Inter, Cassano: "Non siamo morti. Con Stramaccioni ne verremo fuori"
MILANO, 4 febbraio 2013
L'attaccante nerazzurro: "Giochiamo male, è vero, ma siamo a tre punti dalla Champions, ai sedicesimi di Europa League e in semifinale di Coppa Italia. Dobbiamo tirare fuori la nostra personalità"
- Antonio Cassano, 30 anni, carica l'Inter. LaPresse
Antonio Cassano parla col cuore all'indomani del flop in Toscana: "Giochiamo male, questa è la realtà dei fatti. Il Siena ha meritato, ora dobbiamo tirare fuori la nostra personalità". Come un vecchio saggio, Antonio spiega il momento no dell'Inter ai microfoni di Sky Sport. Ma il barese non vuole sentire nominare la parola crisi. "E' giusto parlare, ci si deve prendere le responsabilità quando servono. Io parlo poco ma in questo momento qui è giusto parlare. Tutti stanno facendo passare che l'Inter è morta, ma l'Inter è a tre punti dalla Champions League, è ai sedicesimi di Europa League, dobbiamo giocare il ritorno di una semifinale di Coppa Italia con la quale possiamo ancora raggiungere la finale". Se non è una carica questa poco ci manca. "Gli altri ci hanno raggiunto? Significa che avevano fatto molto male all'inizio, ma questo non passava, mentre passa che l'Inter fa male. Però va bene, io accetto questo, mi piace questa situazione. E' un periodo che stiamo giocando poco bene, questa è la realtà dei fatti. Adesso abbiamo inserito due-tre giocatori di grande qualità che ci possono dare una mano, ma ieri abbiamo giocato male, il Siena ha meritato di vincere. E' un periodo che stiamo facendo poco bene, dobbiamo venirne a capo con grande personalità e dare qualcosa in più tutti, soprattutto quelli più bravi".
stramaccioni lo sa — "Come si riparte? La ricetta non la so. E' vero che gioco da 15 anni ma la ricetta non ce l'ho. Penso che gente di personalità, in questo momento qui, debba dare quel qualcosa in più e che gli altri debbano andarci dietro. Tutto qua", prosegue Cassano. Anche gli attaccanti devono dare qualcosa in più. "Io era tre mesi che non facevo gol. Diego (Milito, ndr) - ricorda Cassano - si è fatto male. Rodrigo (Palacio, ndr) poverino ha giocato da solo tantissime partite perché andando io più dietro lui gioca spesso da solo e si fa sempre in quattro. Però non penso che sia solo un problema dell'attacco oppure quando prendi gol della difesa. E' un problema di equilibrio e dobbiamo cercare di venirne a capo trovando le soluzioni. L'allenatore, sono convinto, che lo sappia meglio di noi che soluzioni dobbiamo trovare". Adesso serve che anche il gruppo dia un grosso aiuto all'allenatore. "Sono tanti anni che gioco e un gruppo migliore di questo non l'ho mai visto. Ragazzi molto umili, campioni, che si mettono a disposizione dei ragazzini. È un qualcosa di straordinario questo gruppo, che mi piace veramente. Prima neanche Milano mi piaceva, invece adesso da quando sono all'Inter mi piace anche Milano - conclude Cassano - questo per capire quanto si sta bene qui. Però è normale che in questo momento qui bisogna venir fuori soprattutto con i giocatori di grande qualità, con i grandi uomini. E qui ce ne sono tanti".
il saggio cassano — Inevitabile una battuta su Balotelli dopo l'esordio con gol con la maglia del Milan. "Mario? Una differenza con me c'è: a lui piace andare sui giornali, a me no. Io ne facevo di tutti i colori, sono stato cacciato da cinque squadre, non mi presentavo agli allenamenti. Lui è un bravo ragazzo". Quindi due battute su Stramaccioni e sul presidente Moratti. "Strama è una bella e brava persona, un allenatore che ci sa fare. Gli interisti però devono avere un grande orgoglio, il nostro presidente. Ci dà sempre grande sicurezza, nel mondo del calcio è unico". Belle parole anche per Kovacic per il quale prevede un grande futuro. "Ha qualità e personalità, l'Inter ha fatto un investimento importante. Sarà un grandissimo giocatore per i prossimi 10 anni, ne sono convinto al 100%". La chiusura è dedicata a Nagatomo, "è uno spasso, io ho sempre qualcosa che posso dire o fare e lui ti fa sempre ridere" e al raccattapalle di Siena che gli ha fatto perdere la pazienza: "Mi è passato di tutto per la testa - confessa - ma quando ero ragazzino a Bari anch'io perdevo tempo, devo accettarlo, stavo perdendo la testa ma era un bambino e mettendomi nei suoi panni ha fatto anche bene".
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Seconda sconfitta stagionale con il Siena
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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