Andrea Stramaccioni, 36 anni, all'Inter dallo scorso marzo. Ansa

Tranquillità, analisi lucida di cosa non ha funzionato contro il Siena, difesa a spada tratta dei suoi giocatori ("Se qualcuno ha fatto brutta figura, è perché io non l'ho messo in condizione di esprimere le sue caratteristiche") e fiducia. Andrea Stramaccioni non si abbatte dopo la caduta con il Siena e spera in un rimbalzo immediato dell'Inter contro il Chievo. "Non vogliamo più perdere partite così, gare che una grande squadra, anche in una giornata negativa, alla peggio pareggia 0-0". Strama dice di non essere preoccupato, e ribadisce che risultati come questi possono essere incidenti di percorso: "C'è un tempo per la semina e uno per il raccolto. Migliore è la fase della semina, più arriverà un raccolto soddisfacente. L'anno scorso con la Primavera contro il Tottenham ho perso 7-1, a inizio anno. Mi hanno detto di tutto allora, figuriamoci adesso che sono in prima squadra"

momento difficile? — "Forse è il momento più difficile all'esterno, ma non per me. Per carattere tendo a non esaltarmi nei momenti positivi, né a buttarmi giù quando le cose vanno male, soprattutto se i giudizi cambiano in maniera così repentina dalla vittoria di Torino alla sconfitta con il Siena. Una partita dove, anche se non l'ho fatto notare per non cercare alibi, la squadra ha creato 8 palle-gol, se ne fosse entrata una magari adesso saremmo tutti fenomeni. Giusto essere criticati per la sconfitta, ma non è che il Siena ci abbia chiuso nella nostra area e che l'Inter non abbia costruito. Se alla seconda onda cambio la rotta della nave meglio scendere. L'Inter ha fatto un bruttissimo risultato che ci fa arrabbiare tantissimo. Chi fa questo lavoro e sta in un grande club è esposto a giudizi positivi e negativi, ma quando si parla di cicli i conti si fanno alla fine".

Due sconfitte in campionato, tutte in casa. LaPresse

la ricerca dell'equilibrio — Il problema principale, secondo il tecnico, resta quello dell'equilibrio: "Il nostro problema non è la difesa, ma il fatto che essendo una squadra che tende ad attaccare molto, finiamo col farci trovare scoperti quando gli avversari ripartono. Questa è una cosa su cui indubbiamente dobbiamo lavorare. Anche a patto di farci vedere un po' meno belli per 35', anche a patto di vincere qualche partita in più per 1-0, non possiamo dare l'impressione che alla prima folata offensiva degli avversari crolli tutto. Il Siena mi ha dato proprio questa impressione. Loro pensavano 'prima o poi una volta li troviamo sbilanciati'. E così è stato. Serve maggior equilibrio quando facciamo la partita a pieno organico, con sei-sette giocatori impegnati nella costruzione del gioco. Ci esponiamo ad una fragilità quando il nostro avversario ha campo a disposizione. Avremmo comunque posto rimedio a questo, anche se contro il Siena fosse finita con una vittoria"

i singoli — "Un'incompatibilità tattica tra Sneijder e Cassano? Assolutamente no. Pensiamo alla partita con il Siena, Cassano fa una giocata incredibile e manda Sneijder in porta, se Wesley fa gol si parla di coppia splendida, micidiale.. Sta all'allenatore, in attesa della quadratura del cerchio e con un gruppo molto nuovo, capire quando farli giocare insieme e quando no, anche in considerazione delle tante partite che stiamo giocando. Cassano ha giocato più di tutti per adesso e domenica arriva la Fiorentina che forse è la squadra più in forma, devo valutare tutto". Considerata anche la difesa a tre "è una possibile soluzione", mentre fra i convocati non c'è palacio ma tornano Obi e Mudingayi: "Non so dire quanti minuti abbiano nella gambe, di sicuro sono in grado di giocare". Ranocchia, uscito malconcio da Siena: "Sta bene, ma ha preso due botte incredibili sul piede nello stesso punto".