L'Empoli cala il poker: Verona travolto e contestato. Ora Zanetti è appeso a un filo

E’ notte fonda per l’Hellas. Ennesima prestazione da incubo di fronte ai propri tifosi, con un pesante 4-1 contro l’Empoli maturato tutto nel primo tempo, frutto di una sequela di errori gialloblù. In rete due volte Esposito, Cacace e Colombo, con gol della bandiera di Tengstedt. Malgrado Zanetti in vigilia avesse detto di aver trascorso la sua migliore settimana lavorativa in gialloblù, si è ripresentato puntuale quel blackout mentale che aveva segnato molte delle ultime gare. I sei gol dell’Atalanta, i tre del Monza, i cinque dell’Inter sempre nei primi 45’. Alla prossima c’è un altro scontro salvezza con il Parma ma è probabile che sulla panchina non ci sia più Zanetti. Il ds Sogliano ha parlato con il tecnico e una decisione in tal senso è attesa nelle prossime 48 ore.

le scelte

Zanetti inaspettatamente deve rinunciare a Serdar, che non va nemmeno in panchina, al suo posto Dani Silva. Nella difesa a quattro torna Dawidowicz, al posto dello squalificato Coppola e c’è un’inversione degli esterni, con Bradaric a destra e Tchatchoua a sinistra. Nel tridente dietro Tengstedt, Lazovic a destra, Livramento in mezzo e Suslov a sinistra. D’Aversa scioglie i dubbi dando fiducia davanti a Sebastiano Esposito dopo l’impresa in Coppa Italia, affiancato da Cacace e subito dietro Pellegri.

naufragio gialloblù

Al 3’ primo squillo del Verona, con una buona sovrapposizione di Livramento sulla destra, palla in mezzo che non trova nessuno a centro area. Al 10’ si ferma Pellegri, dentro Colombo. Al 12’, check Var per un’entrata scomposta di Dani Silva, giudicata da giallo da Di Bello, che alla fine conferma la sua decisione. Al 16’ Empoli in vantaggio proprio con Esposito, che prima approfitta di un errore in costruzione di Bradaric rubandogli palla, avanza e la mette in mezzo con Magnani che sbaglia il disimpegno a favore dello stesso attaccante, che beffa Montipò grazie a una deviazione proprio di Magnani.

Appena 3 minuti, ed è notte fonda per l’Hellas perché i toscani raddoppiano, ancora con Esposito e ancora dopo un grossolano errore dei gialloblù: questa volta è Belahyane che si fa soffiare il pallone da Anjorin, scarico a destra per il numero 99 che insacca sul primo palo. Tutto troppo facile per i toscani, al limite dell’assurdo. Scende il gelo al Bentegodi, più di quanto dica il termometro. Al 32’ sembra non ci sia limite al peggio, con il tris firmato da Cacace. Al 35’, con la forza della disperazione il Verona accorcia le distanze con Tengstedt, che scarica in rete di prima un servizio basso da destra di Tchatchoua. Il gol dà la scossa ai padroni di casa, che si buttano nell’area toscana e prima dell’intervallo cercano di riaprirla con Suslov, il cui destro è respinto da Vasquez. Ma non finisce qui un primo tempo folle: al 42’ Colombo firma il poker con un sinistro che lascia di sasso Montipò dopo una punizione di Esposito respinta dalla barriera. Al 45’ c’è anche spazio per un on field review dopo che Di Bello fischia un rigore per un atterramento di Anjorin che si presenta tutto solo davanti al Montipò grazie all’ennesimo pallone perso a centrocampo dal Verona: al monitor l’arbitro cambia la decisione perché scorge un tocco del pallone da parte del portiere. La fine di un primo tempo da calcio dilettantistico è accolta da bordata di fischi ad accompagnare negli spogliatoi i giocatori dell’Hellas.

l'ultimo coro

Nella ripresa il Verona si ripresenta in campo con Harroui al posto di Livramento e la partita scende molto di ritmo, inevitabile dopo i primi forsennati 45’. Zanetti prova la mossa della disperazione al quarto d’ora inserendo un’altra punta, Mosquera, e un trequartista, Kastanos, e si schiera con un 3-3-2-2 super-offensivo. Al 19’ è proprio l’attaccante colombiano a sfiorare il gol con un destro rasoterra che lambisce il palo. Compito facile per gli ospiti controllare il risultato, con nessun bisogno di scoprirsi. Le residue speranze di riaprire il match le spreca Mosquera al 36’, che spara in tribuna da buona posizione un cross di Lazovic sporcato dalla difesa dell’Empoli. Finisce così l’ennesima partita horror dell’Hellas e forse anche l’avventura di Zanetti in gialloblù. I giocatori a fine partita vanno a chiedere scusa alla curva, che stavolta non perdona al coro di “Senza c...., siete senza c.....”.