Massimiliano Allegri a casa del Barcellona. Afp

La conferenza stampa di vigilia della "prima" di Champions del Milan parte col botto. Camp Nou, parole e musica di Massimiliano Allegri, che si trova a gestire l'imprevista indisponibilità di Ibrahimovic, rimasto a Milano per una lesione muscolare agli adduttori. Ma Allegri non perde la serenità neppure dopo la mazzata. Un po’ perché non è il tipo, ma soprattutto perché sa che, comunque andrà domani sera al Camp Nou, nulla sarà compromesso in chiave qualificazione nel girone. Gli altri rivali si chiamano Bate Borisov e Viktoria Plzina. Con tutto il rispetto, male che vada si passa come secondi.

dubbi e certezze — Scontata la presenza di Cassano in campo al fianco di Pato, dopo l'infortunio di Ibrahimovic? "Niente è scontato anche perché non è tempo di sconti. Devo decidere": Massimiliano Allegri sorprende, alla vigilia di Barcellona-Milan, e di fronte all'assenza dell'ultima ora dell'attaccante svedese lascia intravvedere la possibilità di una formazione a una sola punta, con Cassano fuori. "Di certo giocheranno Boateng, che all’occorrenza può fare anche l’attaccante, e Pato. Ho una mia idea. Deciderò la formazione domani, poco prima del fischio d’inizio. Per il resto potrei tenermi Antonio come arma a partita in corso". Al momento il 4-3-2-1, o albero di natale, è favorito sul 4-3-1-2. A centrocampo Van Bommel sicuro del posto, la freschezza di Nocerino potrebbe essere preferita all’esperienza di Ambrosini, mentre la sorpresa potrebbe essere l’inserimento di Emanuelson, pronto ad affiancare Boateng alle spalle di Pato con Seedorf terzo di centrocampo a sinistra. Possibile anche Seedorf più avanzato e Aquilani titolare.

NON CI VOLEVA — Certo, il problema all’adduttore di Ibra non è cosa da poco: “Perdiamo un giocatore fondamentale, un po’ come se a loro mancasse Messi. Ma non dimentichiamoci che siamo il Milan. Dobbiamo giocare la nostra partita con coraggio, perché abbiamo i giocatori in grado di farlo. Se pensassi a difendermi su questo campo commetterei un errore, perché con la qualità che hanno prima o poi i blaugrana ti fanno male. E comunque credo che firmerei per un pari".

MA QUALE ERRORE — Allegri, chiarito che l’infortunio dello svedese non è grave (“difficilmente ci sarà a Napoli, ma non è nulla di preoccupante”) ribadisce con il sorriso sulle labbra che il caso Inzaghi, escluso dalla lista Champions con qualche polemica, non ha modo di esistere: “E’ vero che ho solo due attaccanti disponibili (anche Robinho è out, ndr), ma se avessi inserito Pippo non sarebbe cambiato nulla perché lui in questo momento non sarebbe in grado di giocare”.

Allegri e Van Bommel in conferenza stampa al Camp Nou. Reuters

SUBISSATO — Nel rituale della conferenza della vigilia, imposto dal’Uefa, Mark Van Bommel vorrebbe parlare di Barcellona-Milan. Ma non è aria: i media spagnoli lo incalzano di domande sui suoi problemi con Andres Iniesta (ci furono scontri proibiti durante Spagna-Olanda, finale del Mondiale 2010). L’olandese conosce la diplomazia fuori dal campo: “Iniesta è un grande giocatore, lo so perché ci ho giocato insieme proprio a Barcellona. Quello che è successo tra noi fa parte del calcio, ma nessuno di noi due porta rancore”. Lo vedremo domani al Camp Nou. L’olandese in mezzo al campo è il più sicuro di giocare: “Loro sono straordinari, ma noi sappiamo come giocare le grandi partite”.