Nicolussi Caviglia: "A Venezia per esprimere le mie qualità. La Juve mi è stata sempre accanto"

"Sei ore cresce, sei ore cala" si dice a Venezia per descrivere la marea, che impatta sulla vita e sugli umori della città e suggerisce di prendere le cose con un po’ di fatalismo, perché tutto prima o poi gira e nessun destino è scritto. Anche la squadra della città sembra sentire le fasi della Luna, ultima in Serie A a 8 punti dopo 12 partite giocate sempre senza nascondersi e spesso perse per ingenuità, disattenzione, poca abitudine. Dopo la vittoria con l’Udinese la barca di Di Francesco sembrava ben ormeggiata ma le sconfitte contro Inter e Parma l’hanno riportata in secca. E Hans Nicolussi Caviglia, che in quella barca sta a poppa come i gondolieri, è la persona giusta per capire come raddrizzarla, come farla ripartire verso un periodo chiave per la salvezza, perché fino all’Epifania al Penzo arriveranno Lecce, Como, Cagliari ed Empoli. "Dobbiamo avere più continuità — racconta il 24enne centrocampista, a segno sia contro i friulani, sia contro il Parma —. Dopo alcuni risultati utili consecutivi, contro l’Inter abbiamo fatto una buona prestazione ma è mancato il risultato e col Parma in casa abbiamo perso una bella occasione".