Il Brescia crolla a Reggio
Toro: via Colantuono, c'è Beretta

Serie B, nel primo posticipo la Reggina travolge i lombardi 4-0. Nella giornata di ieri il Lecce aggancia in testa l'Ancona: sotto di due reti, gli uomini di De Canio ribaltano il risultato (3-2) mentre i marchigiani si fanno raggiungere nel finale dal Sassuolo (2-2). Crollo casalingo dei granata: Colantuono esonerato, arriva l'ex tecnico di Siena e Lecce

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MILANO, 29 novembre 2009 - Nuovi rivolgimenti in testa alla classifica della Serie B dopo le partite clou della 16esima giornata: il Lecce fa appello a tutto il suo carattere per ribaltare lo 0-2 con cui era cominciata la partita casalinga col Grosseto e raggiunge a quota 30 l'Ancona, fermato in casa dall'intraprendente Sassuolo. Buio pesto a Torino: il Crotone arriva a due gol di vantaggio nel primo tempo e contiene nella ripresa la reazione dei granata, che segnano solo con Bianchi. Il tecnico Colantuono viene esonerato, già contattato Beretta: è lui il nuovo tecnico. Crolla anche il Brescia nel primo posticipo, quello della domenica, sul campo della Reggina, in una gara condizionata anche dalle scelte arbitrali. Preziose vittorie casalinghe di Empoli e Modena, rispettivamente su Cesena e Triestina.

reggina-brescia 4-0 — La Reggina ha battuto il Brescia 4-0 (2-0) nel posticipo della sedicesima giornata del campionato di serie B. Le reti sono state realizzate al 3' del pt da Pagano (rigore), al 19' del pt ancora da Pagano e, nel st, al 28' da Cascione ed al 43' da Lanzaro.

ancona-sassuolo 2-2 — Niente fuga. L'Ancona sbatte contro il Sassuolo che strappa un punto con un gol di Noselli assai contestato (dubbia la posizione dell'attaccante al momento del passaggio) ed è costretto di nuovo a dividere il primato con il Lecce. Tira un sospiro di sollievo Pioli, perché se la vede brutta. Il Sassuolo resta in dieci quando l'Ancona è passata in vantaggio (2-1) e i propositi di fuga della squadra dorica potrebbero realizzarsi, ma poi ringrazia il suo attaccante più esperto. La formazione di Pioli, decimata dalle assenze, cerca subito di mettere il bavaglio all'Ancona. E ci riesce, perché il Sassuolo inibisce le fonti di gioco doriche. Fa tremare la capolista con Noselli (traversa) e passa all'incasso su punizione. La botta di Masucci è deviata da Milani e sorprende Da Costa. Preso lo schiaffo, l'Ancona si ridesta. Alla squadra di Salvioni basta accelerare un po' per prendere il sopravvento. Pareggia con Mastronunzio e conferma tutte le sue qualità espressive. Traballa solo un po' in difesa. Nella ripresa ha un paio di occasioni per passare, ma non ci riesce. Poi l'asse De Falco-Mastronunzio inventa il gol del 2-1. Mastro sale a quota 12 reti in classifica marcatori. Nel finale però il Sassuolo, in dieci, agguanta il pari. Falcinelli trova Noselli, in dubbia posizione di fuorigioco, e la squadra emiliana festeggia il punto. Sorriso a denti stretti invece per l'Ancona che più al punto conquistato, pensa ai due punti lasciati al Conero. (Matteo Massi)

empoli-cesena 2-0 — L'Empoli al "Castellani" non si ferma più. Salgono a 7 le vittorie più un pareggio. Una cavalcata incredibile che ha portato gli azzurri al terzo posto in classifica. Contro il Cesena, miglior difesa del campionato e squadra meno battuta, gli azzurri di Campilongo hanno giocato una partita attenta e di grande sacrificio. I romagnoli di Bisoli hanno risposto con una prestazione molto concentrata e con attenzione su tutte le palle. La differenza l'ha fatta una giocata di Coralli nel finale di primo tempo quando al 44' si è girato in area contrastato da Piangerelli e ha infilato all'angolino un gol di precisione. Sull'1-0 la gara è stata più semplice per i padroni di casa che, con un Vannucchi leader a tutto campo, ma senza Musacci e Bassi tra i pali, hanno impattato senza problemi su un Cesena che comunque non si è disunito. Ma privi di Biasi e Volta, coppia centrale difensiva, i bianconeri non potevano fare miracoli. Alla mezz'ora della ripresa l'ex Valdifiori è salito in area e di testa, su un cross di Vannucchi, ha segnato il suo primo gol in azzurro. Da segnalare una parata di Dossena, esordiente in serie B, che ha salvato il risultato su Giaccherini. Campilongo è soddisfatto ma tiene i piedi per terra nonostante la graduatoria e l'imbattibilità casalinga. Bisoli invece registra la seconda sconfitta dopo quella all'esordio in campionato: "Non cambio la prestazione della mia squadra con quella dell'Empoli. Ho visto un Cesena in grandi condizioni". (Giacomo Cioni)

