L'stella della Costa d'Avorio Didier Drogba, 35 anni. Ap

La resa della Colombia. Dopo un'esaltante 3-3 contro l'Argentina di Messi, Falcao e compagni scivolano sul più bello. Merito della Costa d'Avorio, tutta corsa e potenza fisica. Ma sono anche tanti i demeriti dei sudamericani, che arrivano alla sfida chiave del loro cammino mondiale con la pancia piena. Il risultato: tre reti incassate (con le tre dell'esordio fanno sei) e una qualificazione che diventa incredibilmente ingarbugliata.

Dominio ivoriano — La Costa d'Avorio domina favorita dal vantaggio lampo. Quattro minuti e Kalou vede Gradel sulla destra. Rasoiata a incrociare che sbatte sul palo e viene corretta in rete da Bony. Per la Colombia è un colpo durissimo. Aggredita ai fianchi di una difesa tutt'altro che solida, la squadra di Falcao capitola 20' dopo. Drogba ruggisce, scappa a Zuniga e raddoppia. Il resto è pura accademia, come il tris servito da Gervinho all'85' e il 3-1 di Falcao allo scadere. Ecco, Falcao. Proprio dalla stella del Monaco è lecito aspettarsi di più in termini di incisività e di partecipazione all'azione. Deve essere leader, altrimenti la Colombia si perde.