"Giuseppe Rossi è un grande orgoglio per tutta la Fiorentina e per la famiglia Della Valle". Daniele Pradé, direttore sportivo della Fiorentina, esalta Pepito Rossi dopo la tripletta con cui ha griffato la rimonta dei viola contro la Juventus. "Ci abbiamo creduto in un momento in cui non stava bene, portarlo in Italia e a Firenze è stata una grande gioia", dice Pradé a Radio Anch'io Lo Sport. "Rossi non è nemmeno al 70% delle sue qualità fisiche, la tecnica è un dono che lui ha ma a livello fisico è ancora un po' indietro", sottolinea il ds dei viola, prima di rivelare come la scelta di ingaggiare l'attaccante sia stata sponsorizzata anche dai suoi ex compagni del Villarreal. "Appena arrivati Rodriguez e Borja Valero ci dissero che il giocatore più forte con cui hanno giocato è il `bambino´, come lo chiamano loro. E' un'operazione che abbiamo iniziato a mettere a punto da ottobre col Villarreal".

no limits — Dal bomber alla squadra: Fiorentina no limits, potrebbe essere questo lo spot dei viola il giorno dopo la grande vittoria sulla Juventus. Pradé non parla di scudetto ma di squadra che "deve abituarsi a non porsi limiti. Siamo una società molto forte coesa, dove non esiste l'io ma il noi e questo è un punto di partenza. La Fiorentina non è ai livelli di Juve e Milan, abbiamo ricavi nettamente inferiori ma abbiamo una delle proprietà più forti del mondo che ci fa sentire al pari degli altri. Il motto dei Della Valle è non porsi mai limiti. Dobbiamo migliorare la mentalità vincente ma ci stiamo lavorando quotidianamente. Scudetto? Non ci poniamo limiti nel bene e nel male".

sms romani — "Da Roma sono arrivati centinaia di messaggi di ringraziamento dei tifosi giallorossi a me, Montella, Pizarro e Aquilani. La Roma è una squadra molto forte, ora per loro è importante riuscire ad abbassare i toni. Garcia ha fatto un gran lavoro e complimenti poi ai dirigenti che hanno formato una squadra pronta per la vittoria". La vittoria di ieri sulla Juventus ha sicuramente alzato di parecchio il morale. "L'inizio di campionato forse non è stato esaltante ma la Fiorentina fino ad oggi aveva perso solo una gara, quella con l'Inter - è l'analisi di Pradé -. Ci sono momenti in cui le cose non vanno per il verso giusto, abbiamo avuto infortuni importanti, ma siamo contenti. Questa è una squadra costruita per divertire e fare bene e quando lavori nella maniera giusta i risultati arrivano.

l'analisi del match — "Ieri è stata una partita molto equilibrata, un episodio - il rigore - ha cambiato il corso della gara e poi è arrivato il secondo gol della Juve. Il secondo tempo è cominciato con una Juve che stava dominando ma quando hai giocatori che sono determinanti e uno stadio che ti trascina, un episodio può cambiare tutto. Si parla molto delle difficoltà della Juventus ma ci sono i meriti della Fiorentina, quei 15 minuti giocati con tanta intensità, con tanta aggressività la dicono lunga su questa squadra". Del resto "abbiamo una panchina forte, abbiamo fuori, oltre a Gomez, anche Ilicic su cui abbiamo puntato tanto, e poi Mati Fernandez, Ambrosini e tanti giovani che sono nazionali come Wolski, Vecino, Rebic che volevano in tanti. Confidiamo molto nei calciatori che abbiamo, non ci sentiamo inferiori agli altri. La famiglia Della Valle ha voluto riportare l'entusiasmo fra i tifosi, siamo partiti dal bel calcio e oggi anche i grandi calciatori vengono volentieri alla Fiorentina. Stiamo diventando una squadra di peso", aggiunge Pradé.

ok neto e Joaquin — Ma ieri è stata anche la partita di Neto ("crediamo fortemente nelle sue qualità tecniche e morali, stiamo qui ad aspettarlo, siamo convinti che diventerà il portiere titolare del Brasile") e Joaquin, "un calciatore che cambia la gara, ha 32 anni ma sui 10 metri ti brucia. Ci ha messo un pochino di più a entrare nella nostra mentalità ma il discorso tattico in queste situazioni conta poco, la svolta è stata emotiva, di cuore e per le capacità tecniche dei giocatori", dice ancora Pradé, colpito dall'entusiasmo del pubblico. "È stata una bellissima emozione, fuori dallo stadio c'erano migliaia di persone ad aspettare la squadra e la famiglia Della Valle - continua il ds dei viola -. Ce la prendiamo tutta questa soddisfazione e la condividiamo con tutti i tifosi, a cui va un encomio. C'era qualche preoccupazione ma è filato tutto liscio, era il primo esame vero con lo stadio senza barriere e lo abbiamo superato alla grande. Ma ne eravamo convinti".

no barriere — A proposito di stadio senza barriera, per Pradé è qualcosa di esportabile anche altrove in Italia. "A livello calcistico è una cosa bellissima, si può fare, le società devono essere brave a educare, le forze dell'ordine possono essere d'aiuto. Eliminare le barriere responsabilizza le persone, si sentono partecipi dell'evento". Ma Pradé non esclude per il futuro un nuovo stadio. "Siamo aperti a tutte le soluzioni, c'è un ottimo rapporto col Comune e il sindaco Renzi, se ci sarà la legge giusta e le giuste motivazioni, la Fiorentina farà qualcosa di importante".