Orgoglio Brescia, Lecce ko
E l'Ancona balza in vetta

La squadra di Iachini trova finalmente una prova convincente contro gli uomini di De Canio, bloccandone la marcia e dando la possibilità alla squadra di Savioni di andare in testa con due punti di vantaggio. Il Padova rimonta l'Empoli ma poi se lo fa sfuggire. La Triestina batte il Cittadella e raggiunge il quinto posto con il Modena, vittorioso a Bergamo

• Ascolta
• Mail
• Stampa
• commenti
• OKNotizie
• 
• badzu
• Condividi su MySpace!
• Facebook
• Gazzatown

L'esultanza di Colacone: l'Ancona è primo. LaPresse

21 novembre 2009 - Continua l'altalena ai vertici della classifica della serie B. Tocca all'Ancona, che va a vincere d'autorità il derby ad Ascoli (doppietta di Mastronunzio) e approfitta del passo falso del Lecce a casa di un Brescia che fa appello a tutto il suo orgoglio per giocare probabilmente la sua miglior partita di questo avvio di stagione. In zona salvezza è pari il derby calabrese tra Crotone e Reggina mentre il Piacenza conquista una preziosa vittoria sul campo del Sassuolo.

brescia-lecce 1-0 — Il Brescia torna alla vittoria dopo un mese di digiuno e lo fa al Rigamonti dove batte il Lecce per 1-0. L'inizio della squadra di Iachini è arrembante. Già al 1' Lopez, ottimamente servito da Possanzini, manda alto da due passi. Sempre lui al 6', colpisce di testa un cross di Caracciolo ma non inquadra la porta. Il Lecce non riesce ad entrare in partita: solo due i tiri nello specchio da parte dei giallorossi. In entrambi i casi le conclusioni di Bergougnoux sono deboli e troppo centrali per impensierire Arcari. Dopo una decina di tentativi a vuoto, il Brescia viene finalmente premiato al 34'. Caracciolo sull'out di sinistra difende un difficile pallone e dal fondo crossa per Rispoli che appostato nell'area piccola vince il duello aereo con un difensore avversario e di testa gira in rete. Nella ripresa De Canio inserisce Marilungo per Bergougnoux e Baclet per l'evanescente Corvia. Proprio Baclet al 14' su cross da destra di Defendi impatta di testa a colpo sicuro ma Arcari blocca sulla linea. La risposta del Brescia è affidata cinque minuti dopo a Possanzini che in corsa manca il tap in centrale su assist di Caracciolo. I salentini cambiano comunque marcia e complice un calo fisico dei padroni di casa, l'assedio del Lecce diventa costante. Il gol del pareggio che i pugliesi alla fine meriterebbero, viene negato a Defendi dalla traversa al 43'. Per la squadra di De Canio il ko in trasferta interrompe una striscia positiva durata sei turni. (Maria Luisa Rancati)

albinoeffe-modena 0-3 — Liscio di Serafini, tocco morbido di Napoli con la palla che si infila lentamente in rete sotto gli occhi del portiere Layeni sorpreso dall'evoluzione di un'azione apparentemente senza pretese. Questo accadeva al 4' del primo tempo del confronto tra Albinoleffe e Modena. La formazione ospite riusciva a difendere il vantaggio minimo sino al 40' della ripresa quando giungeva il raddoppio di Catellani su azione di contropiede e poi all'89' Bruno arrotondava ulteriormente il punteggio con un colpo di testa. Con 85 minuti a disposizione quindi la formazione bergamasca non è riuscita a raddrizzare l'incontro ed in realtà non ha nemmeno creato le premesse perché ciò potesse accadere. Bravo in particolare è stato il portiere Narciso in due occasioni: al 13' del primo tempo su incornata di Grossi e al 9' della ripresa su bordata di Laner. Il raddoppio e la terza rete dei modenesi hanno poi rappresentato uno sviluppo logico visto che l'Albinoleffe si era sbilanciato alla ricerca del pareggio. Partita comunque dai contenuti abbastanza modesti con il Modena che almeno ha trovato tre spunti vincenti. I limiti di organico dell'Albinoleffe soprattutto in difesa e a centrocampo cominciano a farsi evidenti. (Fulvio Facci)

