Juventus-Napoli è sfida da grandi numeri. Anzitutto quelli di classifica: sono a braccetto in testa, a quota 19 punti: 6 vittorie e un pari. La Juventus ha il miglior attacco del torneo: 17 gol segnati. Il Napoli ha la migliore difesa della serie A: 3 soli gol subìti.

SERIE APERTA E MOSCA BIANCA — Ma c’è molto di più. La Juve è in serie positiva in campionato da 46 partite. Le 38 della trionfale passata stagione, le 7 di questo campionato, più una gara residuo del suo disgraziato torneo 2010-11: indovinate con chi? Ma naturalmente con il Napoli: 2-2 a Torino. Che cercherà di interrompere la striscia di imbattibilità dei bianconeri, dopo averla cominciata. Del resto il Napoli sa come si fa. E’ stata l’unica squadra capace di battere la Juventus, la scorsa stagione: in finale di coppa Italia. A Roma finì 2-0, gol di Cavani e Hamsik.

NUMERI DA CENTRAVANTI — Già, Cavani. Numero 7 di maglia, ma 9 di ruolo. Quello che forse manca alla Juventus. Un centravanti top player che sia la ciliegina sulla torta della ricetta firmata Conte. Cavani, che la Juve ha cercato, ma che è rimasto a Napoli. Mentre Hamsik, pur con il numero 17 sulle spalle, giocherà da trequartista, nel 3-4-1-2 di Mazzarri. In una sfida che storicamente ha avuto grandi numeri 10, è il giocatore che più si avvicina, per compiti tattici, a questo ruolo, anche se più incursore che fantasista. E più martello, nelle sue percussioni inesorabili in verticale, che artista del pallone come invece i Platini e Maradona del passato. Giovinco, se sarà preferito a Matri, giocherà invece da seconda punta, e pure lui "in incognito": con la maglia numero 12 piuttosto che con la numero 10 che sollecita un paragone troppo impegnativo con Del Piero.

LA RIVINCITA — La Juventus la rivincita della sconfitta in coppa Italia se l’è già presa. A Pechino, Supercoppa Italiana. E’ finita 4-2 dopo i tempi supplementari. Per il Napoli aveva ancora segnato Pandev, 7 reti alla Juve, di cui è "bestia nera", ma i bianconeri erano stati capaci di rimontare due volte, e poi di imporsi ai supplementari. Con tanto di polemica finale, con il Napoli che non aveva partecipato alla premiazione, inviperito per l’arbitraggio di Mazzoleni, in particolare per i "rossi" a Zuniga, Pandev e Mazzarri.

IL NAPOLETANO — Fabio Quagliarella, nato a Castellammare di Stabia, stasera giocherà titolare. Ha segnato per il Napoli contro la Juve, nel marzo 2010 al San Paolo, e per la Juve contro il Napoli. Precedente recente: lo scorso campionato, nel 3-0 allo Juventus Stadium. Entrò nella ripresa, e arrotondò il risultato dopo le reti di Bonucci e Vidal. In questa stagione, pur giocando a singhiozzo, ha lasciato il segno contro Chelsea e Chievo. Stasera dovrà sopperire all’assenza di Vucinic (influenza intestinale, neanche convocato).

I NUMERI UNO — Questo duello è saltato. Non in maniera indolore. Perché Buffon si è infortunato in Nazionale, in Armenia. Sostituito proprio da De Sanctis - che in serie A, curiosità, ha debuttato proprio con la Juve, nel 1998 -, a Milano contro la Danimarca. L’assenza del portierone bianconero in azzurro aveva fatto discutere, dopo le polemiche relative agli allenamenti differenziati degli juventini a Coverciano. Precauzione, anche in vista della partitissima? Una volta di più tutti i sospetti sono stati cancellati: Buffon non ha recuperato dal risentimento all’adduttore sinistro. Stasera gioca Storari. Ma tra tanti numeri c’è quello che interessa più di tutti a Conte e Mazzarri: il 3. Quello dei punti in palio. Che significherebbero allungo in chiave scudetto.