Zlatan Ibrahimovic perplesso; con lui Antonio Nocerino e Ignazio Abate. Reuters

Fare cerchio attorno a Ibra. Rassicurarlo sul futuro del Milan perché con lui ancora al comando tornerà a vincere. Adriano Galliani lo coccola e gli garantisce che non ci sarà una svendita. Il concetto è semplice: nuovi investimenti. ma con un occhio di riguardo al bilancio. Inevitabile però la perdita di pezzi storici. Di giocatori a fine contratto che hanno fatto l'ultima parte della storia rossonera. Da Filippo Inzaghi a Clarence Seedorf, tanto per intenderci. Mentre i dubbi restano su Alessandro Nesta. Ma la probabile conferma di Ambrosini, Gattuso, Yepes e Flamini non sarà sufficiente a far passare il mal di pancia a Zlatan. Lo svedese vuole vincere tutto e togliersi lo sfizio della Champions League, obiettivo che presume l'arrivo di nomi eclatanti al Milan, con il presupposto di non ripetere la tragica stagione degli infortuni che alla fine sono risultati determinanti. Un trend che non cambia. Leggendo infatto sul sito risulta che quattro rossoneri sono k.o: Mattia De Sciglio per una distorsione caviglia destra, Sulley Muntari, distorsione ginocchio destro, Daniele Bonera: lesione muscolare al polpaccio sinistro, e Christian Abbiati lesione muscolare coscia destra

Alessandro Nesta, 36 anni. Ansa

nesta decide — Ma tornando a Nesta, a fargli cambiare idea potrebbe essere l'Mls statunitense, ma sarà lo stesso totem rossonero a riverlarlo alle 14 a Milanello in conferenza stampa, anche se l'addio del difensore sembra vicino. Attesa anche per il generale Van Bommel che vorrebbe andare al Psv, anche se non disdegnerebbe un'altra proposta milanista per puntare alla Champions.

l'addio di pippo — Insomma, domenica San Siro sarà una valle di addii e di lacrime. Quando Inzaghi saluterà i tifosi, a una a una torneranno alla mente gol pazzeschi, esultanze urlate a squarciagola. I gol nei derby, quello fondamentale per la conquista della Champions 2003 contro l'Ajax anche se la mise dentro Tomasson. E poi le reti nei preliminari. E infine quella strepitosa doppietta nella finale di Atene 2007. Ibra vorrebbe ripetere le imprese di Pippo e, soprattutto, vincere come lui in Europa e nel mondo. Ma il probabile capocannoniere della stagione 2011/2012 avrà al suo fianco i top-player garantiti da Galliani. Ovvero, Cassano, Pato, Thiago Silva, mentre resta da capire il futuro di Robinho. Insomma: tutto per tenersi stretto Ibrahimovic, l'uomo della differenza e della provvidenza. Sicuramente colui che è in grado più di tutti di decidere qualsiasi partita. Magari con una preparazione fisica diversa che gli faccia dimenticare il campionato che volge al termine. Quasi un controsenso nella stagione in cui ha segnato più gol.