Vincenzo Montella allena la Fiorentina dalla stagione 2012/2013. LaPresse

Vincenzo Montella suona la carica e parte dal k.o di San Siro per motivare la squadra: "La sconfitta della Fiorentina con l'Inter ci ha lasciato tanta amarezza ma soprattutto la rabbia di voler riprenderci i punti lasciati a Milano". Alla vigilia della gara con il Parma posticipata a lunedì sera per la concomitanza dei Mondiali di ciclismo. Un grande evento a cui neppure il tecnico viola è rimasto insensibile. "Come tanti fiorentini l'ho seguito dal balcone di casa anche se il ciclismo, sport affascinante, è molto televisivo" afferma Montella.

occhio a cassano — Arriva il Parma. Guai a sottovalutarlo. Montella è chiaro: "È una squadra ordinata, dal gioco propositivo e con un allenatore che stimo molto per come si comporta. È una partita delicata. E poi c'è Cassano che il tecnico viola conosce bene avendoci giocato nella Roma e nella Sampdoria: "Antonio è un giocatore particolare, anche quando non è in giornata può tirare fuori il colpo di genio. È sempre pericoloso" sostiene.

A San Siro a fine gara. LaPresse

frecciatine — Ma Montella torna sull'immeritata sconfitta con l'Inter rispondendo col sorriso anche alle punzecchiature di Mazzarri a partire dalla questione della distanza del monte ingaggi fra i due club: "Ha detto che devo imparare meglio la matematica? A scuola non ero bravo, ma la matematica, si sa, non è un'opinione. Lo conosco bene, lui è bravo a fare i complimenti agli avversari prima di ogni gara, ma fatica sempre a farlo dopo. Non ho dubbi che con l'Inter abbiamo disputato una partita alla pari, con personalità, qualità di gioco e senza alibi. Abbiamo commesso l'errore di pensare di avere la partita in pugno anche se i due gol presi sono stati rocamboleschi".

qualità e uomini — Poi il punto sulla qualità del gioco. "Dicono che il nostro è un calcio europeo rispetto a quello di altre squadre? Ci sono allenatori che puntano a valorizzare la rosa che hanno, altri che lavorano per farla giocare bene. Non siamo una squadra stanca". Cuadrado è sotto osservazione che si allena in gruppo dopo la lussazione alla spalla sinistra subita due settimane fa (il colombiano potrebbe andare in panchina) e gli acciaccati Aquilani a Ilicic che il tecnico difende dalle critiche. "Se giovedì avesse segnato avrebbe ricevuto tanti elogi, ha avuto infortuni e quindi alti e bassi, serve pazienza". Per sostituire Pasqual, out per una lesione muscolare subita a Milano, duellano Compper, Alonso e Vargas che appare deciso a rilanciarsi. Dubbi pure in attacco dove ad ora l'unico punto fermo, in attesa del ritorno di Gomez, è Rossi per la prima volta contro il club dove è cresciuto e con cui ha debuttato in A nel gennaio 2007: in ballottaggio per una maglia Joaquin e il giovane Rebic.

Con l'arbitro Andrea De Marco . Ap

balo e gli arbitri — Infine la questione Balotelli. Dice Montella: "Mario si è chiesto perché mi preoccupo tanto di lui? Io non ho mai voluto fare un attacco alla sua persona, è anche un ragazzo simpatico. Forse mi sono spiegato male o sono stato male interpretato. Feci il suo esempio considerando il campione quale è, se mi avessero intervistato qualche giorno dopo avrei fatto riferimento al comportamento in campo di altri giocatori visti nelle gare giocate dopo la sua". Così Vincenzo Montella ha risposto all'attaccante del Milan apparso contrariato dalle considerazioni del tecnico viola che lo aveva coinvolto, durante il tradizionale incontro fra allenatori e capitani di serie A con i vertici della classe arbitrale, nella propria campagna a favore dell'uniformità di giudizio e trattamento. "Non se lui si è preso tre giornate di squalifica perché io non sono stato zitto - ha aggiunto il tecnico - comunque per me la storia è chiusa. A essere sincero, aggiungo che mio figlio è pure simpatizzante del Milan, anche se ultimamente sta un po' cambiando, e gli hanno anche regalato di recente una maglia di Mario".