Lecce, 4 gol a Frosinone
Ma il Sassuolo tiene botta

In casa del leccese Moriero prova d'autorità degli uomini di De Canio: doppietta di Marilungo, in gol anche Munari e Di Michele. Ma gli emiliani vanno a vincere a Trieste con Quadrini e restano appaiati ai giallorossi. Dietro il Cesena, bloccato a Cittadella, scivola a -5 e viene agganciato dall'Ancona, che torna alla vittoria. L'Empoli cade a Crotone, il Padova a Piacenza: esonerato Sabatini

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6 febbraio 2010 - Il Lecce detta legge a suon di gol sul campo del Frosinone del leccese Moriero, ma la goleada non serve a sbarazzarsi di un Sassuolo che non perde un colpo, andando a vincere anche sul campo di una Triestina sempre più in crisi. Momento buio anche per il Padova: Sabatini esonerato dopo l'ennesima sconfitta, questa volta a Piacenza. Il Cesena, bloccato a Cittadella, scivola a -5 in classifica e viene raggiunto dall'Ancona, tornato al successo. In coda, vincono Crotone e Piacenza.

Gerardi festeggiato dopo il gol. LaPresse

ancona-albinoleffe 2-1 — Un gol che vale il terzo posto, quello di Miramontes. Quando Stefanini, l'arbitro, espelle Zavagno, l'Albinoleffe sembra avere la partita in pugno. Il secondo tempo è appena iniziato e invece l'Ancona si trasforma. Aspetta la ripartenza giusta e la trova al 26', quando Mastronunzio diventa assist man per Miramontes che non sbaglia. La rimonta è completata. L'Ancona va subito sotto. L'eco del fischio iniziale di Stefanini non si è ancora spento che Ruopolo, dopo una mischia nell'area anconitana, mette dentro da pochi passi. L'Ancona sbanda vistosamente. E presta il fianco a un Albinoleffe che potrebbe chiudere il conto con Cellini, ma Da Costa non si lascia sorprendere. Salvioni, squalificato, costretto a guardarsi la partita dalla tribuna, deve rinunciare a tre pedine importanti: gli squalificati Cristante e Colacone e l'infortunato Catinali. Al posto di Colacone c'è Gerardi, che fa coppia con Mastronunzio, ed è proprio Gerardi a mettere dentro il pallone del pareggio. Il suo stacco di testa è impeccabile sul corner di De Falco, Pelizzoli può soltanto guardare. L'Albinoleffe non si scompone. Mondonico punta a chiudere tutti i varchi dell'Ancona e a ripartire, ma non gli va così bene come avrebbe sperato. E cambia tutto, quando l'Ancona resta in dieci. Ora, metamorfosi inevitabile con un uomo in meno, è l'Ancona a fare la partita dell'Albinoleffe. La squadra di Salvioni chiude bene gli spazi e riparte ancora meglio. Miramontes firma il raddoppio, ma De Falco e Mastronunzio sfiorano il tris che ci starebbe pure. L'ultima speranza dell'Albinoleffe si spegne sulla traversa. Si interrompe così la serie positiva della squadra lombarda, mentre l'Ancona guadagna due punti sul Cesena, l'affianca in classifica e resta sulla scia delle due capolista Lecce e Sassuolo. (Matteo Massi)

L'esultanza di Greco dopo il gol. LaPresse

cittadella-cesena 1-1 — Un punto a testa, e alla fine più contento è il Cittadella (che recupera lo svantaggio) rispetto al Cesena, che stava gestendo l’incontro senza troppi affanni. Alla prima occasione, gli ospiti passano in vantaggio: girata di Greco, Villanova appare sorpreso e devia goffamente il pallone, si tuffa per allontanarlo ma non evita la rete. Cesena ancora pericoloso al 7’ con Parolo che di testa impegna Villanova, poi è un monologo granata, anche se tanto possesso palla produce poche occasioni. Volpe ne spreca una d’oro all’11’ calciando alto dal dischetto del rigore, e allo scadere il Cittadella protesta con l’arbitro per una vistosa strattonata di Volta su Iunco, che cade in area. Nella ripresa non cambia il tema tattico della gara, con i padroni di casa alla ricerca del gol del pareggio, che arriva, improvviso, al 32’, nell’unico tiro in porta del secondo tempo: Marchesan mette in mezzo all’area, irrompe Iunco in girata di sinistro, pallone all’incrocio dei pali. (Simone Prai)

crotone-empoli 2-1 — Torna alla vittoria il Crotone dopo quattro sconfitte e un pareggio. L'Empoli invece non risolve il suo mal di trasferta e incappa nell'ottava sconfitta lontano dal Castellani. Primo tempo di studio e senza troppe emozioni. Il Crotone ci prova all'11' con Gabionetta ma la sua conclusione è deviata dal corpo di Angella. Al 19' un tentativo di Mazzarani ma Bassi è pronto e para senza problemi. L'Empoli di fa vedere al 36' con una conclusione di Musacci che termina alta sulla traversa. Nella ripresa Degano subentra al posto di Cutolo e il Crotone si fa più pericoloso. Gabionetta comincia a puntare il fondo e su una sua incursione al 10' arriva il rigore per il Crotone: salta Tosto e viene scalciato da Angella in piena area. Dal dischetto trasforma Ginestra per il suo sesto centro stagionale e il primo in maglia rossoblu. Campilongo prova a rimettere in orizzontale la barca empolese ma giocoforza si scopre fino a prendere il gol del 2-0. Sgroppata di Degano che sul fondo e effre su un piatto d'argento un pallone che Gabionetta non può sbagliare. L'Empoli non fa paura anche se Campilongo cambia molto in attacco anche se riesce a segnare a 30 secondi dalla fine con Eder. (Luigi Saporito)

