La risalita in campionato, il passaggio del turno in Coppa, il gol del 3-1 a Torino. I motivi per sorridere dopo la partita dell'Olimpico a Giampaolo Pazzini non mancano. A questo punto sognare non costa niente e l'ex attaccante dell'Inter rivolge lo sguardo addirittura a Wembley: "Sarebbe un sogno giocare la finale di Champions League. Contro chi? Non importa". Uno stadio, quello inglese, che evoca momenti felici per il "Pazzo": lì segnò una tripletta con la maglia dell'Italia Under 21: "È stato uno dei giorni più belli, ma ne ho vissuti anche altri. Mi piacerebbe rivederlo, sarebbe una grande cosa...". Il prossimo appuntamento con la Champions è il sorteggio del 20 dicembre: "Adesso sono tutte grandi squadre, per cui, se devo esprimere una preferenza, dico che vorrei giocare in uno stadio dove non ho mai giocato. Quindi, tutti a parte Monaco".

gol pesanti — Tornando al campionato, Pazzini ha fin qui segnato sei reti, un bottino niente male in proporzione al suo impiego effettivo: "Spero di realizzarne di pesanti per me e la squadra. Ora abbiamo tantissimo entusiasmo, in campionato abbiamo perso tanti punti all'inizio ma da un mese e mezzo a questa parte abbiamo un passo più da Milan. Rincorrere è più difficile, vedremo a febbraio dove saremo". E allontana le voci di mercato: "In rossonero sto veramente bene e mi trovo anche con Allegri perché siamo entrambi toscani e ci capiamo al volo. Anche nei momenti di difficoltà non ha cambiato atteggiamento, è sempre stato dalla parte della squadra e ci ha aiutato a ripartire"

amelia, pensiero a de jong — "Gli faccio i migliori auguri. Mi dispiace per il suo grave infortunio, un vero peccato perché stava ingranando" afferma Marco Amelia, che non può non esternare la sua solidarietà a Nigel De Jong, a cui è saltato un tendine (d'Achille) nei primi minuti della gara con il Torino. Eterno secondo alle spalle di Christian Abbiati, ma da qualche partita saldamente titolare dei pali rossoneri. All'indomani della terza vittoria consecutiva del Milan, in casa granata, Amelia, a Radio Sportiva, fa il punto sul buon momento della squadra. A cominciare dai gol subiti e dalle rimonte. "Ci svegliamo solo dopo un gol preso? Non è sempre così - spiega - e dobbiamo sottolineare la reazione della squadra. E anche se andiamo sotto, siamo bravi a riprenderci".

Marco Amelia, 30 anni, dal 2010 al Milan. Ansa

rivalita' leale — Per il portiere rossonero la crescita del Milan è da attribuire almeno a due fattori: il ritorno di elementi fondamentali e il nuovo impulso dato da Silvio Berlusconi. "Ritrovare gli uomini importati è una cosa fondamentale, serve a tutti. Nelle ultime partite stiamo ritrovando la mentalità da Milan, anche perché sulla carta siamo più forti degli altri. Berlusconi basta vederlo che già cambiano le cose; è una persona troppo carismatica per lasciarti indifferente, ha riportato entusiasmo in tutto l'ambiente". Nessun problema, poi, con Abbiati. "Vivo con molto serenità la concorrenza con Christian, ormai ho accumulato una certa esperienza per gestire queste cose. Provo a mantenere il posto, ora che sono tre partite che gioco". Archiviata la vittoria all'Olimpico, Amelia getta uno sguardo sulla classifica: "L'obiettivo è di rientrare nelle coppe europee; abbiamo nove punti dal terzo posto, sono tanti ma si potrebbe ancora accorciare in breve tempo".

balotelli — La fiducia non manca. "La speranza e la voglia è quella di arrivare in Champions, anche per i benefici economici che ci sarebbero per il club. Ricreare un grande gruppo dopo le cessioni illustri dello scorso anno è l'altro aspetto decisivo che stiamo curando, ma non ci nascondiamo per il nostro valore e vogliamo rosicchiare punti a quelle davanti". Infine il mercato e il gettonatissimo Balotelli : "Mario è un grandissimo giocatore, decisamente di un'altra categoria - conclude Amelia -. Non so quello che succederà nel mercato, ma lui è uno che sa fare la differenza, sta giocando poco e magari questo potrà influire sul suo futuro. Il resto spetta alle scelte della società".