Nemmeno il tempo di festeggiare per la vittoria contro il Chievo, la quarta consecutiva in campionato, che è di nuovo ora di pensare al prossimo avversario. La Juventus martedì sera andrà a far visita alla Fiorentina, fermata sull’1-1 dal Parma, che cercherà in tutti i modi di interrompere l’imbattibilità bianconera che dura ormai da 43 partite. Un turno di campionato, quello che s’è appena concluso, favorevole alla Signora che ha già attuato la prima mini-fuga della stagione: “Siamo solo alla quarta giornata ed è presto per parlare di mini-fuga – esordisce Massimo Carrera durante la conferenza stampa di vigilia -. Le altre si riprenderanno e il cammino è ancora molto lungo. Il nostro obiettivo è quello di lavorare come fatto finora e migliorare sempre più. Sappiamo che abbiamo ampi margini e tanto tempo per crescere. Ed è per questo che cerchiamo di sbagliare il meno possibile”.

Firenze ostile — “Quando sei in campo pensi solo alla partita e vivi le sensazioni che la sfida ti regala. A quello che succede fuori e al possibile ambiente ostile non ci pensi assolutamente. Ovvio che l’attesa all’esterno è alta, ma in campo si vive la partita in maniera normale. E’ una partita come le altre: da vincere”.

Conte a casa — “Francamente Antonio (Conte, ndr), per non vivere l’ostilità fiorentina, potrebbe anche restare a casa visto che in questo mese e mezzo abbiamo sviluppato una forte telepatia. In settimana ci confrontiamo di continuo e sappiamo cosa fare perché siamo sulla stessa frequenza, abbiamo giocato insieme e vediamo il calcio nella stessa maniera. Entrambi vogliamo le stesse cose dalla squadra”.

Astio — “Mi auguro che a Firenze in tribuna non succeda nulla. Spero che tutto finisca con dei semplici sfottò com’è consuetudine nel calcio. Spero non ci siano offese o che succeda qualcosa di peggio. C’è un’accesa rivalità, ma spero finisca tutto bene”.

Scudetto — “Quest’anno lo scudetto possiamo perderlo solo noi come lo scorso anno il Milan? Siamo più consapevoli della nostra forza e oltretutto abbiamo rinforzato e non poco la rosa. Sappiamo i nostri obiettivi e sappiamo come raggiungerli. Guardiamo solo in casa nostra e basta”.
Jovetic — “Se abbiamo accarezzato l’idea di portarlo a Torino? Abbiamo una rosa fortissima che lo scorso anno ha vinto il campionato e ci sono attaccanti fortissimi che voi stessi avete definito 'top player'. Dunque non avevamo bisogno di altri giocatori là davanti e non avevamo bisogno di Jovetic. Lo scambio con Quagliarella? Io mi tengo i miei giocatori che sono i mgiliori”.

Riscatto — “A Firenze sarà una partita difficile perché giocheranno a specchio rispetto a noi, cercheranno di vincere e di interrompere la nostra imbattibilità e non perché cercheranno di riscattare il 5-0 dello scorso campionato. Noi dobbiamo andare a Firenze con la stessa voglia di sempre: quella di fare la partita e non tralasciare la nostra provincialità”.

Turnover — “Faremo le nostre valutazioni durante la rifinitura di oggi e metteremo in campo chi starà meglio e ci potrà garantire il miglior rendimento. Pirlo? Riposare gli avrà fatto bene seppure si è allenato comunque.

Ritmi impossibili — “La nostra condizione fisica è ottima. Noi scendiamo in campo per fare sempre la partita ai nostri ritmi e gli avversari per starci dietro devono correre tantissimo. Nel primo tempo sembra sempre che la Juve non sia brillante, ma in realtà sono gli avversari che tentano di starci dietro e nella ripresa, infatti, calano. La nostra forza è la mentalità: non ci accontentiamo mai del risultato e fino a che l’arbitro non fischia la fine cerchiamo di spingere. Contro il Chievo ho rimproverato, simpaticamente, Asamoah perché nonostante il risultato fosse in ghiaccio e la partita fosse già nel recupero continuava a spingere come un forsennato. Questa è la Juve”.