C'è un'italiana che vince. Grande battaglia, grandissima Fiorentina nel gelo di Dnipropetrovsk, Ucraina, dove i ragazzi di Montella portano a casa un preziosissimo 2-1 che vale la testa solitaria del gruppo E. Contro l'avversaria più tosta e penalizzati dalle molte assenze, i viola passano grazie a un colpo di testa del migliore in campo, Ambrosini, dopo i rigori di Gonzalo Rodriguez (per fallo su Matos) e di Seleznyov (mano di Pizarro), tutti nella ripresa. Una vittoria il 24 ottobre al Franchi col Pandurii significherebbe quasi sicuramente qualificazione.

nell'arena — Vale doppio, questo successo di Montella, che può quasi ringraziare d'essere arrivato fin qui senza i vari Gomez, Rossi, Aquilani, Pasqual e Vargas. Pioggia e neve, fango e tifo infernale trasformano la sfida col Dnipro in un scontro che assomiglia più al calcio storico. Nella mischia si rivede Cuadrado dal 1', mentre in attacco a sacrificarsi è il brasiliano Matos. Alla coppia centrale Pizarro-Ambrosini il duro compito di tirare su un muro. Si trema dal freddo, ma il brivido peggiore arriva al 13' con lo svarione di Neto: sull'uscita a vuoto Gonzalo Rodriguez salva la Fiorentina dallo svantaggio.

Grandissimi!!! #forzaviola

— GIUSEPPE ROSSI (@GiuseppeRossi22) October 3, 2013

CARATTERE — La fascia sinistra è impraticabile, ne sa qualcosa Alonso che non sta in piedi, dall'altra parte Cuadrado ci prova ma non punge. Tocca a Neto riscattarsi al 22' quando si distende e para sul tiro di Seleznyov, dopo una serpentina tra i difensori viola. La risposta dei gigliati arriva sul finale di primo tempo, quando lo stesso Alonso crossa basso in area per Matos che colpisce debolmente e Boyko para. Poco da dire, il brasiliano non è una prima punta.

Massimo Ambrosini, 36 anni, gladiatore a centrocampo. Reuters

DUE RIGORI — Eppure nel secondo tempo si riscatta subito, quando Rotan lo travolge in area e il fischietto polacco Marciniak indica il dischetto: Gonzalo Rodriguez allontana Cuadrado e batte Lastuvka. Sul ribaltamento il Dnipro pareggia con un altro penalty, per mano in area di Pizarro: il cileno è un lontano parente di quello visto l'anno scorso, sbaglia molto e chiude con un'espulsione, dopo che l'arbitro aveva graziato Bakic a inizio ripresa. Seleznyov spiazza Neto, tutto da rifare.

Borja e ambro — Due fiammate del Dnipro, poi si rivede la Fiorentina con una gran botta dalla distanza di Cuadrado che Lastuvka alza in angolo con una mano. E' il preludio al gol: Borja Valero riceve a sinistra, semina un avversario e pennella per l'incornata di Ambrosini, in anticipo sul dischetto, la ciliegina di un match perfetto, di sostanza, cattiveria ed esperienza. Neto non corre altri rischi, dalla serata esce promosso anche lui. La Lazio è avvertita.