Fredy Guarin e Antonio Cassano festeggiano il gol del 2-0. Afp

Da giovani, si dice, è facile essere rivoluzionari e idealisti. Anche Andrea Stramaccioni è partito con principi chiave: possesso palla e bel gioco. Oggi, che è un po' più "anziano" sulla panchina interista (sei mesi), si ritrova ad essere un po' più pragmatico. Tre-cinque-due, Inter coperta, poca concessione allo spettacolo ma vittoria per 2-0 sul campo del Chievo, a confermare un ruolino perfetto in trasferta. Un lampo nel primo tempo, poi un contropiede vecchia maniera: non essere integralisti è importante. Aiuta ad avere vita lunga in panchina. Pereira e Cassano, entrato per Sneijder (infortunato) piegano un Chievo partito bene, ma poi presto troppo rinunciatario e stoppato da un ottimo Handanovic (e dal palo sulla punizione di Cruzado). I punti dei veronesi restano tre, quelli di Zanetti e compagni diventano nove (-4 dalla vetta).

Il gol del'1-0 di Alvaro Pereira. Ansa

i gol — Del primo gol dell'Inter si discuterà a lungo, perché Alvaro Pereira, quando al 43' Nagatomo fa partire un tiro cross, poi deviato, è oltre di una spalla rispetto ai due centrali del Chievo. Chiamata difficile, molto difficile, per il guardalinee, che nel dubbio non alza la bandiera. Pereira si ritrova solo in area piccola, e da lì trova la deviazione vincente per l'1-0. Il Chievo ha di che arrabbiarsi, non tanto per il "centimetrico" fuorigioco, quanto perché quella era la seconda volta che i nerazzurri entravano in area (la prima con un diagonale di Guarin). Nella ripresa l'Inter amministra, fa arrivare un paio di palloni a Milito, ma quello giusto è per Cassano: Gargano in contropiede lo pesca con un filtrante in area, Fantantonio scatta per segnare il suo 90° gol in A, il terzo in questo campionato, con un piattone vincente.

difesa a tre da rivedere — Il 2-0 conferma che l'Inter non prende gol in trasferta, ma non toglie ogni dubbio sulla squadra interista. Strama lancia la difesa a tre ma perde il suo play basso designato, Chivu, nel preparatita. In mezzo c'è Samuel, che in fase d'impostazione non è certo una furia. Nel primo tempo la retroguardia in un paio di occasioni viene tagliata fuori (automatismi da trovare), a centrocampo Pereira è più libero di spingere, Cambiasso deve coprire meno spazi, Milito vede pochi palloni, Cassano prova a fare da raccordo. Antonio parte in panchina, ma entra presto per il problema alla coscia sinistra di Sneijder. Brutta notizia l'infortunio, su un allungo: entità da verificare domani.

handanovic-rigoni — La brutta notizia in casa Chievo sono le quattro sconfitte consecutive. Certo, il calendario non ha aiutato, ma la cosa inizia a farsi preoccupante. La squadra Di Carlo ha un paio di occasioni nel primo tempo con Pellissier, nella ripresa Marco Rigoni, preferito a Thereau, ci prova in tre occasioni su tiri da fuori, ma trova sempre un attentissimo Handanovic. Ma è un duello solitario, in un paronama di una squadra che si scioglie quando va sotto, e a cui sembra mancare qualcosa. Domenica a Palermo, sarà duello per ripartire.