ascoli-ancona 1-3 — Vince e convince l'Ancona di Salvioni che, grazie ad uno strepitoso Mastronunzio, si aggiudica il derby delle Marche espugnando per 3-1 il campo dell'Ascoli. I dorici conquistano così la vetta della classifica. Dalla parte opposta la sconfitta mette il tecnico Pane a rischio esonero anche perché in dieci partite la sua squadra ha conquistato solo 4 punti ed è ora in piena zona retrocessione. "Vattene via, Pane vattene via" grida la curva sud al novantesimo. A sorpresa il tecnico bianconero, privo degli squalificati Giallombardo e Gazzola, rinuncia a Sommese e gli preferisce a destra Luci in un centrocampo a rombo. Una mossa discutibile. Nell'Ancona Salvioni dà fiducia all'undici che ha battuto il Vicenza. L'Ascoli prova in avvio a fare la gara, ma il primo pericolo è degli ospiti. Frezzolini dice no al 10' a un colpo di testa di Mastronunzio, ma nulla può al 25' sull'inzuccata dell'attaccante dorico su un cross di Milani. La reazione ascolana non si fa attendere e il pareggio arriva già al 28' con Antenucci: servito in verticale da Giorgi, l'attaccante bianconero scarta Da Costa in uscita e deposita in rete il pallone dell'1-1. Partita viva e un po' troppo fallosa, sicché l'arbitro Mazzoleni è costretto sovente a interrompere il gioco. Mastronunzio è l'uomo in più dell'Ancona, fa impazzire Portin e al 41' il suo destro a incrociare va fuori di poco. Primo tempo che evidenzia una migliore organizzazione di gioco dell'Ancona, mentre l'Ascoli si fa preferire sul piano dell'agonismo, ma in difesa soffre non poco. Giusto fin qui l'1-1. In avvio di ripresa Ascoli all'arrembaggio. Prima Bernacci (1') vanifica clamorosamente uno spunto di Antenucci, poi Da Costa ipnotizza lo stesso Antenucci che gli tira addosso e quindi ancora il portiere biancorosso che mette in angolo un tiro dalla distanza di Bernacci. Chi sbaglia alla fine... paga. L'Ancona infatti riprende in mano la gara, reagisce all'assedio e all'8 Silvestri salva sulla linea su un tiro del solito Mastronunzio che aveva superato Frezzolini in uscita. Il gol è nell'aria e lo segna al 14' Colacone che anticipa Silvestri e mette in rete un assist di Milani (tra i migliori). Giorgi vicino al pari un minuto dopo, ma è solo angolo. Partita vibrante ed emozionante. Pane butta dentro Sommese e Giorgi, Salvioni risponde con Schiattarella. Al 28' l'Ancona segna ancora; Mastronunzio per Colacone, palla di ritorno per l'attaccante dorico che prima tira addosso a Portin, ma poi è fortunato perché sul rimpallo segna di piatto il gol del 3-1. E' il colpo del ko. L'Ancona vince 3-1 ed è primo in classifica. Per l'Ascoli è crisi piena, al posto di Pane arriva Bepi Pillon. (Peppe Ercoli)

crotone-reggina1-1 — Pari e patta nel derby di Calabria tra Crotone e Reggina. Emozioni solo nel primo quarto d'ora quando la Reggina si porta in vantaggio grazie a Pagano che è il più lesto a trasformare in gol una respinta di Concetti su un calcio di punizione di Brienza dai 20 metri. Il Crotone non si scompone e perviene al pareggio con Mazzarani (terza rete di fila) che riesce a trovare l'angolo scoperto di Cassano (forse ingannato anche da una deviazione di Lanzardo) dopo una buona giocata di Abruzzese in area amaranto. Primo tempo senza ulteriori emozioni e nemmeno la ripresa ha offerto brividi al punto che è sembrato che le due squadre ad un certo punto si siano accontentate. Solo nel finale qualche conclusione di Bonazzoli (due volte di testa sempre bloccato da Concetti) e un tiro dalla distanza di Mendicino hanno fatto sussultare il numeroso pubblico dello Scida. Il Crotone incamera il decimo punto dopo le tre vittorie; i reggini respirano in trasferta dopo le 5 sconfitte. (Luigi Saporito)

