Vidal, a sinistra, festeggia la qualificazione del Cile a Brasile 2014. Reuters

Il lungo viaggio di ritorno dal Cile di Arturo Vidal termina intorno alle 18. Il cileno, atteso nel pomeriggio intorno alle 16.30-17 per un allenamento personalizzato a Vinovo, è rimasto bloccato in un aeroporto europeo, è atterrato a Milano e poi si è recato a Torino. Ha saltato pertanto anche la seduta odierna: sempre più sicura la sua esclusione dalla formazione titolare nel big match di Firenze, dopo che il centrocampista della Juve era già stato multato per aver perso l'aereo in Cile.

la ricostruzione — Piccolo giallo ieri a Vinovo per il mancato rientro di Arturo Vidal, assente sull’aereo che ha invece riportato in Italia l’altro cileno, Mauricio Isla. "Un contrattempo familiare puntualmente comunicato alla società", la motivazione ufficiale. Ma in realtà i dirigenti bianconeri hanno mal digerito questo ritardo, forse perché non convintissimi delle giustificazioni fornite dal 26enne centrocampista. D’altronde, martedì notte era festa grande a Santiago per la brillante qualificazione della Nazionale di Jorge Sampaoli a Brasile 2014, e magari qualche ora di sonno è saltata per colpa di uno-due "hip hip hurra!" in più. Nulla di drammatico, sia chiaro, tutto sommato ci sta, e la storia del nostro campionato è piena di sudamericani "allergici" al primo imbarco disponibile verso l’Italia.

PANCHINA — Detto questo, la multa scatterà eccome, così come la panchina "punitiva" a Firenze, con Pogba, Pirlo e Marchisio in campo dal primo minuto. Ma solo dopo la seduta di oggi avremo qualche certezza in più a livello di formazione. In avanti, è infatti sempre aperto il ballottaggio fra Sebastian Giovinco e Fernando Llorente, con l’italiano leggermente favorito. Sulla fascia destra, con Lichtsteiner che punta a Madrid, ha buone possibilità Padoin: in alternativa più Isla di Motta. Per il resto, spazio ai titolarissimi Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Asamoah e Tevez.

conte da champions — Domenica scatta il secondo miniciclo di ferro per la banda Conte: sette gare in 21 giorni. E 72 ore dopo la trasferta di Firenze i bianconeri si giocheranno mezza Europa al Bernabeu, nella tana del Real Madrid. Contro gli spagnoli, fra andata e ritorno, serviranno almeno tre punti per evitare di giocarsi poi tutto nell’inferno di Istanbul. Uefa.com ha intervistato Antonio Conte, che ritroverà Carlo Ancelotti, oggi collega, ieri "maestro". Dice il tecnico due volte campione d’Italia: "Sono passati tanti anni da quando Carlo mi ha allenato. Ho trascorso due stagioni con lui, un periodo molto bello, intenso. Ritrovarmelo da allenatore ad allenatore significa semplicemente che ci stiamo facendo vecchi...". Sulla partita in particolare, "dico che per noi è sicuramente un test molto importante. Lo fu il Bayern Monaco l’anno scorso, nei quarti di finale. I tedeschi ci diedero delle risposte ben precise riguardo al livello raggiunto da noi dopo due anni di lavoro. Oggi siamo un pizzico più esperti".