Daniele Conti, 34 anni. Ap

Dopo sei giornate all’inferno torna a respirare il Cagliari, con il successo per 2-1 sul Genoa a Is Arenas. Dopo un primo tempo fermo sullo 0-0, passa il Genoa subito in apertura della ripresa con Pisano di testa al 3’. Replica Sau al 10’ in contropiede, poi mette il sigillo definitivo Conti in mezzo a una mischia. Espulso Seymour nel finale e traversa di Kucka in pieno recupero. I sardi, a 19 punti, scavalcano proprio la squadra di Delneri (leggi le dichiarazioni nel post partita), risucchiata nel vortice retrocessione a 17.

le scelte — Con Lopez in panchina al posto dello squalificato Pulga, il Cagliari deve fare a meno di Agazzi, Cossu e Ariaudo. In porta dunque Avramov, davanti Nainggolan alle spalle del duo Ibarbo-Sau. Delneri fa debuttare Manfredini al centro della difesa, mentre in avanti si affida a Borriello punta nel suo 4-5-1. Indisponibili Jankovic e Vargas, squalificato Immobile.

acqua e pari — La pioggia affoga il terreno di Is Arenas, ma non la voglia di riscatto del Cagliari o l’attenzione del Genoa. I sardi, reduci da sei sconfitte consecutive, si devono girare indietro a guardare il 31 ottobre per scovare l’ultima vittoria, un 4-2 sul Siena. L’atteggiamento di oggi è quantomeno propositivo: considerata l’acquata abbondante, c’è un buon giro palla, ostacolato dalla densità della squadra di Delneri, e un paio di situazioni in contropiede ben orchestrate. Per i liguri sbuca sempre Manfredini, puntualissimo nella copertura. La conclusione più importante per i padroni di casa è una botta di collo di Avelar al 34’ che finisce sopra alla traversa. Il Genoa impensierisce in apertura Avramov con una punizione di Borriello a scavalcare la barriera, ma il portiere riesce a rifugiarsi in angolo. Buona anche una palla filtrante di Bertolacci per l’attaccante napoletano, che manca l’impatto con la punta. Tra acquazzone e paura di perdere, il primo tempo resta comunque bloccato sullo 0-0.

L'abbraccio collettivo a Lopez. LaPresse

abbraccio a lopez — Non si fa in tempo a rimetter piede in campo nella ripresa che Pisano, quello del Genoa, trova su calcio d’angolo un’incornata che anticipa Conti e vale l’1-0. E’ il 3’ e il Cagliari si deve mettere a capo basso. Ci pensa subito Sau, che sfrutta una ripartenza e riporta in parità la gara al 10’, mentre qualcuno protesta per una posizione sospetta. A quel punto, Lopez cambia: dentro Thiago Ribeiro, fuori Dessena. Una volta ritrovato l’equilibrio nel risultato, Ibarbo cerca il raddoppio con un’improbabile acrobazia, poi serve un rasoterra da spingere solo in rete, ma Thiago Ribeiro non azzecca il tempo giusto. Borriello replica al 25’ con una zuccata su cui vola Avramov, ma l’attaccante è fermato in fuorigioco. Dalla panchina Delneri decide di dare più consistenza in avanti: dentro Floro Flores, via Bertolacci. Insiste il Cagliari, ancora con Sau libero di calciare col sinistro al 30’; si distende Frey e rifiata il Genoa. Per i sardi, poi, la svolta: al 36’ Conti chiede un calcio di rigore per un contatto in area, protesta, si danna e si becca il giallo, con l’arbitro Rocchi che non ci sente. Conti allora il 2-1 lo trova subito dopo con un colpo di testa da calcio piazzato che buca Frey, porta i sardi sul 2-1 e corre ad abbracciare il vecchio amico Lopez in panca (leggi qui le sue dichiarazioni a fine gara). Brivido nel recupero, con la traversa di Kucka colpita di testa a un passo dalla porta. Espulso nel finale Seymour, subentrato a Matuzalem.