Il gol di Munari. LaPresse

FROSINONE-LECCE 0-4 — Il Lecce passeggia a Frosinone e s’impone per 4-0. Capolista cinica e ordinata, ciociari molli sulle gambe e, come spesso succede, disattenti in difesa. Per i pugliesi è un gioco da ragazzi andare in gol. Apre le marcature Munari al 13’ del primo tempo mettendo di testa in rete una respinta di Sicignano dopo un tiro di Marilungo. L’impressione è che il Lecce quando decide di affondare i colpi, ci riesce sempre con grande facilità complice la fragilità della squadra di Moriero, che incassa il secondo gol al 4’ della ripresa: lancio di Munari per Marilungo che supera in velocità Scarlato e batte Sicignano. Marilungo concede il bis al 13’ quando raccoglie un cross di Mesbah e di testa mette in rete. A 5 minuti dal termine è Di Michele a battere il portiere ciociaro con violento tiro a mezz’altezza sfruttando un affondo in area di Mesbah. (Maurizio Di Rienzo)

MANTOVA-ASCOLI 0-0 — Tra due squadre reduci da strisce di vittorie consecutive (due il Mantova, cinque l’Ascoli) hanno la meglio le difese in una gara interessante sotto il profilo tattico, molto meno dal punto di vista spettacolare. Basta dire che nell’arco di tutta la gara Ascoli e Mantova hanno tirato una volta ciascuno nello specchio della porta e che i tentativi di ripartenze di entrambe sono stati subito stroncati sul nascere dai rispettivi schieramenti. Nel primo tempo da segnalare una conclusione alta di Caridi (10’) su schema di calcio d’angolo mentre Handanovic (29’) è dovuto intervenire nell’angolino basso per mettere in corner una deviazione volante di Antenucci sporcata da Rizzi. Nella ripresa Ciofani rileva l’infortunato Sommese (botta al ginocchio) ma il clichè non cambia: pochi spazi per l’Ascoli in fase offensiva, ancora meno per il Mantova dove Locatelli e Caridi sono marcati a vista. Conclusioni a lato di Caridi (9’), Nassi (16’) e Locatelli (25’) mentre i marchigiani fanno la partita senza mai trovare sbocchi. Ci vorrebbe un episodio e per poco per il Mantova non arriva al 36’ con il neoacquisto Pellicori, in campo da pochi minuti: ben lanciato da Carrus, riesce a liberarsi a cade al momento del tiro a tu per tu con Guarna. (Alberto Sogliani)

Il rigore decisivo trasformato da Pinardi. LaPresse

MODENA-SALERNITANA 1-0 — Un rigore un po' generoso concesso dall'arbitro Doveri, probabilmente su indicazione del guardalinee, permette al Modena di muovere la classifica dopo che nelle ultime tre partite aveva conquistato solo un punto. Non vede invece la luce in fondo al tunnel la Salernitana,già protagonista al Braglia sette giorni fa contro il Sassuolo e nuovamente battuta con tante recriminazioni. Polemico soprattutto il ds Salerno per il tocco di mano di Diagouraga nel finale di partita sul colpo di testa di Fava, fermato appunto in area dal braccio allargato del difensore di casa. E' stato Pinardi a firmare questa vittoria al suo primo gol stagionale. Il Modena non aveva mai vinto con il suo capitano titolare e lo ha fatto in un momento abbastanza difficile per una squadra che prende le distanze dalla zona rischio e vede la possibilità di tenere nel mirino il sesto posto, distante solo un punto. Buon avvio di gara della Salernitana che mette in difficoltà i padroni di casa. Ma l'occasione migliore è del Modena al 41' quando Bruno da calcio di punizione diretto manda la palla proprio a colpire l'incrocio dei pali. Nella ripresa la Salernitana prova ad aprofittarne: all'8' Soligo a tu per tu davanti a Narciso mette in mezzo, fuori di pochissimo la conclusione di Dionisi. Al 16' Narciso è decisivo su Soligo. Ma il vero miracolo del portiere gialloblù arriva al 19': prima devia la punizione di Jadid poi, scegliendo il tempo giusto, è prodigioso sul colpo di testa ravvicinato di Bastrini. Il Modena prova a reagire con ripartenze spesso abbastanza imprecise. Al 24' la svolta: Jadid va sul pallone, anticipa Girardi che nel contatto, in posizione molto defilata, cade a terra. L'arbitro Doveri è distante dall'azione e, probabilmente su indicazione dell'assistente, decide per il rigore contestato dagli ospiti. Dal dischetto Pinardi, che non segnava dall'ultima giornata del campionato scorso, calcia di precisione, Polito intuisce la direzione ma non arriva sul pallone. La Salernitana è a terra, prova a riprendere la partita. Il Modena fallisce il raddoppio con Bruno che colpisce il secondo legno con una girata al 41'. Poi l'episodio del rigore richiesto inutilmente dagli ospiti. (Paolo Reggianini)

