Giuseppe Sannino ci ha messo un attimo a conquistare il Chievo. “Dal momento in cui ci siamo incontrati c’è stata la volontà da parte nostra di metterlo sotto contratto”, l’esordio del presidente Luca Campedelli oggi pomeriggio alla presentazione del nuovo tecnico, che ha firmato un biennale, dopo l’esperienza di Palermo.

Giuseppe Sannino con Luca Campedelli, presidente del Chievo

UNA GRANDE SOCIETA' — “La testa era al Chievo già da un po’ di tempo - ha evidenziato subito Sannino all’Hotel Leopardi davanti a giornalisti e tifosi -, nonostante questioni burocratiche abbiano ritardato l’ufficialità. Arrivo in una grandissima società, anche se piccola dal punto di vista numerico, ma perfettamente organizzata. Conosco Sartori dai tempi in cui eravamo avversari in Serie C, ritrovandolo dopo tanto tempo e vedendolo al lavoro ho visto una persona straordinaria. Un giorno abbiamo cominciato a confrontarci alle dieci del mattino e alle sei di sera eravamo ancora lì. E Sartori ha parlato sempre e solo di calcio e di calciatori. L’obiettivo? La salvezza, credo sia l’obiettivo primario da raggiungere per il Chievo. Cercheremo di fare il massimo per questi grandi tifosi, per un borgo di Verona partito dai dilettanti. Dietro tutto questo c’è un cuore ed una forte passione, al di là di una forte cultura del lavoro. Dite che il tifoso negli ultimi anni non si è divertito molto? Io credo che il tifoso voglia restare in Serie A e a volte anziché usare i ricami è meglio prendere la strada più sbrigativa. Ma chi gioca bene a calcio per me ha più possibilità di far punti”.