Il sole di Sicilia splende solo su Catania. Alla vigilia del derby con il Palermo i rossoazzurri arrivano forti del nono posto in classifica e dei 47 punti in cascina, 19 in più dei loro “cugini”, che al Massimino dovranno fare a meno anche di capitan Miccoli. Un derby chiave, se vogliamo, da una parte e dall’altra: Maran non si accontenta e va a caccia dell’Europa, ora lontana 4 punti, Sannino ha ridato slancio ai rosanero, ma è bastato il pari col Bologna per farlo ripiombare in zona retrocessione.

La carica di Rolando Maran nella gara d’andata. LaPresse

maran — ”È una gara importante anche per la classifica - ha detto il tecnico del Catania -. La partita d’andata l’abbiamo tutti ben chiara in testa (3-1 per il Palermo, ndr), non c’è stato bisogno di ricordarla. Sarà importante l’approccio. È una gara sentita da tutta la città, nel corso della seduta a porte aperte di giovedì, abbiamo sentito tanto calore e tante aspettative. Dentro di noi c’è grande determinazione. I tifosi ci danno una spinta ulteriore. Sono sicuro che si faranno sentire. Non credo lasceremo spazio, proveremo a far quel che sappiamo fare meglio: imporre il nostro calcio. Guardiamo a questa sfida con la consapevolezza che i nostri obiettivi sono davanti a noi, abbiamo tutte le forze e le possibilità per conquistarli. Abbiamo la consapevolezza che più passano le partite più diventa difficile arrivare in Europa però resta un obiettivo nelle nostre corde”. Nessuna novità in formazione: gli etnei scenderanno in campo con il 4-3-3. In difesa Bellusci sostituirà l’infortunato Alvarez a destra e Legrottaglie farà coppia al centro con Spolli.

Giuseppe Sannino, 55 anni, tecnico del Palermo. LaPresse

sannino — ”Eravamo gia morti cinque giornate fa - ha spiegato il tecnico del Palermo -, ora stiamo vivendo e continuiamo a vivere. Dobbiamo mantenere accesa la speranza e muovere la classifica. Il nostro obiettivo sarà giocare per vivere una settimana da protagonisti. Ilicic si sta allenando e sta bene. Mi rendo conto che la nostra tifoseria aspetta con il cuore in gola un risultato che mantenga viva la speranza di credere in qualcosa. Giocheremo in uno stadio tutto colorato di rossoazzurro: è bello anche per noi entrare in una arena così, non dobbiamo fare la vittima sacrificale. C’è questa sana rivalità sportiva e mi auguro di fare felici i nostri tifosi. Gli sfottò ci saranno, noi dobbiamo rispondere sul campo. Hernandez? Non è pronto, penso si veda, la condizione non è tale da pensare di fare una partita intera”. Davanti, al posto di Miccoli, dovrebbe giocare Boselli.