E’ la serata più attesa, in casa Juventus. Quella del ritorno della Champions League a Torino, dove manca dall’8 dicembre 2009, dalla batosta col Bayern Monaco, che dirottò i bianconeri in Europa League. Per lo Juventus Stadium la partita con gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, fischio d’inizio alle 20.45, sarà addirittura la prima vetrina in assoluto, nelle coppe europee. L’atmosfera sarà speciale.

LO SHAKHTAR — E’ una bella squadra. Sottovalutata dall’opinione pubblica, perché di blasone internazionale solo recente. Ma i numeri parlano chiaro: 10 vittorie in altrettante partite di campionato, 34 gol fatti e 5 subìti. Più il successo sul Nordsjaelland in Champions. Insomma, sono imbattuti, in stagione. Hanno in panchina un esperto volpone come Lucescu, che il calcio italiano conosce bene, e in campo un gruppo di brasiliani di qualità, cui si aggiunge la stella della squadra, Mkhitaryan, armeno, 13 reti in campionato e una doppietta contro i danesi in coppa. E hanno pure un precedente recente in Italia a favore: nel febbraio 2011 gli ucraini hanno infatti battuto la Roma all’Olimpico. E due stagioni prima, nel 2009, avevano trionfato in Europa League. Insomma, la Juve, pur reduce dal confortante 2-2 maturato in rimonta a Stamford Bridge col Chelsea campione d’Europa, non può e non deve distrarsi, dopo il partitone, ma pure l’importante sforzo profuso, fisico e mentale, con la Roma, demolita sabato scorso in campionato. Un successo garantirebbe a Buffon e compagnia un importante vantaggio strategico, in prospettiva. Con i due confronti con i semisconosciuti danesi all’orizzonte, la Juve avrebbe infatti la possibilità di chiudere i conti qualificazione in anticipo - magari poi in casa col Chelsea -, senza doversi giocare tutto in una scomoda e verosimilmente fredda trasferta ucraina il 5 dicembre, nell’ultima giornata del girone E.

LE SCELTE DI CONTE — Giocherà la Juventus titolare. La migliore possibile. Perché, come dichiarato da Chiellini ieri pomeriggio, questa è "la partita più importante" per la Juve, perlomeno in questa porzione di stagione. E alla trasferta di Siena di campionato, in programma domenica pomeriggio, ci sarà tempo per pensare, e ci sarà modo di dosare le energie. Il turn over serve a questo. Ma stasera no. Stasera rientrano i titolari Lichtsteiner e Asamoah sulle fasce, sono confermati Barzagli, Bonucci (squalificato in campionato) e Chiellini davanti a Buffon, con Pirlo regista, e Vidal e Marchisio ai suoi lati. Sciolto anche il dubbio in attacco. Accanto a Vucinic gioca Matri. Conte ha diverse carte da giocare e partita in corso: Giovinco ha segnato appena entrato in campo, alla Roma, ed ha la velocità per mettere in crisi la difesa ospite, Quagliarella vive un buon momento, testimoniato dalla rete al Chelsea e dalla doppietta al Chievo. Tutti scalpitano perché nessuno in casa Juve se la vuole perdere la Champions in casa, dopo quasi tre anni di serate a vederla in tv. Lucescu ieri ha fatto pretattica e ha dichiarato che la Juve è la favorita del girone. I bianconeri non vedono l’ora di dargli ragione: battendo il suo Shakhtar.