frosinone-albinoleffe 2-2 — Finisce sul 2-2 la sfida tra il Frosinone e l’AlbinoLeffe, ma se nel primo tempo la squadra di Mondonico fosse stata più cinica sotto porta, avrebbe potuto archiviare la pratica prima dell’intervallo. Non c’è riuscita e nonostante fosse andata due volte in vantaggio con Cellini al 29’ del primo tempo e Perico al 35’ del secondo, la formazione bergamasca è stata raggiunta altrettante volte da un Frosinone che ci teneva a rompere la lunga serie negativa di risultati (4 sconfitte consecutive in campionato). E così a riequilibrare le sorti della partita per i ciociari ci hanno pensato prima Basha al 19’ e poi Santoruvo al 45’ del secondo tempo. Primo tempo a favore degli ospiti, ripresa di marca frusinate. Due miracoli di Pelizzoli, portiere dell’AlbinoLeffe, al 26’ e al 27’ del secondo tempo, su due sventole dal limite di Bass che avrebbero potuto cambiare il corso della gara. (Maurizio Di Rienzo)

lecce-grosseto 3-2 — Grosseto a sorpresa subito in gol con Pinilla di testa al 3'. Il gioiello grossetano concede il bis al 33' agganciando un bel pallone in area, dribbling stretto sul portiere in uscita e gol. Poco dopo però il cileno deve uscire per problemi muscolari. Accorcia le distanze il Lecce nel finale di tempo grazie a una punizione di Fabiano "sporcata" dalla barriera. Poi, prima del fischio dell'intervallo, c'è anche un palo di Giacomazzi. Così puntualmente, a inizio ripresa, arriva il pari di Angelo, che su un cross dalla sinistra spunta dal nulla dalla parte opposta e mette dentro al volo da pochi passi. Poi è Giacomazzi a chiudere il ribaltone, sfruttando un'indecisione della difesa al limite dell'area.

modena-triestina 2-0 — Seconda vittoria consecutiva del Modena nel segno di Salvatore Bruno. L'attaccante firma la doppietta che decide il match con la Triestina nel giorno della sua 101/a partita in gialloblù . Premiato dalla società prima dell'incontro, l'attaccante si è subito reso protagonista al 5' fallendo a tu per tu una buona occasione sventata da Agazzi. Decisivo poi ancora il portiere al 10' sul colpo di testa di Tamburini che però nulla ha potuto al 18' quando, dopo aver deviato sulla traversa la conclusione di Bianco, si è arreso a Bruno abile nell'insaccare a porta praticamente vuota. Quello di oggi è stato sicuramente il miglior Modena della stagione, sempre più a contatto con la vetta della classifica. Sul piano del gioco ha praticamente surclassato una Triestina che ha ha avuto un approccio sbagliato, soffrendo al tempo stesso la manovra incisiva dei padroni di casa protagonisti di un primo quasi perfetto. Incassato il gol, la squadra di Somma ha poi avuto l'opportunità di pareggiare ma la palla calciata da posizione centrale da Testini è stata deviata di piede dall'attento Narciso. Prima del'intervallo gol annullato allo scatenato Bruno fermato dal fuori gioco sull'invito di Gilioli schierato a sorpresa da Apolloni come seconda punta al posto di Napoli e Catellani. Nella ripresa gli ospiti hano cambiato atteggiamento trovando però sempre la strada sbarrata dalle parti di Narciso dove Gozzi ha annullato Godeas. Al 20' il gol della sicurezza: sul cross dalla destra di Giampà Nef a centro area salta a vuoto, Bruno appostato alle sue spalle raccoglie e supera l'incolpevole Agazzi da posizione ravvicinata. A nulla sono valsi i cambi operati da Somma, in particolare quello di Siligardi al posto di Stankovic che al 28' ha colpito la traversa. (Paolo Reggianini)

