Massimiliano Allegri è nato l'11 agosto 1967. Forte

Massimilano Allegri ha avuto ragione: il k.o. di Barcellona ha reso più forte il suo Milan. I rossoneri, in vantaggio per 1-0 sul Palermo grazie al rigore trasformato da Balotelli, sono molli nella ripresa e rischiano qualcosina. Nel momento più duro Super Mario piazza il 2-0 e la corsa al secondo posto continua. Allegri si coccola il suo azzeccatissimo acquisto di gennaio: ''Credo che sia molto sereno, per lui è un’occasione importante perché gioca da protagonista. Si è integrato molto bene. E’ un ottimo professionista e ha voglia di migliorare. Nonostante i 6-7 anni sul palcoscenico europeo e mondiale, è questa l’occasione più importante per esprimere le sue qualità eccezionali". Sull'altro fenomeno di casa, El Shaarawy, deluso per la sostituzione, Max Allegri spende parole altrettanto positive: "Stephan sta facendo un’annata straordinaria, nessuno all’inizio poteva immaginare le cose straordinarie che sta facendo. Per me è normale che possa avere un calo di rendimento, ma oggi ha sfiorato il gol nel primo tempo, ha fatto una buona gara e in quel momento avevo bisogno di forze fresche. Per arrivare all'obiettivo che è importante e insperato soltanto qualche mese fa bisogna fare delle scelte. Deve rimanere sereno, perchè sta facendo benissimo, e deve pensare a migliorare come fanno tutti. È normale che dopo aver fatto tanti gol quando la rete non arriva ci sia un po' di nervosismo, ma lui deve pensare a fare ottimi prestazioni perché anche in assenza di gol la buona prova lo sosterrà sempre. Quando è uscito l'ho abbracciato e gli ho fatto i complimenti, ma non ho visto se è andato in panchina o negli spogliatoi”.

cattiva gestione — Il mister si concentra poi sulla gara: "Le partite non sono mai semplici. Venivamo da martedì con la partita col Barcellona e la fatica nelle gambe c’era, anche se in campo c’erano quattro che a Barcellona non hanno giocato. Dovevamo far meglio nella gestione della palla. Abbiamo sprecato molte energie a rincorrerli".

monotonia — Le voci sul futuro annoiano Allegri: "Di definitivo io non posso dare niente, ho un contratto fino al 2014 e poi vediamo. Ci sono state parole importanti del presidente, la società mi ha dato fiducia anche in momenti difficili, poi che quando il Milan perde una partita si parli di cambiare l'allenatore è una cosa che prosegue dall'anno scorso quando eravamo primi in campionato. Credo che chi scrive queste cose diventa monotono e a me la monotonia non piace. Io sono felice di stare al Milan e spero che i ragazzi mi portino al secondo posto".

parola di balo — Mario Balotelli, potagonista del match col Palermo, archivia i pensieri sull'eliminazione in Champions: "Era importante vincere dopo la partita di Barcellona, lo abbiamo fatto, ci siamo ripresi". Ma se Super Mario fosse stato al a Camp Nou sarebbe andata diversamente? "La sfida di Barcellona è andata come è andata, in una squadra forte ci sono sempre grandi campioni e attaccanti forti, chiunque gioca non cambia nulla, anzi magari giocavo io e ne prendevamo 8". L'ex Manchester City, a proposito degli ex compagni che in Premier League continuano a fallire l'appuntamento con la vittoria, afferma: "Mi dispiace per loro, li guardo sempre in tv sperando che possano vincere, ma il calcio è strano". Milan a quota 54 punti, a -2 dal Napoli che comunque non fa paura: "Vorrà dire che li prenderemo la prossima volta. Dobbiamo continuare a lavorare come gruppo. Magari non giochiamo come il Barcellona, ma possiamo essere come loro e l'abbiamo dimostrato battendoli 2-0 in casa".

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Milan-Palermo 2-0

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