Lezione di calcio di Massimiliano Allegri. Ansa

Il gruppo. La sua forza. Compatti. Massimiliano Allegri carica la squadra dilatando i concetti che ama di più quando si tratta di compiere imprese difficili. Titaniche, viste le assenze. Perché c'è da giocare contro la Juve. E poi nel suo stadio, che è un vantaggio smisurato conoscendone l'effetto che fa. Non ne fa una tragedia. Almeno non lo fa notare. Parte però dal suo collega bianconero. "Antonio Conte è un ottimo allenatore; è il più vincente in Italia da due anni. La Juve rimane la favorita campionato. E' una partita di grande fascino tra due squadre divise da 8 punti. In Champions mercoledì ha giocato una bellissima partita subendo due reti su due disattenzioni, ma ha tutte le chance per disputare un'ottima Coppa dei Campioni".

juve favorita — "Che tipo di partita mi aspetto? Una gara difficile. Dovremo essere equilibrati. Troveremo una Juve avvelenata perché vorrà riscattare il mezzo passo falso in Champions con il Galatasaray contro cui meritava di vincere. La giocassero 100 volte la vincerebbero 99. E' una partita da affrontare con la testa e con il cuore. Guai a rilassarci. Ci sarà da battagliare". E non parlategli di Juve inferiore rispetto agli anni passati. "Ma quale crisi. Ripeto: continua a giocare un ottimo calcio e per me è la favorita per lo scudetto". La scelta di Rocchi di Firenze non lo inquieta affatto. "E' uno dei migliori arbitri italiani e uno dei più bravi in Europa. Noi dobbiamo essere sereni e pensare a giocare, Parlare dell'arbitro poi non ha senso. Semmai dobbiamo eliminare gli errori che facciamo. Dovremo giocare bene sul piano agonistico e tecnico. Questa sarà l'ultima di un ciclo terribile disputato con pochi giocatori. Dopo la sosta avrò quasi tutti a disposizione; El Shaarawy ha ancora bisogno di tempo; Kakà magari la settimana dopo; forse per la gara di andata con il Barcellona. Bonera, De Sciglio, Birsa, Silvestre ci saranno. A Pazzini il 23 ottobre scadono i 5 mesi. Dopo la visita, se tutto va bene, dovrebbe rientrare nel gruppo".

Robinho e Matri giocheranno dal primo minuto. Ansa

la formazione — C'è poco da lavorare di fantasia. Partiamo dal centrocampo. "Poli, De Jong e Nocerino? Non so, lo deciderò questa sera. Speriamo che l'ispirazione sia quella giusta. Davanti sicuramente ci saranno Matri e Robinho". Ma il sorvegliato speciale è Matri: "Lasciatelo stare. Gli manca solo il gol; che resti sereno; prima o poi segnerà. Spero domani. Montolivo trequartista o mezzala? Se giochiamo con i due davanti, il trequartista".

l'angolo di mario — Adesso il gioco si fa duro e serio. "Basta reazioni isteriche" dice Allegri ribadendo la sua raccomandazione a Balotelli, senza commentare la scelta di Cesare Prandelli di convocare in Nazionale l'attaccante del Milan dopo la squalifica di tre giornate. «Le convocazioni le fa il c.t., Mario ha scontato la squalifica...Se questo può aiutarlo? Mario si deve aiutare da solo. È l'unica strada: deve pensare a giocare a calcio nel migliore dei modi, allenarsi da professionista, non avere attacchi isterici. Questo porterà dei vantaggi a se stesso, al Milan e alla Nazionale".

analisi tecniche — La partita di Amsterdam? Non siamo alla playstation dove sai quello che devi fare. L'Ajax storicamente ha sempre fatto dannare il Milan. Abbiamo giocato un primo tempo ordinato; abbiamo fatto poco o niente, ma abbiamo anche subito poco o niente. Nella ripresa tecnicamente siamo stati bravi e superiori, rischiando la beffa. I ragazzi per quel che mi riguarda hanno disputato una grande partita. Ne vorrei vedere altre di prestazioni così". E a chi gli chiede se, visto il divario dall'alta classifica, sarebbe il caso di riporre i sogni di gloria nel cassetto risponde: "L'anno scorso eravamo più indietro e il campionato era più equilibrato. Dovremo dare continuità ai risultati. Non è semplice: quella di domenica sera sarà una partita dal pronostico difficile, ma sono strasicuro che giocheremo bene".