Vladimir Petkovic alla vigilia della sfida all’Udinese (sabato al Friuli alle 20.45) esalta il suo pragmatismo. Due gli oggetti in discussione: la finale di Coppa Italia e la gara con i bianconero di Guidolin. Atto prima la stracittadina che vale un trofeo. “Altri decideranno quando deve giocarsi il derby di Coppa Italia fra Lazio e Roma” esordisce. Per poi esaltare tutta la sua filosofia calcistica: “E’ una partita interessante, bella e anche un po’ misteriosa, perché per la prima volta si incontrano queste due squadre in una finale di Coppa Italia. Sarą una sfida, in grado di promuovere il calcio italiano. Roma e Lazio devono dare il buon esempio senza gettare benzina sul fuoco. Ci saranno diversi paesi nel mondo che trasmetteranno questa partita, sarą importantissimo dare segnali positivi dentro e fuori dallo stadio”. Chapeau!

la ciliegina — Poi l’Udinese; le bella e temibile Udinese. “L’obiettivo č centrare l’Europa e gią da domani dobbiamo fare punti contro una diretta concorrente”. E per farlo bisogna giocare alla grande, anche se il tecnico deve fare i conto con il momento poco brillante: “Dobbiamo tornare non solo fisicamente, ma anche con la testa, nella giusta direzione. Con la rosa al completo avremmo potuto fare di pił, ma la responsabilitą č da dividere anche con fattori esterni, come le ammonizioni e i rigori subiti”. Nonostante tutto, Petkovic crede ancora nel terzo posto: “Dobbiamo affrontare le ultime sei partite come un mini campionato, tentando di restare in Europa. Poi alla fine si vedrą se arriverą anche la ciliegina...”.

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