PIACENZA-PADOVA 1-0 — La nona sconfitta in undici partite costa la panchina a Carlo Sabatini. Pressoché sfumato Mandorlini (che fatica ad avere la liberatoria dai romeni del Cliju) si parla di Cagni, Baldini, Arrigni e Camolese. Il Piacenza vince e, per la prima volta nel campionato, oggi sarebbe salvo, essendo in vantaggio negli scontri diretti con la Triestina. Piacenza più che mai figlio del mercato, con Paro e Melinte all'esordio assoluto, Amodio e Sivakov dal primo minuto. I padroni di casa legittimano il vantaggio nel primo tempo (tre palle-gol e un palo colpito da Greco su punizione) ma lo ottengono nel secondo, proprio quando il Padova stava riprendendo campo, soprattutto grazie alle iniziative di Vantaggiato. Gol casuale: cross di Zammuto da desttra, deviazione quasi imprcettibile sottomisura di Moscardelli che anticipa l'incerto Agliardi. Tocca invece a Puggioni dire di no all'assalto finale dei veneti. (Paolo Gentilotti)

Quadrini festeggiato dai compagni. LaPresse

TRIESTINA-SASSUOLO 0-1 — Lo stadio Rocco terra di conquista anche per il Sassuolo, che ha ricavato il massimo risultato con un solo tiro sul finire del primo tempo. Ma è stato bravo Quadrini a recuperare di prima battuta un pallone respinto dalla barriera alabardata dopo un calcio di punizione. Una botta secca, all’incrocio dei pali, e il portiere Calderoni, esordiente con la Triestina (Agazzi è finito al Cagliari) non ha potuto farci nulla. La Triestina ha comandato il gioco per tutto il primo tempo, creando almeno tre nitide azioni da gol, con Pasquato due volte, con tiri da fuori e con Godeas, di testa sottoporta. Ma se il pallone non entra la superiorità resta sterile, e così è stato anche stavolta per la la squadra di Somma, ormai risucchiata nel fondo classifica dopo le sconfitte in serie accumulate. Bravo il Sassuolo, compatto, perfino compassato nelle situazioni in cui gestiva il possesso di palla. Non si è visto Noselli, ma la rete di Quadrini, al 37’ del primo tempo, ha sanato tutte le imperfezioni emerse nel primo tempo. Nella ripresa, mentre la Triestina è calata vistosamente, affidandosi a una manovra confusionaria e in evidente calo fisico, il Sassuolo ha controllato il gioco, per portare a casa il prezioso successo. Due interventi difficili di Calderoni giustificano comunque il successo degli ospiti, rimasti al vertice della classifica, alla pari con uno strapotente Lecce. Giusti i cambi di formazione operati da Pioli nella ripresa, per rinfrescare i ranghi senza mutare l’assetto tattico. Inutili invece i mutamenti nelle file alabardate: è rimasta solo l’impotenza offensiva a determinare una sconfitta tutto sommato immeritata. (Dante di Ragogna)

VICENZA-REGGINA 3-1 — Tris del Vicenza che batte la Reggina sul proprio campo e torna alla vittoria dopo quattro partite. Gli uomini di Iaconi sono apparsi invece troppo molli e poco determinati. Il risultato, 3-1 per i biancorossi, premia quindi giustamente gli uomini di Maran, cinici e concreti sin dalle prime battute. E' la Reggina a ritrovarsi dopo 10’ l’occasione per passare in vantaggio; il condizionale, però, è d’obbligo. Tutto nasce da un fallo di Martinelli, che trattiene dentro l’area Castiglia. L’arbitro non ha dubbi e concede il rigore agli uomini di Iaconi; sul dischetto va lo stesso Castiglia che calcia male e vede la conclusione respinta da Fortin. Il Vicenza si sveglia alla mezzora e in tre minuti tova due gol. Gavazzi scende sulla sinistra al 30’, crossa teso al centro dove il difensore Di Cesare, improvvisato attaccante, stoppa di destro e calcia di prima intenzione da pochi passi infilando in rete. Ma non è finita. Al 33’ Sgrigna entra in area palla al piede sulla destra, si libera di un difensore e porge un assist invitante per il compagno Litteri, solo davanti alla porta. Per l’attaccante non è problema deviare la palla e spingerla in rete. Nella ripresa un bel tiro dalla distanza di Brienza batte Fortin e illude i calabresi: ma 8 minuti dopo ancora Sgrigna chiude la partita. (Nicola Negrin)