinto il trofeo non si è ripetuto in campionato. Addirittura se si analizzano solo le sfide tra Milan e Juve, solamente i bianconeri nel 2001 sono riusciti a sfatare il tabù. Nessuno comunque giocherà per perdere, anche solo per l'atmosfera, che sarà calda. E non solo per la temperatura: l'ultimo Milan-Juve, terminato 1-1 col gol fantasma di Muntari, qualche strascico l'ha lasciato.

NIENTE GRANDE EX — La Juventus, che ha già alzato la Supercoppa battendo 4-2 il Napoli, dovrebbe attuare un turnover abbastanza significativo. Difficile che Andrea Pirlo, tornato dalla Cina con qualche botta di troppo, sia della sfida. Il giocatore che ha cambiato il volto della Juve sarà pronto per la prima col Parma, ma rischiarlo a S. Siro non avrebbe molto senso. Facile che riposi anche Arturo Vidal in mezzo, mentre in difesa il trio Lucio-Bonucci-Barzagli ha bisogno di affinare l'intesa e potrebbe partire dall'inizio, con Masi e Marrone pronti a entrare. In porta Storari, con Buffon che avrà un turno di riposo. Sempre in difesa, le notizie su Chiellini sono confortanti, ma se ne parlerà, forse, per il debutto in campionato. Davanti favorita la coppia Vucinic-Matri, con l'ex cagliaritano che vorrà riscattare il brutto primo tempo di Pechino e magari farsi apprezzare da quello che potrebbe diventare il suo nuovo pubblico.

MALINCONIA E NOVITA' — Tra i bianconeri mancherà dopo tanti anni Del Piero. Ma la malinconia sarà maggiore tra i tifosi del Milan, che senza i vari Nesta, Gattuso, Seedorf e Inzaghi, oltre a Ibra e Thiago Silva, più decisivi ma meno nel cuore della gente rispetto ai grandio veterani, saranno un po' spaesati. Grande curiosità per la prima milanese di Riccardo Montolivo, l'uomo che dovrà provare a far rimpiangere un po' meno Pirlo, e di Cristian Zapata, difensore che fino a un paio d'anni fa sembrava destinato a fare la differenza. Poi la brutta stagione e la retrocessione col Villarreal, ma la stoffa c'è.

MERCATO — I tifosi del Milan sperano ancora nel grande colpo. O anche nel Nocerino della situazione, il giocatore preso a due soldi nell'ultimo giorno di mercato che poi si rivela un grande affare. In tribuna è atteso Silvio Berlusconi: i giorni in cui l'ex premier proprio al Berlusconi infiammava il popolo rossonero con annunci di grandi colpi sono lontani. Ma tutti sono ansiosi di sapere quanti soldi ci sono in cassa per affrontare questi ultimi giorni di mercato. Perché Messi e Ronaldo non arriveranno. Ma qualcosa serve.