La nuova maglia della Juve indossata da Vucinic e Vidal. LaPresse

Oggi è il primo giorno di scuola per i campioni d’Italia della Juventus. Dopo le visite mediche pre-raduno dei giocatori bianconeri all’Istituto di Medicina dello Sport, allo Juventus Stadium è stata presentata la collezione delle divise griffate Nike. Con novità importanti: sotto il colletto la scritta “vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta” tanto cara a Giampiero Boniperti e sotto il logo juventino, all’altezza del cuore, la scritta “30 sul campo” al posto delle stelle che, dopo il titolo vinto lo scorso anno, sarebbero dovute essere tre.

PROVOCAZIONE — Una provocazione nei confronti della Figc, come ammette il presidente Andrea Agnelli: “Noi juventini sentiamo nostri tutti e 30 gli scudetti vinti – ha detto a margine dell'evento -. Nell’immaginario collettivo, dopo quello vinto la passata stagione, avremmo dovuto mettere tre stelle sotto il logo. Noi mettendo in fila tutti gli scudetti ne contiamo 30. La federazione, invece, ne salta due e secondo lei sono 28. Non ci troviamo d’accordo. Così abbiamo deciso di togliere le due stelle sopra il logo: non riconosciamo l’aritmetica della federazione. Ecco il perché della scritta sotto il simbolo della Juve”. La versione in vendita al pubblico si differenzierà da quella da gara per la presenza delle due stelle al di sopra del logo e negli Juventus Store verrà personalizzata con la terza stella per rendere la maglia dei tifosi un pezzo davvero unico.

AZIONI LEGALI — “Noi abbiamo rispettato le sentenze, poi sono emersi fatti nuovi ed infine s’è deciso di non decidere. A quel punto sono partite azioni legali da parte nostra per la tutela e la dignità della società che rappresento sia come presidente che come juventino. I ricorsi che abbiamo fatto sono in incubazione. Non li abbiamo dimenticati e stanno procedendo. Ora spero che si cambi il codice di giustizia sportiva, che a detta di tutti è obsoleto e che ci sia più sinergia tra la giustizia ordinaria e quella sportiva”.

PROSSIMA STAGIONE — “Abbiamo appena terminato una stagione incredibile, indimenticabile, su cui nessuno avrebbe scommesso. Le previsioni all’inizio dell’anno non erano così rosee: i media ci davano quinti o sesti, quarti al massimo dell’ottimismo. Nessuno avrebbe scommesso sul nostro scudetto. Ora sarà difficile riconfermarsi ma ci riproveremo: alla Juve l’unica ambizione è quella di vincere. Dal primo sappiamo che si torna ai blocchi di partenza e si riparte tutti da zero. Disputeremo tre manifestazioni e puntiamo a vincerle tutte come è nel nostro dna”.

DEL PIERO — “La maglia numero dieci? Decideranno i ragazzi a chi andrà. Sappiamo tutti il peso specifico della maglia numero 10 e in particolare della numero dieci qui alla Juve. Auguro a chi la indosserà gli stessi successi del predecessore”.

ALLEGRI — “Allegri ha detto che la Juve dovrebbe avere 31 scudetti contando quello della serie B? Mi fa sorridere perché tutti parlano di Juve e noi invece guardiamo in casa a nostra. Io preferisco guardare in casa mia, gli altri pensino agli affari loro. Allegri ha fatto una battuta e comunque il Milan avrà due stelle”.

SCOMMESSE E CONTE — “Il fenomeno scommesse dev’essere affrontato nella maniera più seria possibile. Impensabile immaginare che organizzazioni criminali, nazionali o internazionali, possano intaccare i risultati di una competizione di altissimo livello o immaginare che possano intaccare la credibilità dello sport e gli interessi che ci sono dietro. Crederci sarebbe una cosa assolutamente negativa. Conte è stato più e più volte portato sulle pagine dei giornali, senza aver avuto ancora la possibilità di far sentire la sua voce. Finalmente venerdì a Roma lo aspetta Palazzi e potrà dire la sua. Antonio lo conosco da 20 anni e so quali sono i suoi valori. Da quando si alza al mattino, fino a quando va a dormire e persino nei sogni pensa solo e soltanto alla vittoria. Sono sereno sugli sviluppi che ci saranno nei prossimi giorni e non esiste nessun piano B. Dimostrerà la sua posizione e tornerà serenamente già dal giorno dopo ad allenare la squadra a Chatillon. Quello che andiamo ad affrontare è un anno molto importante perché dobbiamo confermare quanto di buono fatto l’anno scorso, ma è anche un anno come un altro perché la missione all’interno dei colletti la dice lunga. Qui vincere è l’unica cosa che conta”.

CHAMPIONS LEAGUE — “Mi piacerebbe promettere ai tifosi che vinceremo la Champions, ma sarebbe assurdo. Ce la metteremo tutta per vincerla, ma ci sono tantissime squadre più competitive di noi che fatturano il doppio e quindi ce la giocheremo. Ma la palla è rotonda e l’anno scorso ne abbiamo avuto la dimostrazione. L’anno scorso di questi tempi ci davate quinti o sesti. Ora che abbiamo vinto ci dite che avremmo potuto giocarci tranquillamente le semifinali di Champions. Spero che abbiate ragione”.

LA FAMIGLIA — “Cosa rappresenta questo scudetto per la mia famiglia? Moltissimo. E' stato lo scudettod ella rabbia e dell'orgoglio. Se noi, i giovani della famiglia, riusciremo a fare almeno quanto i nostri predecessori saremo più che soddisfatti”.

VUCINIC E VIDAL — Tra i modelli che indossavano le nuove divise c’erano anche Vucinic e Vidal. “Non vedo l’ora di ricominciare – ha detto il montenegrino -. Jovetic? E’ un grandissimo giocatore. E' il mio fratellino più piccolo. Concorrenza? Più giocatori forti ci sono per la Juve e meglio è. Finora ci siamo rinforzati molto. Sono arrivati grandi giocatori, non li scopro certo io. La Champions? Solo la parola dice che ci sono tanti campioni a giocarsela. Sono pronto per l’Europa: quando ci ho giocato con la Roma ho sempre fatto bene”. Il cileno è d’accordo con il compagno e tiene a precisare che non soffre di pubalgia: “Sono in forma, mi sto preparando bene. Isla e gli screzi del passato? Tutto risolto. Siamo compagni di squadra e dobbiamo dare il 100% per la Juve. La lotta per una maglia da titolare? Siamo amici fuori, ma rivali per un posto in campo. L'importante, comunque, è che la Juve vinca tanto”.