Il gol del momentaneo 1-0 di Bergessio, che salta Pavarini e insacca bruciando sul tempo Brandao. Lapresse

Il Catania manca ancora la prima vittoria del 2012, e il Parma per l'ennesima volta non vince al Massimino in una partita vivace ed intensa, ma zeppa di errori, con attacchi incapaci di pungere e con un 1-1 risultato inevitabile dopo un secondo tempo deludente. In gol Bergessio per i rossazzurri e Modesto per il Parma. Nessuna delle due squadre ha da recriminare: un punto è il massimo che potevano portare a casa. Per il Catania era il giorno dopo l'addio ufficiale a Maxi Lopez e c'era il problema delle squalifiche di Legrottaglie ed Almiron. In attacco spazio a Gomez nel tridente con Bergessio e Barrientos. Catania col lutto al braccio per la morte di Ignazio Marcoccio, storico presidente rossazzurro, quello del "Clamoroso al Cibali", in memoria del quale è stato osservato un minuto di silenzio. Donadoni con l'emergenza in difesa (Zaccardo squalificato, Santacroce e Mirante infortunati) e schiera un 3-4-3 con Paletta, Lucarelli e Brandao in difesa. A centrocampo spazio a Modesto sulla fascia sinistra, con Gobbi in panchina. Tridente d'attacco formato da Biabiany, Floccari e Giovinco. I nuovi arrivati Jonathan e Okaka in panchina.

L'esultanza di Modesto dopo il gol dell'1-1. Lapresse

primo tempo — Si parte con un Parma che prova subito a comandare con un pressing alto, ma il Catania mette in pratica subito le contromosse di Montella, con Potenza e Alvarez altissimi e aggressivi su Biabiany e Giovinco. E il primo vero pericolo arriva dopo due minuti ed è targato Catania, grazie a un'iniziativa di Gomez sulla sinistra che si beve Valiani e mette in area, dove Barrientos colpisce al volo: la palla termina di poco sopra la traversa. La partita sembra scivolare via senza sussulti, con un centrocampo ingolfato e senza possibilità per gli attaccanti di pungere davvero. Ma il Catania ci crede di più e prova a bucare sulle fasce, soprattutto a sinistra, dove Gomez salta facilmente Paletta, in crisi ripetutamente. E con Paletta va in difficoltà tutta la difesa del Parma, con il povero Lucarelli che prova a tappare le falle lasciate anche da Brandao sulla destra. Montella chiama i suoi ad avanzare il baricentro, con Bellusci che dirige bene i suoi nelle poche ripartenze degli ospiti, incapaci però di pungere nonostante la verve di Floccari e la capacità di arrivare in area con tre passaggi. Il Parma è costretto a difendersi in 5, perdendo così la spinta sulle fasce di Valiani e Modesto. Oltretutto Biabiany non rientra a dare una mano. E così il Catania, spingi e spingi, passa al 32' con una magia di Biagianti, che con una girata, senza voltarsi, pesca Bergessio libero sulla trequarti e al limite del fuorigioco: l'argentino se ne va, si beve Pavarini in uscita, si porta la palla sulla sinistra e brucia sul tempo Brandao con un diagonale che vale l'1-0. La partita sembra aver preso una direzione tutta rossazzurra, ma in due minuti gli uomini di Donadoni rimettono a posto le cose: prima al 42' un cross di Valiani e un colpo di testa formidabile di Floccari in area che colpisce il palo, quindi sul prosieguio dell'azione, una ribattuta di Potenza su Giovinco viene raccolta sulla trequarti da Modesto, che calcia di sinistro e grazie a un paio di rimbalzi velenosi, si insacca alla sinistra di Campagnolo, con la difesa del Catania tutta schierata: incredibile gol per l'1-1.

Groviglio su un pallone: Morrone, Giovinco e Gomez. Lapressa

la ripresa — Donadoni si arrende all'evidenza e toglie Brandao, facendo entrare Jonathan, brasiliano appena arrivato dall'Inter, che garantisce una presenza sulla sinistra ben più efficace, anche in fase offensiva. Il Parma è più equilibrato e c'è Biabiany che finalmente rientra e dà una mano in mezzo in una squadra che ha i reparti più vicini e un Galloppa finalmente più al centro del gioco. Ne trae beneficio tutto il gioco degli ospiti, col Catania che non ha più facilità nel gestire il possesso palla. Impossibile superare il diretto avversario per chiunque, con raddoppi continui su qualunque portatore di palla. Un brivido arriva così solo su calcio piazzato: punizione d Lodi, che Pavarini in tuffo devia in angolo. Per il resto è solo tanta confusione, con palle perse a ripetizione e azioni sfumate per errori commessi un po' ovunque. Gli allenatori corrono ai ripari: Montella inserisce Delvecchio per Biagianti, sperando forse nella capacità dell'entrante di andare al tiro. Donadoni mette dento Okaka per Biabiany. La verve del Parma sfuma col passare dei minuti e sale in cattedra Barrientos, dinamico e sempre pericoloso per la difesa gialloblù, che tiene però meglio rispetto ai primi 45 minuti, anche grazie al calo fisico di Gomez, che non punge più lì davanti. E infatti Montella lo toglie facendo entrare Catellani. Si continua così, con tentativi da lontano prima di Barrientos, poi di Galloppa. Impossibile ragionare e Donadoni e Montella hanno il loro da fare urlando per chiedere più concentrazione e lucidità. Montella fa entrare Suazo sperando in forze fresche e più velocità lì davanti: esce Bergessio fra gli applausi del Massimino. Ultima fiammata sul finire per il Parma, ma Okaka calcia troppo angolato: palla fuori. Tutti a casa.