L'importanza di chiamarsi Shpendi: Cristian ko e Cesena in crisi, Stiven show e la Carrarese sprinta

I romagnoli, dove gioca il primo attualmente infortunato, dopo tre k.o. di fila sono usciti dalla zona playoff, in cui è entrata invece la squadra toscana trascinata proprio dai gol del fratello

Gemelli nella vita, avversari sul campo. I fratelli Shpendi stanno vivendo una stagione da film. Da una parte c’è Cristian che da un paio di settimane guarda il suo Cesena cadere a picco: tre sconfitte consecutive che hanno fatto scivolare la formazione di Mignani fuori dalla zona playoff. Le lacrime di dolore per l’infortunio subìto contro il Cosenza lo scorso 14 dicembre rappresentano la crisi di una squadra che, senza il capocannoniere di Serie B (10 gol), non segna e non vince più. Dall’altra c’è Stiven, lui si è finalmente sbloccato e sta trascinando la Carrarese a suon di reti: l’ultima realizzata proprio ai bianconeri da ex. La partita è finita 2-0 proiettando così gli uomini di Calabro tra le prime otto. Storia di destini incrociati e momenti opposti.

cesena a picco

Gli attaccanti, a volte, creano dipendenza. Specie se segnano ogni domenica. In casa Cesena nelle ultime due settimane hanno scoperto che senza Cristian Shpendi, l’uomo da 10 gol in Serie B, sono guai. “In questo momento siamo deboli”, ha detto Mignani dopo l’ultimo ko contro la Carrarese, il terzo consecutivo senza reti e senza il proprio bomber. Rewind: l’albanese è uscito in lacrime lo scorso 14 dicembre nella sfida contro il Cosenza, vinta 2-1 dagli emiliani, riportando una lesione al muscolo tibiale sinistro. Con lui in campo l’allenatore poteva dormire sonni tranquilli: i gol di Shpendi hanno portato al Cesena 17 punti sui 25 raccolti fino a oggi. Con la sua assenza, la media è da retrocessione. Dove sta la verità? Nel mezzo. Van Hooijdonk, Tavsan, Kargbo e Antonucci non sono riusciti a sopperire all’assenza del classe 2003, il cui rientro è ancora da definire. Mignani è a rischio nonostante il suo Cesena sia decimo e ben oltre le aspettative, considerando lo status da neopromossa. Le prossime due contro Cittadella e Sampdoria saranno già decisive. Per riprendere il cammino c’è bisogno del gruppo e non del singolo.

la carrarese vola

Stiven lo aveva detto alla Gazzetta dopo il suo primo gol in campionato contro il Palermo: “Al ritorno quando sfideremo il Cesena di Cristian saremo noi a vincere. E farò gol io”. Così è stato. Domenica l’attaccante della Carrarese ha realizzato la seconda rete della sfida e non ha esultato. Nel club bianconero ci è cresciuto e insieme al fratello ha segnato tantissimo. Stavolta in campo Cristian non c’era, a festeggiare è stato l’altro Shpendi. Fino al 7 dicembre, l’attaccante classe 2003 era rimasto a secco di reti in B: “Sentivo la pressione – ha raccontato – stavo vivendo un momento complicato”. Poi si è sbloccato, ora è a quota 2 centri. Da quella partita la formazione di Calabro non ha più perso: due vittorie e due pareggi. Punti importanti che hanno consentito alla squadra di agganciare Bari e Catanzaro a quota 27 punti in piena zona playoff. In estate è arrivata la storica promozione dalla C, 76 anni dopo l’ultima volta. Ora la Carrarese viaggia nelle zone alte della classifica. I tifosi non vogliono smettere di sognare.