gallipoli-mantova 0-0 — Gallipoli e Mantova restano inchiodati sullo 0-0, un brodino buono solo per la classifica, da mandar giù in attesa di ritrovare l’incisività in area di rigore e, magari, anche la vocazione a proporre spettacolo. Nel primo tempo la squadra di Serena, che avverte il peso dell’assenza del fantasista Locatelli, è più intraprendente, con Caridi nel ruolo di rifinitore per il tandem Cavalli-Nassi. Pur mantenendo a lungo il pallino del gioco, il Mantova mai arriva ad insidiare il portiere Sciarrone, che trema solo su un colpo di testa in tuffo di Nassi, di poco alto. La migliore occasione della sfida capita alla formazione salentina, che al 42’, su punizione di Scaglia, sfiora il gol con un’incornata di Ginestra, ribattuta da Bellodi, di piede. Nella ripresa il Gallipoli guadagna campo, però punge poco la difesa avversaria. Ci provano Di Carmine, Mancini e Sosa, mentre il Mantova - che in tutta la partita mai ha tirato nello specchio della porta - è pericoloso solo con una bella girata di sinistro di Cavalli, su cross di Rizzi. L’ultima emozione è firmata da Di Gennaro (in campo per 26’), che da fuori area impegna il portiere Bellodi. (Giuseppe Calvi)

grosseto-salernitana 2-2 — Grosseto e Salernitana pari al termine di un incontro non bello, deciso dagli episodi, che l'ultima della classe è riuscita a rimettere in piedi dopo essersi fatta rimontare dall'1-0 segnato dopo appena trentacinque secondi da Soligo, che raccoglieva con un piatto destro un suggerimento di tacco di Emanuele Ferraro. Contro un Grosseto al di sotto dei suoi standard e troppo dipendente dal cileno Pinilla, la formazione di Grassadonia ha fallito il raddoppio con Statella, fermato da una prodezza di Acerbis, prima di subire l'uno-due di Pinilla nel giro di quattro minuti, tra il 36' ed il 40', prima per un fallo di Stendardo sullo stesso attaccante ex Inter e Chievo, poi per un'imperiosa incorniata sul corner di Carobbio. Nella ripresa, priva di grosse emozioni, ma con i cartellini rossi a Mora e Fusco, entrambi per doppia ammonizione, il Grosseto riusciva a resistere all'assalto della Salernitana nel periodo in cui aveva l'uomo in meno, ma nulla poteva sul gran tiro di Soligo, abile a riprendere una respinta della difesa sulla punizione di Merino. I toscani, che nel finale perdevano Pinilla per una distorsione alla caviglia, non riuscivano più a riportarsi in avanti, anche per l'inconsistenza di Job e Joelson, e la Salernitana poteva festeggiare un pari che fa sicuramente morale. (Maurizio Caldarelli).

