In estate avevano le valigie pronte, oggi sono in prima fila a ballare l'Harlem Shake con i compagni. Matri e Quagliarella se la godono, e non solo per i gol messi a segno nel ritorno di Champions contro il Celtic. Attaccanti ritrovati, che forse non si sono mai persi, solo messi in stand-by. Aspettando il momento giusto, il periodo di forma migliore e i gol pesanti, come quello di Quagliarella a Londra contro il Chelsea, o quello con il quale Matri ha aperto la partita a Glasgow. Il posto fisso alla Juve non esiste, anche perché là davanti non ci sono gerarchie: gioca chi sta bene. E se adesso le scelte per Conte saranno sempre più problematiche, si continua con l'alternanza e il gioco delle coppie: contro il Catania dovrebbero partire dal primo minuti Giovinco e Vucinic.

concorrenza — I due che in teoria possono essere considerati "titolari", anche se i numeri dicono altro. Stessi gol (11) per la coppia che si contende il titolo di capocannoniere juventino: Giovinco e Quagliarella. Ma con una differenza importante: il primo ha 35 presenze (un gol ogni 214'), mentre l'attaccante stabiese solo 22 (una rete ogni 96') e se si considera solo la Champions la media gol è addirittura da super top player: uno ogni 62 minuti. Più umani Matri e Vucinic: il primo ha segnato 8 reti in 27 presenze (una ogni 178') mentre per Vucinic i gol sono 10 in 33 presenze, uno ogni 213'. A guardare i numeri, i due che hanno giocato meno (Matri e Quagliarella) hanno segnato (in media) di più di Vucinic e Giovinco. L'incertezza e la concorrenza di sicuro fanno bene alla Juve, visto che dopo un avvio di stagione stentato l'attacco si è risvegliato, e a oggi ha messo a segno il 50% delle reti totali in stagione.

Alessandro Matri e Fabio Quagliarella. LaPresse

Bendtner e Anelka — Gli unici che mancano all'appello sono Bendtner e Anelka, entrambi ancora a secco per motivi diversi. Il danese ha dovuto fare i conti con un brutto infortunio (rottura del tendine della coscia sinistra) concludendo la sua stagione in anticipo. Negli ultimi giorni si è fatto sospendere la patente per 3 anni dopo essere stato fermato alla guida della sua auto ubriaco, a Copenaghen, e non c'è alcuna possibilità di rivederlo con la maglia della Juve l'anno prossimo. Anelka invece è ancora fuori causa per colpa della lombalgia, e rischia di non essere convocato nemmeno con il Catania: fino ad ora solo 2 le sue presenze, e ancora nessun gol messo a segno.

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