Sesta affermazione di fila per i nerazzurri che ieri sera hanno conquistato la prima vittoria casalinga in Europa League battendo di misura i serbi del Partizan. Inter dunque con il vento in poppa sia in campionato che in Europa. "Il Partizan aveva una grande superiorità di palleggio a centrocampo nel primo tempo, perché Ilic giocava tra le linee così come Tomic - spiega Stramaccioni, coraggioso nel varare dal 1' un'Inter inedita -. Nel momento in cui abbiamo rinunciato al terzo centrale li abbiamo aggrediti di più e dal punto di vista tattico abbiamo avanzato il baricentro di quaranta metri. Complimenti a loro, ma la vittoria è meritata per quanto abbiamo fatto nella ripresa. Teniamo a questa competizione, abbiamo il dovere di essere protagonisti in Italia e in Europa".

sul match — "Abbiamo sofferto contro una squadra che ha dimostrato tutto il suo valore a San Siro, è la miglior squadra serba e ha giocatori interessanti ma alla fine, nel complesso, la vittoria è stata meritata". Il tecnico dell'Inter ammette che "nel primo tempo abbiamo sofferto il loro palleggio ma la ripresa è stata un nostro monologo, penso alle occasioni di Palacio, Cassano, Silvestre. Poi, quando eravamo a un passo dal gol della vittoria, Markovic ha dimostrato tutto il suo futuro roseo e Handanovic ha compiuto un intervento che vale un gol, confermando di essere uno dei migliori portieri in Europa, e sul capovolgimento di fronte abbiamo segnato. Sapevamo che un risultato positivo poteva garantirci un grande vantaggio nel girone, era importantissimo vincere e il secondo tempo dell'Inter lo ha dimostrato". A +6 su Neftci e Partizan, i nerazzurri "vedono" la qualificazione. "Credo che la prossima partita sarà decisiva - commenta Stramaccioni -. A Belgrado troveremo un ambiente caldissimo, se fa risultato il Partizan si riapre il discorso qualificazione, se vinciamo noi lo chiudiamo. Siamo l'Inter e abbiamo il dovere di essere protagonisti in Europa come in Italia".

Andrea Stramaccioni, 36 anni. Ansa

sui singoli — Buone le indicazioni da parte di alcuni elementi meno utilizzati in campionato. "Non possiamo pensare di avere 25 giocatori al top per tutta la stagione. Ho grande fiducia in tutti i miei calciatori e credo di averlo dimostrato stasera. Nel primo tempo chi ha giocato meno era magari più contratto. Cito Jonathan su tutti, perché aveva davanti un elemento di grande prospettiva come Markovic ("è un giocatore di grandissima prospettiva, ha qualità naturali enormi") ed è andato in difficoltà solo in un paio di circostanze".

coutinho stop — Philippe Coutinho è costretto a fermarsi. Il brasiliano dell'Inter, in seguito allo scontro di gioco con Ostojic, al 30' del primo tempo nella partita di ieri sera con il Partizan, "è stato sottoposto nella mattinata di oggi a esami strumentali che hanno evidenziato una frattura d'impatto del margine anteriore della tibia". Lo rende noto il club nerazzurro che non precisa i tempi di recupero che dovrebbero comunque aggirarsi intorno ai 30 giorni.

nessun incidente — I tifosi del Partizan hanno lasciato poco prima delle 23 lo stadio Meazza e sono stati scortati su un pullman dalle forze dell'ordine fino al casello autostradale. Fuori Milano sono stati presi in consegna dalla polizia stradale fino al confine. I tanto temuti scontri tra tifoserie non ci sono stati. Gli ultras di Inter e Partizan hanno assistito al match senza creare disordini. Il dispiegamento di forze messo in campo da carabinieri e polizia ha tolto qualsiasi margine di azione alle tifoserie. Non si registrano denunciati nè sequestri di materiale pericoloso.