Buffon raggiante, Asamoah soddisfatto, Alessio sereno, Bonucci sorridente, Quagliarella rilassato. Il mix di umori nello spogliatoio della Juve è comunque lo specchio di un successo cercato, voluto, sognato. E alla fine ottenuto. Con una prova straordinaria. L'unico problema essere rappresentato dal polpaccio di Chiellini. "Spero di recuperarlo per la sfida contro il Milan", ammette Alessio. Ci sono cinque giorni di tempo: la gara di San Siro è in programma domenica sera. Per il resto spazio alle celebrazioni.

Gigi Buffon, 34 anni, seconda gara consecutiva imbattuto in Champions. LaPresse

buffon — "Questa notte è bella come altre che ho vissuto con questa squadra. Quando riesci a dare una prova di forza così convincente dai un grande segnale all'Europa anche per quanto riguarda l'Italia intera. Avevamo le nostre certezze, il turno lo dobbiamo ancora passare. Se malauguratamente dovessimo uscire avremo comunque fatto molti punti. La partita l’abbiamo vinta sotto tutti i punti di vista: sotto il profilo della fame, dell’organizzazione, del gioco, della freschezza atletica e anche degli episodi perché poi magari, pur meritando e dominando, c’era stata qualche situazione nella quale, se fossero stati più precisi, rischiavi di compromettere tutto".

alessio — "Il turnover delle punte? I giocatori si scelgono di volta in volta anche analizzando l'avversario, a seconda di questioni tattiche o stati di forma fisica - spiega il vice di Conte -. Ma io voglio fare i complimenti a tutta la squadra: avevamo preparato questo tipo di partita con pressing alto. Al Chelsea, ovviamente, abbiamo lasciato qualche ripartenza. Ma attenzione, non siamo ancora qualificati. Cosa ci ha agevolato stasera rispetto allo Shakhtar? Gli ucraini avevano Luiz Adriano, il Chelsea ha giocato senza punta di ruolo. Forse è stato questo. E poi io voglio ringraziare il pubblico".

bonucci — "Noi abbiamo dimostrato che anche in Europa possiamo dire la nostra. La Juventus c'è, restiamo umii e andiamo a giocarci la partita anche a Donetsk. Senza pensare al pari perché la nostra squadra non è nata per difendere. Anzi, andiamo lì per vincere. Oggi ho cercato di dare un contributo anche in fase di impostazione, come faccio sempre, poi ho commesso qualche errore anche in fase difensiva. Il nostro segreto? Corriamo su tutti i palloni e non ci fermiamo mai".

quagliarella — "Ho deviato il tiro di Pirlo come ho fatto con quello di Vidal contro la Lazio ma per fortuna è andata diversamente. Questa per me era la terza partita di fila da titolare: era quasi due anni che non accadeva. Non è mai semplice, ma il mister con noi è stato chiaro: i cinque attaccanti li fa ruotare tutti. La soddisfazione è ancora maggiore perché era una partita importante per la storia del club, c'era tanta adrenalina. Siamo contenti. Stagione positiva? Quando giochi così poco come capitava a me all'inizio, è dura immaginare di aver già segnato 9 gol a novembre".