Montella dà istruzioni ai suoi giocatori. LaPresse

"È difficile mettere fuori Giuseppe Rossi, per ora non siamo preoccupati della sua gestione, c'è sempre un piccolo timore di un infortunio muscolare, ma si sta allenando bene e si vede che sta bene". Lo ha detto Vincenzo Montella parlando del suo attaccante sempre più protagonista dopo la lunga inattività per il crac al ginocchio destro. "Finora lo abbiamo recuperato bene - ha continuato il tecnico viola parlando sempre di Rossi - e ammetto che ci ha sorpresi, incrociamo le dita". Salvo cambiamenti quindi, l'ex attaccante del Villarreal si candida anche domani contro l'Atalanta per una maglia da titolari.

sull'atalanta — Domani Bergamo, poi San Siro contro l'Inter giovedì. Montella sa che si tratta di "due trasferte delicate e difficili che affrontiamo senza tre giocatori essenziali - il riferimento è alle assenze di Gomez, Cuadrado e Pizarro - . Ma non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi, l'importante è mettere tutti in grado di dare il massimo". Prima dell'Inter, però, testa all'Atalanta, che avrà voglia di riscattare la sconfitta col Napoli. "Non so come ci affronterà, nelle prime tre partite ha cambiato tanti moduli, tante interpretazioni rispetto all'avversario. Mi sembra che cambi molto di più rispetto agli anni scorsi, ma resta una squadra matura, con un allenatore esperto e di grande temperamento. Lo scorso anno, quando stavamo lottando per grandi traguardi ed eravamo forse all'apice del nostro livello di gioco, abbiamo sofferto. E per domani mi aspetto una partita molto tattica, molto agonistica e molto difficile".

sui singoli — La Fiorentina vola a Bergamo forte della convincente vittoria in Europa League, varrivata senza subire gol. "È un dato positivo - riconosce Montella - ma anche in altre partite in cui abbiamo preso gol, penso a quella col Cagliari, dal 70' in poi non abbiamo avuto alcuna preoccupazione. Il nostro limite è che non sappiamo difenderci bassi, anche quando siamo schierati, ma forse perchè non siamo abituati a fare questo. Se col tempo riusciremo a migliorare questa fase di gioco, allora potremo ulteriormente migliorare". Impressionato dal talento di Rebic e pronto a lanciare Wolski domani dal primo minuto ("è cresciuto moltissimo nell'ultimo mese, ha avuto una reazione che mi è piaciuta moltissimo dal punto di vista temperamentale all'esclusione dall'Europa League, domani sarà titolare"), Montella aspetta ancora Ilicic ("non è pronto, sono troppi giorni che non si allena col gruppo"), confida in Mati Fernandez ("sta avendo un'ulteriore crescita") e difende Joaquin, fin qui deludente. "Si deve inserire in una nuova mentalità di squadra, ha bisogno di trovare ritmo ma non sono preoccupato. Spesso si vorrebbe avere tutto e subito ma con alcuni giocatori ci vuole un po' più di tempo rispetto ad altri, fermo restando che da lui ci aspettiamo il massimo vista la sua storia".

su totti — "Il rinnovo di Totti? Non credo sia l'ultimo...". Montella commenta così la firma fino al 2016 dell'amico ed ex compagno di squadra alla Roma. "Totti sorprende continuamente perchè riesce, oltre a segnare, ad avere una condizione fisica invidiabile. Ha acquisto ancora più mestiere ed è in grado di correre meno ma bene e la sua intelligenza calcistica in questo lo sta aiutando moltissimo. Lui al Mondiale? Non lo so, Prandelli guarderà bene tutto quello che è il rendimento dei giocatori da qui alla fine del campionato".

su moratti — Così Montella commenta l'ormai imminente passaggio dell'Inter da Massimo Moratti al magnate indonesiano Thohir: "Da tifoso di calcio ancora non ho preso coscienza di questa cosa. In Italia, al di là della Roma, non siamo abituati come in altri Paesi ad avere proprietà straniere ed è curioso che capiti a un presidente che ha più passione, familiare e storica, di tutti. Ma per amore si fa qualcosa che magari è più giusto, più razionale".