padova-vicenza 1-2 — Il Vicenza fa festa, il Padova incassa la sconfitta (la terza di fila, la seconda consecutiva in casa) e recrimina per alcuni episodi che hanno cambiato il volto dell'incontro. Era un derby atteso da 13 anni e che ha risposto alle aspettative della vigilia per quanto riguarda il dato del pubblico: 11 mila spettatori all'Euganeo, dei quali oltre duemila provenienti da Vicenza. All'ingresso in campo è tutto un festival di sciarpe e bandiere. I due allenatori devono far a meno di pedine importanti: nel Padova fuori Italiano per squalifica (più Petrassi, Patrascu e Cotroneo). Maran deve rinunciare alla fantasia di Sgrigna e Paonessa, all'imprevedibilità di Gavazzi, ai quali si aggiungono Bernardini e Botta. Il primo quarto d'ora è ricco di emozioni: il Vicenza passa dopo 11' con Sestu che approfitta a destra di un'indecisione di Renzetti e mette dentro in diagonale. Un minuto più tardi il Padova pareggia: punizione di Rabito dalla destra, palla "sporcata" da Cesar che diventa un assist per Trevisan, appostato all'altezza dell'area piccola. Il difensore, un ex, realizza l'uno a uno. Al 15' l'arbitro Saccani punisce il contatto in area tra Faisca e Bjelanovic, concedendo il rigore al Vicenza e mostrando il cartellino rosso al capitano del Padova. Agliardi però para la conclusione dal dischetto di Bjelanovic. La squadra di Sabatini in inferiorità numerica trova difficoltà nell'impostare il gioco e soffre le incursioni di Sestu. Al 26' Agliardi salva d'istinto sul colpo di testa di Misuraca. Al 48', al limite del recupero del primo tempo, il Vicenza torna in vantaggio: traversa dopo un colpo di testa di Di Cesare (con il Padova che ha protestato per la posizione del difensore del Vicenza) e sulla respinta Bjelanovic riesce a trovare in acrobazia la deviazione vincente. Nella ripresa il Vicenza pensa a controllare, compito che diventa più facile dopo 20' quando Cesar, già ammonito, fa un fallo a centrocampo dopo aver perso il pallone e viene espulso. In 9 contro 11 il Padova mette cuore e anima e fa venire i brividi alla difesa ospite al 38' con un colpo di testa di Di Nardo. Nel finale Agliardi nega al Vicenza (conclusione di Bjelanovic) il terzo gol. (Andrea Moretto)

piacenza-ascoli 2-1 — Il Piacenza ritrova la vittoria in casa che inseguiva dal 28 agosto (battuto il Lecce) e sorpassa l'Ascoli, che non riesce a bagnare con un successo l'esordio in panca del tecnico Pillon. E dire che i marchigiani erano passati in vantaggio e avevano sfiorato il raddoppio, prima che l'uno-due dei padroni di casa (con ben sette assenze per infortunio) in sette minuti ribaltasse la situazione. Vani gli assalti finali dell'Ascoli, rimasto in dieci al 40' del secondo tempo per l'espulsione di Micolucci: rosso diretto per un intervento su Bianchi. Ascoli in vantaggio allo scadere del primo tempo: la conclusione dalla distanza di Luci è deviata sembra fortuitamente da Bernacci (con un braccio, secondo i padroni di casa che protestano) alle spalle di Puggioni. Il pareggio al 13' del secondo tempo con un gran siluro di destro del difensore Rincon. Il sorpasso è un regalo della difesa ascolana: Giallombardo s'impappina su un facile rinvio, si avventa Moscardelli che segna. (Paolo Gentilotti)

torino-crotone 1-2 — L'uno-due di Petrilli e Bonvissuto fra il 22' e il 26' del primo tempo stende il Toro e lancia il Crotone a metà classifica. Con pieno merito, perché i padroni di casa hanno subìto l'avversario per l'intera prima frazione, e la reazione della ripresa è stata più di orgoglio che di sostanza. Così a Torino finisce 2-1, i calabresi conquistano i tre punti all'Olimpico (inutile il gol del capocannoniere Bianchi); e se il Crotone non perde dal 24 ottobre (4-1 a Salerno), il Toro non vince dal giorno prima, quando i granata sconfissero in casa la Reggina. Da allora un rendimento da retrocessione, fatto due sconfitte e tre pareggi. E mentre la tifoseria rumoreggia e contesta un po' tutti, Colantuono viene esonerato. Il presidente Cairo ha già deciso il sostituto, comunicandolo ufficialmente: si tratta di Beretta, reduce dalle esperienze di Siena e Lecce. (Fabrizio Turco)