Mauro Icardi, 20 anni, 2 gol realizzati con la maglia dell'Inter. Ansa

Alla ricerca della settimana perfetta: gol al Cagliari, convocazione con l’Albiceleste e... la Roma nel mirino. Nei sogni di Mauro Icardi c’è tutto questo: e 2 su 3 sono già stati realizzati.

messi e il tiro da tre — Ieri Maurito ha ricevuto complimenti da tutti i compagni, e segnatamente dai ragazzi dell’asado: la convocazione in nazionale - quella argentina - non solo rappresentava un suo grandissimo desiderio ma soprattutto pareva un evento lontano nel tempo. E invece, raccontano in Spagna, l’aiuto immediato è arrivato dal suo amico Lionel Messi, conosciuto ai tempi del Barcellona: infortunata la Pulce, il citì Alejandro Sabella ha deciso di puntare sull’ex Samp nei match contro Perù e Uruguay valevoli per le qualificazioni a Brasile 2014. Al suo fianco, probabilmente giocheranno Aguero e Palacio, o forse anche Higuain. Di certo c’è che un sogno si avvera e che la scelta-Inter si è rivelata perfetta, azzeccata, vincente. Il suo inizio con la maglia nerazzurra è servito - nonostante le diverse partite cominciate dalla panchina - a convincere Sabella stesso: anche coi gol. Finora sono stati due (a Cagliari e Juve) per altrettanti pareggi: ora manca il tiro da... tre, e naturalmente i giallorossi sono il prossimo obiettivo dell’argentino per dare una sterzata definitiva sia alla propria esperienza interista e sia a una carriera in ascesa.

zanetti e statistica — In passato Mauro Icardi era stato seguito e... inseguito dalla Spagna e dall’Italia (Prandelli forse ci sperava ancora) ma lui - interpellato al proposito - diceva sempre "non mi sento nè spagnolo e nè italiano. Il mio sogno è l’Argentina". E proprio nella sua patria, il quotidiano La Nacion racconta che sia stato decisivo l’intervento di Javier Zanetti: la convocazione per le gare contro Perù e Uruguay (in programma l’11 e il 15 ottobre) sarebbe arrivata oltre il tempo massimo previsto dai regolamenti fra nazionali e club, e solo l’intervento di Zanetti ha fatto sì che l’Inter agevolasse l’approdo di Mauro nell’Albiceleste. Chissà: vero oppure no, resta il fatto che Icardi non solo è bomber con un’altissima media realizzativa in base all’impiego (lo rivela il profilo twitter InterStats secondo cui Icardi segna un gol ogni 14 palloni giocati) ma è anche decisivo nel cambiare le gare con la sola presenza, iniziale ma soprattutto in corso d’opera.

come cambia — Perché già dalla primissima gara fino all’ultima di Trieste contro il Cagliari, l’ingresso di Icardi ha dato sempre input decisivi: contro il Genoa, Mauro entra (assieme a Kovacic e Taider) nel secondo tempo vivacizzando la manovra, offrendo profondità e cambiando il match fino al 2-0 finale, coi gol di Nagatomo e Palacio che arrivano proprio nella ripresa; contro la Juventus, Maurito entra al 24’ s.t. al posto di Taider, dà peso all’attacco e - servito magistralmente da Alvarez sulla corsa e in profondità - infila il momentaneo 1-0 che verrà poi pareggiato da Vidal; contro la Fiorentina l’Inter segna l’1-1 diciotto minuti dopo il suo ingresso e poi vince 2-1, il tutto in virtù di un innalzamento del baricentro e della pressione offensiva sui viola; poi eccolo entrare a Trieste contro il Cagliari, azione che parte da Palacio, assist di Nagatomo e lui che infila il gol a un passo dalla porta. Insomma, in tutto questo c’è che in coppia con Palacio il feeling è giusto, anche se per ora Mazzarri non vuole assolutamente rinunciare all’apporto di Alvarez come spalla di Don Rodrigo. Ma Icardi aspetta, sa che le prestazioni con l’Inter l’hanno aiutato a raggiungere la nazionale e che proprio l’Inter degli argentini lo porterà a vedere ancora la via del gol. Ed ecco l’obiettivo per sabato: trovare un altro gol, questa volta da tre punti e con vista sul... giallorosso.