Il 2-0 che riporta il Napoli in zona Champions è una cassaforte di emozioni: innanzitutto le reti di Lavezzi e Maggio, bellissime per costruzione ed esecuzione, e poi i tiri di Floro Flores e Asamoah che costringono De Sanctis al doppio lavoro, e ancora gli scatti a ripetizione del Pocho che va via agli avversari con una facilità impressionante e sembra sia in sella a una motocicletta.

scena 1 — Cavani ha le spalle girate alla porta, il pallone è a mezza altezza, obiettivamente l'azione non sembra essere pericolosa. Invece il Matador vede con la coda dell'occhio l'inserimento di Lavezzi e con una rovesciata-assist lo pesca in mezzo all'area. Il destro del Pocho è senza scampo per Handanovic. Applausi: la costruzione della manovra contiene fantasia, rapidità di pensiero e velocità di gambe.

scena 2 — Calcio di punizione a trequarti campo. Mazzarri ordina uno schema e i suoi ragazzi lo accontentano: Inler allarga a Dzemaili, il quale crossa con precisione sul secondo palo dove piomba Maggio a inzuccare in rete. A parte che i difensori dell'Udinese, nell'occasione, fanno la figura delle (brutte) statuine e quindi agevolano la riuscita dello schema preparato in allenamento, va sottolineato come i movimenti del Napoli siano in perfetta sincronia.

scena 3 — L'Udinese batte un calcio di punizione sul settore destro, il pallone arriva sul limite dell'area a Floro Flores che batte al volo in mezza girata. Stupenda la torsione del corpo. Bravo Floro Flores a non sbilanciarsi e a calciare con potenza e precisione indirizzando il pallone nell'angolino alla sinistra di De Sanctis. Ma qui il portiere dimostra di essere in un periodo di grazia: si tuffa, quasi alla cieca, e riesce a deviare. E lo stesso gesto De Sanctis lo compie, pochi minuti dopo, su un tiro-sassata di Asamoah. Chapeau!

sgommate — Alla lunga, la differenza tra Napoli e Udinese sta nella manovra offensiva. Anzi: nella velocità con cui si giunge alla conclusione. Lavezzi riesce a dare un'accelerazione pazzesca a tutte le azioni alle quali partecipa. Non c'è soltanto il gol a testimoniarlo, ma anche un paio di cross che non vengono raccolti dai compagni e un "taglio" che lo stesso Pocho suggerisce a Hamsik andando poi al tiro. In questo caso è Handanovic a superarsi. Le sgommate dell'argentino aiutano la squadra di Mazzarri a costruire il contropiede, tattica prediletta: l'Udinese fa sempre fatica ad accorciare sul Pocho che, in modo intelligente, viene a ricevere il pallone tra le linee.

pochi scatti — Nell'Udinese mancano, invece, i guizzi di Floro Flores. A parte il bel tiro al volo nel primi tempo, l'attaccante non riesce mai a incidere. La squadra non lo sostiene a dovere e lui, troppe volte, non si fa trovare pronto in mezzo all'area a ricevere cross e passaggi filtranti. Avrebbe dovuto cercare di più la profondità, allungando così anche la difesa del Napoli.