Parma-Juventus è la sfida più stuzzicante della prima giornata di ritorno di serie A, almeno statisticamente. Tra l'unica squadra ancora imbattuta in casa, quella gialloblù, e la meno battuta in trasferta, quella bianconera. Il Tardini, questo pomeriggio esaurito per accogliere come si conviene la Vecchia Signora, capolista con 5 punti di vantaggio sulla Lazio, è stato intoccabile, finora, per le avversarie dei ragazzi di Donadoni. Sei vittorie e tre pareggi: è questo l'invidiabile bottino interno del Parma. Tanta roba. Per una squadra che vira la metà campionato con sulle magliette l'etichetta di rivelazione: 8° posto in campionato, a sei lunghezze dalla zona Europa, quella dei sogni. Gli emiliani hanno 12 punti di vantaggio sulla zona salvezza, un margine di tranquillità che consente di non doversi guardare dietro con l'ansia addosso. Però quello con la Juve è l'esame più complicato, diciamolo. Perché la Juve, fuori casa, appunto, ha perso solo a San Siro col Milan. Perchè allo Juventus Stadium è finita 2-0 per Buffon e compagni (leggi l'articolo) Perché la Juve col Milan in coppa ha mostrato la ferocia agonistica che Conte aveva chiesto di ritirare fuori, la specialità della casa, non mollando, e poi facendo sua, una partita che contava di più per i rossoneri (che hanno meno probabilità di alzare altri trofei) e che si era messa subito in salita. Perchè la Juve arriva da una sconfitta in campionato, con la Samp. L'aspetta un mese interminabile: da qui al 12 febbraio dovrà giocare anche due volte in Coppa Italia, in semifinale con la Lazio, e a Glasgow col Celtic, negli ottavi di Champions. E allora, siccome non sempre potrà accadere, quando c'è l'occasione di portare a casa una vittoria, ha l'urgenza di farlo.

Giovinco esulta dopo l'1-1 segnato al Milan in Coppa Italia. Ansa

giovinco e amauri — Un ex per parte, da tenere d'occhio. La Formica Atomica si è guadagnata la Juve proprio a Parma. 23 reti in 70 partite. Prima di Parma non era chiaro il ruolo di Seba: mezzapunta, esterno alto, o seconda punta. Barrare la terza ipotesi, prego: attaccante. Nel Parma nella scorsa stagione giocava con Floccari, che gli apriva spazi. Alla Juve Giovinco ha segnato più di tutti, sinora. 10 volte. Manca però qualche gol decisivo, di quelli che i tifosi si ricordano a lungo. Chissà che il "suo" Tardini non gli fornisca l'ennesimo assist. Giovinco a Parma ha giocato con Amauri, davanti. L'italobrasiliano alla Juve non ha sfondato, inutile girarci intorno. Ha ritrovato campo e gol proprio a Parma da gennaio a giugno 2011. Dopo una (scorsa) mezza stagione poco fortunata a Firenze, è tornato in Emilia.

Amauri, 5 reti in 19 partite per il Parma, in questa stagione. Ansa

formazioni — Giovinco giocherà titolare. E siccome Vucinic non è al meglio, al suo fianco dovrebbe esserci Quagliarella, favorito su Matri, reduce da 120' in coppa. Caceres favorito su Peluso (reduce da un esordio pessimo) dietro, sulla sinistra ballottaggio Padoin-De Ceglie. Nel Parma Amauri non è certo di giocare dal 1'. Col Palermo, nell'ultima uscita, è andato a bersaglio entrando dalla panchina. Decisivo. L'alternativa è il tridente leggero, col talentuoso Belfodil punta di manovra e Biabiany e Sansone (l'eventuale sacrificato) esterni alti. Un dubbio in mezzo: il propositivo Marchionni o il frangiflutti Acquah.