Fiorentina-Torino 4-3: decide Romulo
Toro da 3-0 a 3-3, ma poi si arrende
FIRENZE, 21 aprile 2013
Incredibile gara al Franchi: dopo 30’ Fiorentina avanti di tre gol, ma poi si fa riacciuffare nel secondo tempo. Nel finale gol liberazione di Romulo
Forse la differenza di motivazioni non spiega tutto, di certo però la spinta Champions per la Fiorentina è un propellente formidabile. Mettiamoci anche che dopo 8’ Cuadrado delizia un Franchi già ribollente con una giocata da fuoriclasse e tutto il resto diventa un’appendice. Di colore viola, perché il Torino non la vede praticamente mai, tanto che poco dopo la mezzora si è già sul 3-0. Un messaggio chiaro, inequivocabile e anche preoccupante per il Milan: questa Fiorentina ci crede davvero. Per la classifica non conta, ma gioca anche un gran bene. Montella ha creato una macchina quasi perfetta. Questa è la cronaca dei primi 44’, perché poi la Fiorentina si deconcentra e da lì comincia un’altra partita. Il Toro reagisce: da 3-0 a 3-3. Ma non esiste grande squadra che non sia anche fortunata: Montella pesca il jolly Romulo. E a rendere ancora più straordinaria la domenica in serata arriva il sigillo di Vidal della Juve che dal dischetto batte il Milan e certifica il distacco di solo un punto a favore dei rossoneri nella corsa al terzo posto.
fuori le stelle — La Fiorentina è quella annunciata alla vigilia, cioè senza Jovetic, ma con Larrondo centravanti: Cuadrado e Ljajic definiscono il terzetto offensivo di Montella; dietro, Commper preferito a Roncaglia, Savic si allarga a sinistra per rimpiazzare lo squalificato Pasqual. Due sorprese, invece, nel Toro: Bianchi parte in panchina, al suo posto Ventura gli preferisce Meggiorini; a centrocampo, invece, il tecnico granata non rinuncia all’esperienza di Vives, resta fuori Basha.
- Aquilani esulta dopo il raddoppio. Lapresse
cuadrado fa il fenomeno — Bastano 8’ a Cuadrado per incantare il Franchi: il colombiano dribbla un paio di avversari al limite, entra in area e supera Gillet con un colpo sotto dolcissimo a scavalcare il portiere belga. Il Toro resta inebetito di fronte al veemente inizio dei viola, tanto che al 16’ la Fiorentina è già sul 2-0: questa volta è Aquilani a farsi trovare tutto solo in area su splendido cross dalla destra di Borja Valero. Impetuoso il suo stacco, impotente Gillet sulla sferzata di testa.
- Ljajic, l’autore del 3-0. Ap
ljajic non ci sta — La Fiorentina è semplicemente inarrestabile e col suo palleggio stordisce il Toro che prima barcolla e alla fine crolla: Ljajic calcia alto una punizione al 21’, ma 10’ più tardi, da posizione addirittura più defilata, spolvera l’incrocio dei pali e sigilla la partita. La squadra di Montella non si accontenta e scambia Gillet per un bersaglio: solo il portiere granata evita ai compagni un’imbarcata storica. Nel finale di primo tempo, però, i viola si rilassano e consentono a Barreto di accorciare. Montella è una furia. Ventura una sfinge. E pensare che la prima vera occasione da rete era capitata sul sinistro di Cerci: era il 6’, ma Rodriguez si è immolato sulla sua conclusione a botta sicura.
- Cerci, gol dell’ex. Ap
il phon di ventura — Negli spogliatoi il tecnico granata si fa certamente sentire, perché non può bastare un cambio didascalico come quello tra Basha e Gazzi a spiegare la trasformazione del Toro. La squadra alza il baricentro, sposta il pallone più velocemente e cominciano a muoversi anche i giocatori in campo: da un taglio da sinistra verso il centro, infatti, arriva il raddoppio granata di Santana, che batte un incerto Viviano con un destro dal limite tuttaltro che irresistibile.
- Romulo decisivo nel finale. Lapresse
cambio vincente — E’ solo il 10’, ma Ventura non vuole perdere altro tempo e si gioca praticamente subito altri due cambi: dentro le torri Bianchi e Jonathas, ne fanno le spese Meggiorini e Barreto. E la mossa darebbe anche i frutti sperati se Viviano alla mezzora non decidesse di diventare protagonista (questa volta in positivo) ribattendo uno splendido colpo di testa di Bianchi. Due minuti più tardi, però, anche lui deve arrendersi al sinistro a giro di Cerci dalla distanza. Quando sembra tutto apparecchiato per il 3-3, Montella azzecca il cambio: forse Romulo era entrato per difendere il 3-2, invece finisce per realizzare il 4-3 definitivo che riaccende i sogni.
Sergio Stanco© RIPRODUZIONE RISERVATA
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