padova-empoli 2-3 — L'Empoli vince 3 a 2 la sua prima gara in trasferta dopo novanta minuti pieni di emozioni, colpi di scena e giocata sulle "montagne russe" dalle due squadre. L'Empoli senza lo squalificato Antonazzo, si presenta in campo con l'esperto Stovini in difesa al posto di Kokoszka. All'ultimo, Campilongo deve inserire Pasquato per Musacci, trasformando il modulo in un 4-3-2-1, con Vannucchi arretrato sulla linea mediana in veste di suggeritore e la coppia Pasquato-Eder a muoversi dietro l'unica punta Coralli. Nel Padova l'allenatore Sabatini è costretto a rivoluzionare la formazione per le assenze di Cesar e Bovo (squalificati), Patrascu (infortunato), mentre Italiano e Di Nardo non al meglio delle condizioni si accomodano in panchina nel primo tempo. Pronti, via e dopo 9' è il Padova a non concretizzare: Soncin va al cross dalla sinistra, ma Cani a pochi passi manda a lato. Al 12' doppia occasione per l'Empoli, prima con Eder (conclusione respinta da Agliardi), poi con Coralli (rovesciata fuori). Al 23' la prima svolta: contropiede dell'Empoli dopo una conclusione forte di Cuffa respinta da Bassi. Sulla sinistra Eder è il più veloce di tutti: il suo tiro-cross finisce deviato nella propria porta da Trevisan. La reazione del Padova è volenterosa ma si concretizza solo in due tiri di Rabito. Al 40' ancora Eder va via sulla sinistra mettendo in mezzo per Pasquato: il giocatore (nato a Padova e che ha cominciato nelle giovanili biancoscudate), smarcato al centro, raddoppia con un tiro potente. Nella ripresa dopo 3' Vinci già ammonito si fa espellere per un fallo su Petrassi lasciando l'Empoli in inferiorità numerica. Al 7' il Padova reclama un rigore per un fallo di Tosto su Cani, ma il giocatore veneto rimedia solo un'ammonizione. Al 14' il primo gol del Padova arriva con Rabito: bella la sua conclusione dalla destra a girare. I padroni di casa spingono, guadagnano metri e una serie di calci d'angolo. Al 37' arriva così il logico 2-2 ed è firmato da Di Nardo (entrato nel secondo tempo assieme ad Italiano), bravo a girarsi in area e a battere Bassi. Sembra finita in parità quando De Giorgio inventa una magia sulla destra: è il 46' e il giocatore dell'Empoli va via a Faisca e mette in mezzo per la deviazione vincente di Marianini. Ultima emozione, in pieno recupero, l'espulsione del padovano Italiano. (Andrea Moretto)

sassuolo-piacenza 1-2 — Il Piacenza gioca un brutto scherzo all'ex allenatore Pioli imponendosi con merito al "Braglia" contro il Sassuolo. E' stato il primo tempo, in cui gli ospiti hanno dominato, a decidere la gara. Avvio molto veloce dei ragazzi di Ficcadenti, che già al 10' sono in vantaggio. L'attivissimo Naingollan crossa dalla sinistra e sul palo opposto Moscardelli supera di testa un'incerta difesa neroverde. Non passano tre minuti che gli scatenati piacentini raddoppiano.E' ancora Moscardelli a mettersi in luce con un preciso passaggio a Guerra che, infilatosi bene in area, supera da due passi l'incolpevole Bressan. Nella ripresa i ragazzi di Pioli hanno una buona reazione, ma la loro estrema imprecisione in fase realizzativa li condanna alla sconfitta. Riccio, Masucci e Magnanelli si mangiano tre gol e solo al 41' Noselli, approfittando di un errore di Rincon, supera Puggioni. (Mario Pelati)

triestina-cittadella 2-0 — La Triestina sotto la guida di Somma continua la sua marcia spedita. Dopo Gallipoli, Torino e Ascoli è toccato al Cittadella pagare il pedaggio al "Rocco", con la squadra di casa che è giunta alla settima partita utile. La squadra appare solida in difesa, con Agazzi autentica sicurezza fra i pali, mentre il centrocampo, pur accusando assenza importanti (Gorgone, Tabbiani e Princivalli), ha saputo reggere bene con Cossu e Pani. Bella sorpresa la prova di Sedivec, dalla classe indiscutibile ma dal rendimento discontinuo. Forse adesso ha trovato la sua posizione e rende al massimo. Godeas è stato il trascinatore della squadra, con Testini sprecone ma non fino al punto di mancare la palla del facile vantaggio. La squadra veneta ha avuto una partenza molto vivace ma alla fine è risultata sterile, per errori nelle conclusioni o per la bravura dei difensori opposti. Qualche ingenuità di troppo nella squadra di Foscarini, belle individualità in Iunco e Oliveira, ma la Triestina di questi tempi è avversaria difficile per tutti. Lo ha ammesso l’allenatore Foscarini, mentre Somma non ha nascosto un piccolo aiuto da parte della fortuna: il raddoppio di Godeas è venuto dopo un errore grossolano di Manucci. (Dante di Ragogna)